disagi e bocciatura di Agenas

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Il report sulla sanità di Agenas che boccia la Gallura.

Sanità, in Gallura e in provincia di Sassari i dati sono scoraggianti: le cronache lo raccontano e il rapporto Agenas lo conferma. Secondo un recente report di Agenas, basato un’analisi dettagliata della performance manageriale delle aziende sanitarie pubbliche italiane, su dati 2023, la sanità nei due territori della Sardegna è finita in “area rossa” con punteggi molto bassi. In Gallura la situazione è critica e i Comuni, riuniti nella conferenza socio-sanitaria, contestano la gestione della Asl. L’ultimo pasticcio arriva dalla Guardia medica di Palau, chiusa nel bel mezzo delle feste per mancanza di personale. Dopo il turno diurno della vigilia di Natale sarà chiusa anche il 28 dicembre (diurno), il 29 dicembre (diurno) e il 30 e 31 dicembre.

Il report Agenas ha esaminato 110 aziende sanitarie territoriali e 51 aziende ospedaliere, utilizzando indicatori multidimensionali per valutare efficienza, sostenibilità e risultati. Per le aziende sanitarie territoriali, l’analisi si basa su 34 indicatori suddivisi in sei aree principali (prevenzione, distrettuale, ospedaliera, sostenibilità economica, outcome) e 12 sotto-aree.

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Le aziende sono state raggruppate in cluster in base alla popolazione servita: meno di 250.000 abitanti; 250.000-400.000; 400.000-700.000 e oltre 700.000. I risultati complessivi evidenziano 27 aziende con performance alta, 53 con performance media e 30 con performance bassa. Il report prende in esame anche le aziende ospedaliere e universitarie.

Agenas ha inoltre approfondito il fabbisogno di personale medico e infermieristico per il 2023, utilizzando una metodologia che considera posti letto, volumi di attività e tipologia di pazienti. Per alcune aziende di eccellenza (es. Santa Croce e Carle, AOU Padova), le ore lavorative del personale medico e infermieristico superano spesso il fabbisogno massimo stimato, con eccezioni di equilibrio in alcuni casi. Il report fornisce un quadro completo delle performance, mettendo in evidenza buone pratiche, aree di miglioramento e strumenti utili per un confronto efficace a livello nazionale e regionale. Gli stakeholder e i cittadini possono consultare i dettagli attraverso il portale AGENAS.

I dati in Gallura.

Come detto, ad ogni area in Italia è associato un colore e la Gallura ha raccolto una valutazione bassa nella maggior parte delle aree prese in esame, anche per quanto riguarda il livello di performance Aziende sanitarie territoriali pubbliche. Il monitoraggio si basa sulla valutazione di 34 indicatori classificati in 6 aree (prevenzione, distrettuale, ospedaliera, sostenibilità economica-patrimoniale, outcome) e 12 sub-aree. Le aziende sanitarie territoriali, inoltre, sono state suddivise in cluster in considerazione del numero di cittadini presi in carico, ovvero meno di 250.000 abitanti; tra i 250.000 e i 400.000 abitanti; trai i 400.000 e i 700.000 abitanti; superiori a 700.000 abitanti.

La crisi della prevenzione

L’Asl Gallura ha il dato peggiore anche per quanto riguarda la prevenzione, ovvero gli screening (Mammella, Cervice, Colon). In generale, tutta la Sardegna non se la cava bene, ma l’Asl gallurese riporta un valore “molto basso” (rosso), ovvero il peggiore dell’Isola. Una situazione comune in quasi tutto il Mezzogiorno.

Per quanto concerne l’area Assistenza distrettuale, la valutazione degli indicatori (dotazione dei servizi territoriali; cure primarie; presa in carico del territorio; ospedalizzazioni evitabili e il consumo di prestazioni di specialistica ambulatoriale), l’Asl Gallura ha ottenuto un punteggio medio (giallo), una situazione che è simile al resto della Sardegna e del Paese.

La Asl locale ha ottenuto un punteggio basso (arancione), tra i peggiori in Sardegna, per quanto riguarda l’assistenza ospedaliera, ovvero la degenza media nei reparti di medicina interna e geriatria; l’indice di fuga per prestazioni di media e bassa complessità; il rispetto dei tempi di attesa per gli interventi di colecistectomia, protesi all’anca, ginocchio e spalla).

Un punteggio medio per quanto concerne l’area Sostenibilità economico-patrimoniale e l’area investimenti (capacità di rinnovamento tecnologico e lo stato del patrimonio). L’azienda gallurese eccelle nella l’area Outcome (Esiti), ovvero la valutazione degli indicatori (mortalità prevenibile e trattabile), dove è il livello è alto (verde chiaro).





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