L’assegno di inclusione è stato erogato a partire dal 15 dicembre 2024 a coloro che, dopo l’esito positivo dell’istruttoria a novembre, dovevano ricevere la prima mensilità. Invece, da oggi, 27 dicembre 2024, parte l’accredito per coloro che hanno già ricevuto la misura in precedenza. Vediamo come cambierà la misura nel 2025.
Questo mese, l’assegno di inclusione è stato erogato a partire dal 15 dicembre 2024 a coloro che, dopo l’esito positivo dell’istruttoria a novembre, dovevano ancora ricevere il primo accredito. Invece, da oggi, 27 dicembre 2024, dovrebbe partire l’accredito per coloro che hanno già ricevuto la misura nei mesi scorsi e continuano a possedere i requisiti necessari.
In ogni caso, è possibile accertarsi dell’avvenuto accredito dell’Adi controllando il saldo della carta d’inclusione. Per farlo, è sufficiente accedere con le proprie credenziali al portale Siisl.
Alcune famiglie, nel corso degli ultimi mesi, potrebbero aver notato una sospensione dell’accredito mensile, nonostante posseggano ancora i requisiti richiesti. Una delle cause potrebbe essere la mancata presentazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica (Dsu) ai fine Isee, l’attestato che l’Inps utilizza per il calcolo dell’importo. L’erogazione dell’assegno e degli eventuali arretrati potrà riprendere solo dopo che l’Istituto avrà rilasciato il documento.
Nel 2025, l’Adi e il supporto per la formazione e il lavoro dovrebbero cambiare, con un ampliamento della platea dei beneficiari e un aumento del sostegno economico. Vediamo nel dettaglio cosa prevede la Manovra economica per il prossimo anno.
Assegno di inclusione a dicembre 2024, il calendario dei pagamenti Inps
Anche questo mese l’assegno di inclusione viene erogato in due tranche, a seconda delle tempistiche di presentazione e di accoglimento della domanda e di sottoscrizione del patto di attivazione digitale. Questo è il calendario a cui fare riferimento:
- dal 15 dicembre 2024 è stato accreditato a coloro che hanno presentato la domanda entro il 31 novembre (con patto di attivazione digitale sottoscritto ed esito positivo dell’istruttoria sempre a novembre)
- da oggi, 27 dicembre 2024, verrà accreditato a coloro che l’hanno già ricevuto il mese scorso (sempre che permangono i requisiti necessari e se risulta presentato l’Isee 2024).
Come controllare il saldo dell’Assegno di inclusione Inps
L’unico modo per verificare che gli accrediti dell’Adi siano avvenuti correttamente è controllare la carta di inclusione, l’apposita prepagata emessa da PostePay. Ci sono diversi modi per controllare il saldo:
- accedendo con le proprie credenziali al portale Siisl, oppure tramite Sms ed e-mail inviati dell’Inps;
- presso gli ATM Postamat, inserendo la carta e digitando il pin;
- rivolgendosi agli sportelli di Poste Italiane;
- tramite il servizio di lettura telefonica disponibile al numero verde 800.666.888 da telefono fisso o al numero +39 06.4526.6888 da cellulare o dall’estero.
Come ottenere gli arretrati
Negli ultimi mesi, alcune famiglie potrebbero aver subito la sospensione dell’assegno nonostante posseggano ancora i requisiti necessari. Ci possono essere diverse cause.
L’Adi decade se la famiglia beneficiaria, dopo una convocazione, non si è ancora presentato al primo appuntamento con i servizi sociali e senza un giustificato motivo. L’incontro deve avvenire entro 120 giorni dalla sottoscrizione del Patto di attivazione digitale e l’assegno viene sospeso anche se il nucleo non ha mai ricevuto la convocazione. La sospensione dell’accredito avviene dal mese successivo a quello in cui scade il termine per presentarsi ai servzi sociali.
Inoltre, l’assegno viene sospeso a chi non è ancora in possesso dell’Isee 2024, fondamentale per il calcolo dell’importo. L’attestazione si può ottenere presentando la Dichiarazione Sostitutiva Unica (Dsu) – un documento che indica i dati anagrafici, reddituali e patrimoniali aggiornati di un nucleo familiare – sul sito Inps, a un Caf o presso il proprio Comune. In questo caso, la misura – insieme ai relativi arretrati – potrà essere erogata nuovamente solo il mese successivo alla presentazione della Dsu. La modalità più semplice e veloce per presentare il documento è tramite il Portale unico Isee dell’Istituto oppure, se si hanno difficoltà, è possibile chiedere aiuto a un Caf o un patronato.
Sul portale Inps dedicato è disponibile sia la versione normale della Dsu che quella precompilata. Una volta che l’Agenzia delle Entratae l’avrà approvata, l’Inps rilascerà l’Isee dopo pochi giorni.
Le ultime novità sull’Assegno di Inclusione Inps: si allarga la platea dal 2025
La manovra di bilancio 2025 è stata approvata dalla Camera dei Deputati lo scorso 20 dicembre ed è ora all’esame del Senato per l’approvazione definitiva. Per quanto riguarda l’assegno di inclusione e il supporto per la formazione e il lavoro – il sussidio destinato ai maggiorenni fino a 59 anni che risultano idonei al lavoro e rispettano i requisiti Isee – gli ultimi emendamenti al testo hanno previsto, per il prossimo anno, un ampliamento della platea dei beneficiari e un aumento del sostegno economico.
Relativamente all’Adi, la soglia Isee per accedervi aumenta da 9.360 a 10.140 euro, mentre il reddito familiare massimo consentito passa da 6mila a 6.500 euro annui. Per famiglie composte solo da over 67 o da persone con disabilità gravi o non autosufficienti, il reddito familiare massimo consentito passa da 7.560 a 8.190 euro annui. Inoltre, l’integrazione destinata alle famiglie in affitto aumenta da 3.360 a 3.640 euro.
Cambiamenti anche al supporto per la formazione e il lavoro. La soglia Isee per accedervi passa dai 6mila euro attuali ai 10.140 euro. Viene aumentato anche l’assegno erogato se il beneficiario partecipa attivamente ai corsi di formazione e di attivazione al lavoro: da 350 euro mensili a 500 euro.
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