Nova Gorica e Gorizia, capitali europee della cultura “senza confini” / Slovenia / aree / Home

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Neda Rusjan Bric, consulente artistica e regista della cerimonia di apertura di GO! 2025 (foto F. Baccini)

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Superare le frontiere: questo il messaggio al cuore di Nova Gorica – Gorizia Capitale Europea della Cultura 2025. Il programma dal titolo ‘Go Borderless!’, presentato a Bruxelles propone un anno di eventi, rassegne, mostre e concerti a cavallo del confine tra Italia e Slovenia

Borderless. Senza frontiere. Quando mancano meno di 100 giorni all’inaugurazione di Nova Gorica-Gorizia Capitale Europea della Cultura 2025, il programma ufficiale dell’evento è stato presentato il 26 novembre a Bruxelles al Consiglio dei ministri della Cultura, con lo slogan Go Borderless! a simboleggiare una cooperazione transfrontaliera tra due città (e due Paesi) particolarmente visibile nella sfera culturale.

“Dopo otto lunghi anni – quattro di candidatura e quattro di preparazione – siamo finalmente arrivati al via”, ha annunciato Neda Rusjan Bric, consulente artistica e regista della cerimonia di apertura di GO! 2025, durante l’anteprima dedicata alla stampa alla rappresentanza permanente della Slovenia presso l’Unione europea.

Al suo fianco la direttrice di GO! 2025, Mija Lorbek, che ha voluto sottolineare come “quello di Capitale Europea della Cultura non è solo un titolo, è un riconoscimento, un simbolo dei valori europei, della nostra convinzione che la cultura non sia solo uno specchio della società, ma una forza che muove e costruisce”.

La missione dell’edizione 2025 del progetto targato Ue è il superamento dei confini, a partire dalla cooperazione di Nova Gorica e Gorizia, due città con background storici e culturali diversi ma che condividono lo stesso territorio. “Purtroppo vediamo di nuovo i soldati sulle nostre frontiere, non era così quando abbiamo iniziato a organizzare l’evento”, ha voluto sottolineare con forza Rusjan Bric, rivendicando il fatto che “superare i confini non è solo nella mente, ma anche nei corpi”.

Dalla cerimonia di apertura alle luci condivise

La cerimonia di apertura a Nova Gorica e Gorizia si svolgerà l’8 febbraio 2025, in occasione della Giornata nazionale della cultura slovena. Il corteo partirà dalla stazione ferroviaria di Gorizia alle ore 9.30, passando per la stazione ferroviaria di Nova Gorica, dove alle ore 16 si terrà la cerimonia principale nella ristrutturata Piazza Europa/Piazza della Transalpina alla presenza dei rappresentanti istituzionali italiani, sloveni ed europei.

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Dalle ore 18 andrà in scena uno spettacolo artistico con la proiezione delle immagini del programma GO! 2025 sulle pareti del Palazzo municipale di Nova Gorica, del Teatro nazionale sloveno e della Biblioteca pubblica France Bevk, prima della festa che proseguirà per tutta la serata.

Seguiranno altri tre grandi eventi culturali nel corso dell’anno – chiamati Stop the city – in cui saranno chiuse al traffico le strade delle due città per ospitare i visitatori in arrivo. Dal 1° al 9 maggio sarà organizzata la Settimana dell’Europa con la tradizionale Marcia dell’Amicizia, che collega strade e piazze di Gorizia e Nova Gorica. Nell’ultima settimana di settembre (tra il 26 e il 28) si svolgerà ‘Sapori senza frontiere’, la tradizionale fiera delle specialità culinarie locali e internazionali, che l’anno prossimo si arricchirà di nuovi concetti culinari legati al tema del confine e alle esperienze transfrontaliere. Infine, per la prima volta, le due città saranno illuminate con le stesse luci natalizie in occasione della Cerimonia di chiusura tra il 1° e il 5 dicembre.

Il programma di eventi culturali e artistici  – composto di festival d’arte contemporanea, rassegne cinematografiche, spettacoli di danza, installazioni, convegni e talk – sarà accompagnato anche da tutta una serie di concerti, mostre e presentazioni sviluppati sotto l’ombrello di GO! 2025 & Friends .

Tra gli appuntamenti di spicco vanno ricordati i concerti dell’artista canadese Alanis Morissette (22 giugno), della band statunitense Thirty Second to Mars (3 luglio), del cantautore britannico Sting (9 luglio) e della popstar inglese Robbie Williams (17 luglio), mentre il Salone degli Incanti a Trieste ospiterà fino al 4 maggio la mostra ‘Sguardi sul mondo’ del fotografo statunitense Steve McCurry.

I pilastri di GO! 2025

Nova Gorica-Gorizia Capitale Europea della Cultura 2025 ruoterà attorno a quattro pilastri tematici e narrativi, così come delineati dal responsabile del programma di GO! 2025, Stojan Pelko, alla stampa di Bruxelles e ai 27 ministri europei della Cultura. Il primo tema è ‘Guerra e pace’, perché “al confine tra Slovenia e Italia, dove nel Novecento si sono combattute senza sosta entrambe le guerre mondiali, ci avviciniamo alla cultura con questa consapevolezza”.

In questo quadro si svolgerà la Passeggiata della Pace in memoria dei morti nei campi di battaglia della Prima Guerra Mondiale, saranno messi in mostra i disegni che il pittore sloveno Zoran Mušič ha portato a testimonianza del campo di concentramento di Dachau, e progetti come Memory Ambulance & Archive Brigades e Art Against Guns tratteranno delle guerre contemporanee, dall’Ucraina a Gaza.

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Il secondo pilastro è definito ‘Creazione del nuovo’ e parte dal concetto di costruzione della novità e di abbattimento di strutture rigide. Dall’architetto sloveno Edvard Ravnikar, allievo di Le Corbusier incaricato dal regime jugoslavo di costruire una nuova città a est del fiume Isonzo dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, allo psichiatra italiano Franco Basaglia, pioniere del moderno concetto di salute mentale e ispiratore della riforma degli ospedali psichiatrici in Italia nel 1978, fino ai nuovi protagonisti contemporanei della sfida della creazione di qualcosa di nuovo nell’era dell’intelligenza artificiale.

Il pilastro “contrabbandieri” si concentra invece sull’importanza del tema della frontiera come trasferimento di conoscenze, persone, abitudini e tesori culturali. Una serie di progetti rifletterà sulle questioni del confine tra corpo umano e robot (Borderless Body), delle esperienze generazionali lungo il confine (Museum on the Border), della portata e dei limiti di linguaggio, pensiero e letteratura (Complexity Festival, Think Tank Train) e dei destini dei migranti contemporanei (Your Border is My Border).

Infine il pilastro “molto verde” avrà al centro il tema della cultura in relazione all’ambiente naturale. L’artista multidisciplinare sloveno Marko Peljhan presenterà una serie di installazioni dalla sorgente alla foce dell’Isonzo, e saranno presentati, tra gli altri, alcuni progetti per insegnare a organizzare eventi culturali a spreco zero (No Time to Waste) o per promuovere il cibo coltivato localmente (Seed Library, Food of the Future Lab).

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