“Il loro costo è alto”

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“A Viterbo il mercato immobiliare del centro storico e delle frazioni registra una stagnazione rispetto al 2023, complicata dall’aumento dei costi di ristrutturazione e dall’abbandono commerciale, ma con segnali positivi dal recupero turistico e iniziative imprenditoriali locali”. La Fiaip di Viterbo e Rieti (Federazione italiana agenti immobiliari professionali) ha presentato il rapporto semestrale relativo al periodo gennaio-giugno 2024, dell’Osservatorio immobiliare urbano. All’incontro hanno partecipato, tra gli altri, la presidente regionale Fiaip Donatella Prosperi, la sindaca di Viterbo Chiara Frontini e il presidente della Provincia Alessandro Romoli.

Più affitti che vendite

Dall’analisi della Fiaip, in entrambe le province dell’alto Lazio emerge un mercato immobiliare complesso e caratterizzato da contesti eterogenei ma ricco di potenzialità che, in particolare grazie all’offerta di centri e borghi storici che caratterizzano questi territori, si presta a strategie di investimento flessibili e a basso impatto finanziario. Tuttavia, nonostante il potenziale turistico, nel primo semestre del 2024 si è registrato un significativo calo nella richiesta di immobili, influenzato dall’aumento dei tassi di interesse per i mutui, generando così un clima di incertezza per gli investimenti, favorendo in parallelo l’incremento di domanda per gli affitti.

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In ogni caso gli investimenti del Pnrr, gli interventi di rigenerazione urbana e quelli per il Giubileo hanno mantenuto un soddisfacente livello della domanda immobiliare, spingendo i prezzi al rialzo in ampie zone della regione, pur a fronte di una leggera contrazione delle transazioni. Inoltre, il Viterbese e il Reatino beneficiano della sempre maggiore tendenza da parte di residenti romani a lasciare la capitale.

“Viterbo e Rieti continuano a presentare opportunità interessanti per gli investitori – commenta Riccardo Ceci, presidente Fiaip Viterbo e Rieti -. Le informazioni raccolte sul mercato potranno supportare le amministrazioni locali nella pianificazione di strategie di sviluppo urbano. È fondamentale che gli attori del mercato collaborino con la pubblica amministrazione per affrontare le sfide correnti, trasformando le difficoltà in occasioni di sviluppo sostenibile e redditizio del territorio. È essenziale promuovere iniziative che favoriscano l’integrazione tra il recupero degli immobili e la creazione di nuove soluzioni abitative”.

Recupero a uso turistico nel quartiere medievale

Per quanto riguarda Viterbo, nei primi sei mesi dell’anno non è proseguito il leggero trend positivo riguardante centro storico e frazioni riscontrato nel 2023, considerato anche l’aumento dei costi di ristrutturazione. “L’interesse per il centro storico rimane – osserva Marco Fiorentini, delegato dell’Osservatorio immobiliare urbano Fiaip – e il recupero a uso turistico sta portando dinamicità e rilancio nel quartiere medioevale. Una più attenta analisi va fatta sulle nuove costruzioni che da anni evidenziano una situazione particolare. L’esigenza di rispettare le nuove norme energetiche ha messo in evidenza come tipologia costruttiva, architettura e cura del dettaglio faccia la differenza nei prezzi. A parità di efficienza energetica, si va dai 2500 ai 3200 euro al metro quadro. Una media alta”.

La difficoltà di raccogliere dati viene dall’ambito commerciale, considerando il fenomeno dell’abbandono del centro da parte dei commercianti “che Viterbo vive, in proporzione al numero di abitanti e dimensione del territorio, più di qualsiasi altro capoluogo della regione, il tutto a favore dei centri commerciali che continuano la loro espansione con l’apertura di nuovi punti vendita. Una nota positiva, che speriamo possa dare vita al cambiamento di tendenza, è l’iniziativa di alcuni imprenditori locali per il recupero di alcuni immobili nel centro della città, che tutti stiamo seguendo con notevole interesse e che sarà oggetto di analisi nelle prossime edizioni”.

Mercato immobiliare a Rieti

Passando a Rieti, il cui territorio provinciale è a stretto contatto con la città metropolitana di Roma, si evidenzia una crescita della richiesta di immobili in acquisto e in locazione in bassa Sabina, anche grazie al polo logistico che comprende il centro Amazon e altre importanti realtà. Nel capoluogo prosegue invece, seppur debole, la ripresa delle transazioni in centro storico e nella prima fascia. “Ora le compravendite sono trainate – spiega Fiorentini – soprattutto dalla richiesta di stanze da parte di studenti universitari che frequentano i nuovi corsi dell’università La Sapienza, mentre industria e commercio sono in sofferenza, così come il mercato degli uffici”.

Gli elevati costi di costruzione non trovano conforto in adeguati valori di compravendita e ciò frena i cantieri per nuove costruzioni “con il conseguente crollo dei valori dei terreni edificabili oggi percepiti come un costo per via degli elevati e non adeguati valori ai fini Imu ancorati ad altri tempi”. Dal punto di vista turistico continuano a mostrarsi interessanti le zone del Terminillo e di Leonessa, nonché dei laghi del Salto e del Turano, mentre il resto dell’area montana continua a perdere interesse.



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