PELLIZZANO. La Val di Sole è sempre più vocata alla teatralità e ricercata come set cinematografico naturale, forte del successo di alcuni attori scelti per il film candidato all’Oscar Vermiglio e per le produzioni di Netflix. Segno che l’idea della Accademia può funzionare. Che le strutture in cui rendere stabile la scuola di teatro, cioè la Chiesa sconsacrata del 1200 di San Nicolò, e l’accoglienza degli artisti alla ex Canonica rispettassero i tempi stringenti imposti dal “Pnrr Termenago Rinascita di un Borgo” era una scommessa tutta da vincere.
Ormai siamo agli sgoccioli: in pieno sprint finale per consegnare la Chiesetta sede della scuola di teatro, mentre la ex-Canonica, futuro B&B, degli artisti un paio di mesi dopo. Le attività teatrali e l’accoglienza artisti potranno partire dalla tarda primavera 2025 utilizzando gli spazi progettati.
“Devo ringraziare tutti quelli che hanno lavorato al recupero della Chiesa e della canonica – commenta Francesca Tommaselli, sindaca di Pellizzano – con un ringraziamento particolare alla Soprintendenza ai beni culturali e al parroco che ci ha dato il bene in uso e naturalmente alle maestranze che hanno lavorato al restauro con passione e meticolosità”.
Il teatro torna così protagonista con il Pnrr “Termenago, la rinascita di un borgo”. Un progetto che, tramite teatro, cinema e cultura, punta alla rinascita del paese e alla sua valorizzazione turistica. E già i primi risultati si iniziano a vedere sulla scena mondiale.
“I lavori che si sono svolti in quest’ultimo anno alla Chiesa vecchia di San Nicolò a Termenago, hanno raggiunto due importanti obiettivi tra loro complementari”, dice l’architetta Catia Meneghini. “Il restauro dell’edificio di culto di indubbio valore storico-culturale e l’adattamento funzionale dello stesso ad uso laboratorio di recitazione teatrale, trasformando un edificio in grave stato di degrado in un nuovo spazio aggregativo. Come direttore lavori ho seguito i cantieri giornalmente e penso che il risultato ottenuto sia il frutto dell’ incontro fra capacità e passione che ho fortunatamente trovato in tutti i soggetti coinvolti in questo progetto, dalle maestranze, all’apporto specialistico di archeologi e restauratori, al supporto tecnico dei funzionari preposti fino ad arrivare alla committenza artefice del più ampio progetto di rigenerazione del centro storico di Termenago”.
Piccolissimo e soleggiato paese, Termenago era una volta reputato un luogo per signori, i ricchi della valle proprio per la sua posizione dominante. Oggi troviamo due chiese: la Chiesa di San Nicolò e la Chiesa dell’Ottocento.
La chiesetta di San Nicolò viene citata per la prima volta nel 1322 in taluni manoscritti, ma la sua fondazione è più antica è datata nel 1200, praticamente agli albori della fondazione del Borgo. Il progetto legato alla comunicazione si è dato come logo Termenago in scena dal 1203. La prima consacrazione documentata è datata 5 ottobre 1450. Nel 1606 fu elevata a Curazia con la concessione del fonte battesimale.
Visto il forte aumento della popolazione e le misure modeste della Chiesa di San Nicolò, nel 1649 venne ampliata, ma ciò non bastò a sopperire il bisogno di spazio: evidentemente i commerci e gli affari avevano consentito una buona prosperità al borgo di Termenago che si era urbanizzato. Per questo nel 1838 iniziarono i lavori per la nuova chiesa. Una volta completata iniziò a causa di talune difficoltà economiche un lento declino: il borgo si spopolò, gli arredi sacri vennero via via trasferiti a Trento per proteggerli dal deterioramento.
La Chiesa grande è ancora consacrata e dall’Ottocento la piccola chiesetta del 1200 venne abbandonata. Ebbe un momento di rilancio a cavallo delle due guerre mondiali, perché la popolazione di Termenago utilizzava la chiesetta come teatro: in maniera spontanea si era creata una filodrammatica che allestiva degli spettacoli nella chiesa. Da qui è nata l’idea del Pnrr di legarsi al mondo del teatro, per riprendere questa spinta che negli anni ‘30 gli abitanti di Termenago avevano dato per rilanciare la vita di comunità con il teatro nella vecchia Chiesa di San Nicolò.
A completamento del progetto della chiesa come laboratorio teatrale si stanno ultimando i lavori alla ex-Canonica. La canonica era già stata ristrutturata dal comune negli Anni ‘90 per creare appartamenti per chi ne aveva necessità o per accoglienza di persone in fuga dalle guerre.
I lavori sono quasi ultimati e presto aprirà un B&B con sala colazione, 8 stanze e una sala multiservizi per la comunità: un punto aggregativo. L’idea del B&B si inserisce nel piano strategico turistico della Val di Sole che tende a destagionalizzare, ma soprattutto sarà usato per i campus di teatro, corsi residenziali con percorso formativo e alloggio.
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