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Meteo Messina. Come avevamo annunciato, quest’anno il Natale è stato diverso dagli ultimi e caldi degli anni 2000
METEO MESSINA – Come avevamo annunciato da giorni quest’anno il Natale è stato molto diverso dagli ultimi e caldi Natali che hanno caratterizzato gli anni 2000. L’affondo del nucleo di aria fredda proveniente dall’Artico canadese, come previsto la scorsa settimana, oltre ad accentuare l’instabilità, ha riportato la neve fino a bassa quota fra Nebrodi, Peloritani ed Etna, con accumuli già a partire dai 700 metri, e dai 900 metri sulle principali cime dei Peloritani. Insomma, un vero e proprio bianco e freddo Natale come non si ricordava da decenni qui in Sicilia.
L’arrivo dell’aria fredda è stato preceduto dal “vento Isallobarico” che nel pomeriggio di ieri, nel momento in cui il vento sinottico (in scorrimento sopra il crinale dei Peloritani) si è allineato con l’asse delle principali vallate peloritane, ha fatto sfogare fino al livello del mare tutto il flusso che era attivo a circa 1500 metri di altezza, producendo violente raffiche discendenti che hanno raggiunto picchi di oltre 100/120 km/h in città. Solo qualche giorno fa ne avevamo parlato abbondantemente in questo articolo del fenomeno.
Solo per dare qualche dato: a Faro Superiore le raffiche hanno toccato i 113 km/h, 108 km/h a Curcuraci, picchi di 120 km/h lungo le aste torrentizie della città (effetto venturi) e valori medi di vento sostenuto che alle 16:30 di ieri hanno toccato i 115 km/h a Puntale Bandiera. Parliamo di valori che equivalgono a forza 11 sulla scala Beaufort, tempesta violenta. Al di sopra di forza 11 si parla di venti di uragano.
Un bianco Natale in Sicilia
Nella serata di ieri il passaggio di una “comma” (un corpo nuvoloso che assume la tipica forma a virgola, composto da nubi cumuliformi che producono temporali) ha portato una diffusa attività temporalesca, accompagnata da rovesci grandinigeni e nevicate a partire dagli 800 metri che hanno imbiancato le vette della dorsale peloritano, con accumuli sui 3-5 cm a Dinnamare. Sui Nebrodi, così come sui Peloritani meridionali, invece, le nevicate sono state ancora più abbondanti, con accumuli superiori ai 20 cm già sopra i 1000 metri, e punte prossime a oltre il mezzo metro nell’area vicino Monte Soro. Probabilmente si raggiungerà il metro di altezza per l’effetto eolico a ridosso delle cime dei Nebrodi. Per le strade provinciali sopra i 900 metri di altezza si consiglia di munirsi di catene, visto anche l’abbassamento delle temperature che farà compattare la neve, producendo lastroni di ghiaccio.
Anche l’Etna è tornata a coprirsi di bianco, fin dagli 800/900 metri, con accumuli più consistenti lungo il versante occidentale e settentrionale del vulcano. Diversi sono i centri imbiancati, fra cui Bronte, Fornazzo, tutti sopra gli 800 metri. La neve sull’Etna è un’ottima notizia per tutti, anche se per un ottimo rimpinguamento delle falde occorre che il manto nevoso sopra i 1800 metri di altezza arrivi a uno spessore di 1 o 2 metri. Cosa possibile se il peggioramento del 28 dicembre sarà confermato.
Che tempo ci attende per Natale e Santo Stefano?
Gli effetti di questa avvezione fredda di origine polare si esauriranno il giorno di Santo Stefano, con un miglioramento definitivo delle condizioni meteorologiche, anche se solo temporaneo, con ampi rasserenamenti e l’attenuazione della ventilazione settentrionale. Il clima rimarrà ancora freddo, nonostante un aumento delle temperature massime, che fra la giornata di Santo Stefano e venerdì 27 dicembre potranno raggiungere i +15°C.
Ma come detto si tratterà di un miglioramento temporaneo, visto che già sabato 28 dicembre una nuova perturbazione a carattere freddo raggiungerà la Sicilia, evolvendo in una depressione sullo Ionio, pronta a determinare una nuova ondata di maltempo, con piogge, venti settentrionali e un calo delle temperature. Questo peggioramento del tempo dovrebbe durare fino alla mattina del 29, per poi lasciare spazio ad un nuovo miglioramento alla fine dell’anno. Ma di questo torneremo a parlarne meglio nei prossimi aggiornamenti.
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