Facebook, Meta dovrà pagare un miliardo di euro all’Ue

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L’Unione europea stronca Meta con una maxi multa, più di 800 milioni di euro per il colosso di Zuckerberg, colpevole di aver abusato della posizione dominante con Facebook Marketplace. Secondo l’antitrust europeo, infatti, la piattaforma è stata ingiustamente avvantaggiata rispetto a quelle concorrenti, tra cui eBay. L’implementazione di Marketplace all’interno del social network ha portato all’esposizione degli utenti agli annunci di vendita indipendentemente dal proprio consenso, con una superiorità slealmente ottenuta rispetto agli altri servizi analoghi di compravendita online.

Oltre alla sanzione in tutela dei consumatori, Meta dovrà essere giudicata dalla Commissione europea per valutare le violazioni commesse. In parallelo, la società rischia un processo per motivazioni analoghe negli Stati Uniti, come chiarito dalla Federal trade commission. Nel frattempo, un’altra dura sanzione colpisce la società. L’autorità irlandese per la protezione dei dati personali (Dpc) ha comminato una multa da oltre 250 milioni di euro a nome dell’Unione europea. In quest’ultimo caso vengono contestate le misure di sicurezza che nel corso del 2018 hanno esposto gli utenti alla violazione dei propri dati personali.

Le sanzioni, per un ammontare complessivo superiore a un miliardo di euro, sono contestate dai portavoce di Meta, che affermano di aver agito nel pieno rispetto dei diritti degli utenti.

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Le multe dell’antitrust europeo a Meta

La Commissione europea è chiamata a verificare il rispetto dei diritti dei consumatori su tutto il territorio, vigilando sulle pratiche commerciali potenzialmente scorrette in stretta collaborazione con l’Antitrust nazionale competente in ogni Stato. Per proteggere la concorrenza leale nei mercati può, fra le altre cose, comminare delle sanzioni. Ad oggi non si era mai arrivati, tuttavia, a una multa tanto elevata: ben 840,24 milioni di euro a carico di Meta, ritenuta “dominante nel mercato dei social network personali” e “nei mercati nazionali della pubblicità display online sui social media”.

Come anticipato, tutto gira intorno a Facebook Marketplace, la piattaforma di inserzioni inclusa nel social network. Si tratta sostanzialmente di una bacheca per la compravendita online, con un funzionamento analogo ad altre vetrine di annunci, tra cui eBay ad esempio. Il problema, secondo l’Ue, è che la piattaforma è stata integrata in automatico nel social, senza dare la possibilità di scelta agli utenti.

Chi usa Facebook è stato così reso partecipe degli annunci, compresa la selezione in base alla località, senza fornire il proprio consenso. In questo modo sono stati danneggiati non soltanto i consumatori ma anche i competitors. Gli altri servizi di annunci online sono stati infatti penalizzati dalla posizione di superiorità del Marketplace di Facebook, a danno della competitività del mercato.

Le autorità antitrust europee non sono le uniche di questo avviso, tanto che la questione del presunto monopolio illegale di Meta è attualmente valutata anche dal corrispettivo statunitense, ovvero la Federal trade commission. La Commissione europea non ha ancora ultimato il procedimento per accertare le responsabilità della società, che comunque ha già annunciato il ricorso contro la multa, considerata “scollegata dalla realtà del mercato degli annunci online in Europa”.

Nel frattempo, è arrivata dall’Irlanda l’ennesima sanzione. Secondo la normativa comunitaria le autorità antitrust dei singoli Stati non possono più occuparsi di un procedimento aperto presso la Corte Ue, ma la Dpc irlandese ha potuto comminare la sanzione in quanto riguardante tutt’altra materia. Si parla infatti di alcune falle nei sistemi di sicurezza di Facebook, che hanno permesso la violazione dei dati degli utenti attraverso i contenuti video pubblicati per circa 2 settimane nel 2018, prima che il problema venisse risolto.

Anche in questo caso Meta, che ha assorbito la gestione di Facebook, si dichiara estranea alle accuse ma disposta a collaborare con le autorità europee. Per il momento, le multe superano il miliardo di euro, quindi non resta che attendere eventuali cambiamenti.

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