Arriva con un invito carico di significato il Messaggio per il Natale 2024 di Mons. Stefano Russo, Vescovo delle Diocesi di Velletri-Segni e Frascati. Il titolo, “Porte aperte”, si staglia come un richiamo alla riflessione e all’accoglienza, al cuore di un tempo tanto atteso quanto spesso travolto dall’aspetto consumistico. Nel suo messaggio, il Vescovo evidenzia come il Natale continui a rappresentare, per credenti e non, una festa straordinaria, capace di risvegliare speranza e rinnovare il desiderio di bontà. Tuttavia, l’accendersi precoce delle luci e il frastuono commerciale non devono oscurare l’essenza più profonda del Natale, che trova il suo centro nel mistero dell’incarnazione di Dio.
Mons. Russo richiama con delicatezza i protagonisti della Natività – Maria, Giuseppe, Elisabetta, Zaccaria e i pastori – figure ordinarie che, attraverso la fede, hanno accolto il “grande scandalo” di un Dio che si fa uomo. La loro esperienza, così semplice e insieme straordinaria, diventa modello per il nostro vivere quotidiano.
Un invito all’accoglienza
Al cuore del messaggio, il Vescovo pone una domanda provocatoria e attuale: siamo pronti ad aprire la porta del nostro cuore al Signore che bussa? Nonostante l’inadeguatezza, le difficoltà personali e la distanza percepita dalla vita cristiana, Mons. Russo ricorda che Cristo ha scelto la mangiatoia come sua prima dimora, un luogo modesto che diventa simbolo di accoglienza e di speranza per ciascuno di noi.
Aprire le porte al Signore, spiega il Vescovo, non richiede la perfezione o il completo ordine interiore. È sufficiente compiere un passo avanti, accogliere la novità che Cristo realizza e lasciarsi trasformare dal suo amore.
Un tempo di grazia giubilare
Il messaggio si conclude con un richiamo al tempo giubilare che si apre davanti a noi, un’occasione straordinaria per vivere concretamente questo cammino. Passare attraverso la Porta Santa – come invita il Giubileo – assume un valore profondo se accompagnato dall’apertura quotidiana del cuore a Dio.
Con un augurio sincero e intenso, Mons. Stefano Russo invita tutti a vivere il Natale con il cuore spalancato alla speranza e alla novità che Cristo porta: “Buon Santo Natale e buon anno a tutti”. Questo messaggio, semplice e denso al tempo stesso, ci chiama a riscoprire l’essenza più autentica del Natale, nel segno dell’accoglienza e della fede.
Prima di lasciarvi al messaggio integrale di Mons. Stefano Russo, vi ricordiamo che sul mensile cartaceo di dicembre di Castelli Notizie è stata ospitata un’altra lettera, in cui si il Vescovo si è rivolto alle Comunità Diocesane di Frascati e di Velletri – Segni.
Di seguito il messaggio integrale di Mons. Stefano Russo, Vescovo delle diocesi di Velletri-Segni e Frascati
Messaggio per il Natale: «Porte aperte»
«Se facessimo una indagine chiedendo quale è la festa più importante dell’anno credo di non sbagliare se dico che la maggioranza delle persone risponderebbe il Natale. Siamo abituati a celebrarlo eppure lo attendiamo con nel cuore la speranza rinnovata che possa essere un tempo buono per noi e per le nostre famiglie. Nonostante le tante offerte che durante l’anno ci vengono proposte il Natale porta con sé qualcosa di speciale e di straordinario indipendentemente dall’intensità del sentimento religioso che caratterizza il nostro vissuto. Assistiamo ogni anno all’accendersi sempre più precoce nelle strade e nelle piazze delle nostre città delle luci del Natale nel segno dello sfruttamento anche commerciale di questo sentimento diffuso. È un aspetto questo che può scandalizzarci così come è vero che proprio il Natale mette in scena un grande “scandalo”, quello di Dio che assume la condizione umana e viene ad abitare in mezzo agli uomini che pur davanti alla testimonianza del Cristo si scandalizzano di questa presenza e non la accettano. La venuta del Figlio dell’uomo sulla terra è stata possibile grazie a persone che non si sono scandalizzate di Dio ma che credendo possibile l’impossibile si sono affidate senza condizioni alla parola del Signore lasciandosi condurre al tesoro e avendo al contempo il coraggio di rispondergli concretamente mettendosi in cammino e compromettendosi in qualche modo con Lui: Maria, Giuseppe, Elisabetta, Zaccaria, perfino i pastori la cui unica ambizione probabilmente era quella di custodire il proprio gregge e trarne sostentamento per la propria vita. Il Signore si manifesta nella storia di queste persone senza particolari effeti speciali, lo fa lasciandole nel proprio ambiente e nell’ordinarietà della vita quotidiana.
Non bisogna nascondersi che quella storia avvenuta duemila anni fa rischia anche oggi di ripetersi nei suoi risvolti negativi. Gesù continua a bussare alla nostra porta e chiede di essere ospitato da ognuno di noi. Come è possibile? Non lasciamoci intimorire dalla nostra inadeguatezza, dalla “distanza” che ci separa dalla vita che Lui ci propone, dalle vicende personali che a volte sembrano allontanarci da lui. Lo sappiamo, il Signore viene nel mondo avendo come prima dimora una mangiatoia, il luogo più inadeguato per un nascituro. Forse è proprio per la nostra inadeguatezza che il Signore ci ha scelto e continua con insistenza a bussare alla nostra porta. Quella mangiatoia può essere ognuno di noi.
Nel momento presente della nostra vita per aprire la porta al Signore non c’è bisogno di mettere a posto tutto quello che non è in ordine basta fare un passo avanti lungo la strada che ci propone. È il passo decisivo che apre la nostra storia alla novità che Cristo realizza in noi e attraverso di noi. Anche il tempo giubilare che si apre davanti a noi diventa un’occasione straordinaria per rinnovare questo cammino. Avremo la possibilità di “passare” la Porta Santa, sarà un gesto che avrà il suo significato profondo se nel frattempo ci saremo sforzati ogni giorno di aprire la porta del nostro cuore al Signore che viene.
Buon Santo Natale e buon anno a tutti».
Stefano Russo, Vescovo
dicembre 2024
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