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Avviso di conclusione delle indagini anche per l’inchiesta sulla Trapani Servizi
Trapani – di Rino Giacalone – La maxi inchiesta sulla presunta corruzione al Comune di Trapani, per la quale la Procura della Repubblica ha emesso un avviso di conclusione delle indagini nei confronti dell’ex assessore comunale e oggi deputato regionale Dario Safina e del manager della srl City Green Light, Christian Valerio, tocca anche la società Trapani Servizi. L’avviso di conclusione delle indagini è stato notificato infatti all’attuale direttore generale della Trapani Servizi, ing. Carlo Guarnotta, e all’ex consulente ing. Rosario Bellofiore. La Trapani Servizi è la società che si occupa della gestione integrata dei rifiuti, in particolare dello smaltimento operato attraverso gli impianti di contrada Belvedere e di contrada Borranea. Guarnotta e Bellofiore sono indagati in concorso per corruzione.
I fatti risalgono al 2022, quando Guarnotta era amministratore unico della società Trapani Servizi e Bellofiore, ex dirigente del Comune di Trapani, si era occupato anche dell’assessorato all’ecologia e ambiente, era consulente esterno della società . Oggetto dell’indagine la procedura che portò alla nomina di Guarnotta a Direttore Generale. Guarnotta avrebbe promesso a Bellofiore la proroga dell’incarico di consulente esterno, in cambio del sostegno alle procedure concorsuali ad evidenza pubblica per la nomina a direttore generale. Secondo le indagini condotte dal Roni (Reparto Operativo Nucleo Investigativo) dei Carabinieri, le previsioni per l’affidamento dell’incarico sarebbe state ritagliate su misura dei requisiti posseduti dall’allora amministratore unico, prossimo a lasciare l’incarico per la nomina del nuovo Cda.
Come già si è scritto l’avviso di conclusione delle indagini tocca anche l’attuale deputato regionale del Pd Dario Safina (le contestazioni a lui mosse dalla Procura risalgono quando lo stesso ricopriva l’incarico dapprima di assessore ai Lavori Pubblici nella giunta comunale di Trapani guidata dal sindaco Giacomo Tranchida, e successivamente di consulente a titolo gratuito della stessa amministrazione) e il manager della City Green Light, Christian Valerio. Ai due vengono contestati i reati di corruzione e di turbativa d’asta. Sotto inchiesta è finita la procedura per gli interventi di miglioramento della pubblica illuminazione cittadina. Una procedura di project financing, affidata alla City Green Light, che però secondo la Procura, che ha avuto ragione anche in un parere dell’Anac, rientrava nei cardini di un vero e proprio appalto, che quindi sarebbe stato turbato nel suo esito finale. Secondo le indagini della Procura, quanto sarebbe stato messo in atto avrebbe avuto come fine il sostegno non solo economico ma anche attraverso sponsorizzazioni, donazioni e promesse di interessamento di diverso genere, garantito da Valerio a Safina sia come assessore ma anche quale prossimo a candidarsi all’elezione a deputato regionale. Nero su bianco la Procura ha scritto che in questa maniera è stata garantita a Safina una certa visibilità anche per conquistare l’utile consenso elettorale. Nell’atto conclusivo vengono indicate dalla Procura di Trapani tutta una serie di eventi e donazioni apposta garantite, come luminarie natalizie, donazione di telecamere per controllo nell’area della fontana di piazza Vittorio Emanuele e dell’Abbeveratoio di borgo Madonna, l’illuminazione delle mura di Tramontana, lavori di illuminazione del campo Aula.
L’avviso di conclusione delle indagini notificato a Safina, Valerio, Guarnotta e Bellofiore è dello scorso 11 dicembre. Gli indagati hanno una ventina di giorni per presentare memorie o chiedere ulteriori accertamenti, la Procura dal canto suo , leggendo il contenuto dell’avviso, al quale sono state allegate anche numerosissime intercettazioni, e avendo acquisito parere dell’Anac e il contenuto di un sequestro per danno erariale eseguito dai Carabinieri , sembra intenzionata a chiedere il rinvio a giudizio degli indagati. L’indagine, come si ricorderà è diventata nota nel gennaio dell’anno scorso, quando vennero eseguite misure cautelari, l’on. Safina venne sottoposto agli arresti domiciliari, per gli altri divieto di dimora e divieto all’esercizio di impresa, anche se poi revocate dal Tribunale del Riesame nelle successive settimane. L’inchiesta frattanto è andata avanti, con l’archiviazione sono usciti dall’indagine Giuseppe Ullo (dirigente amministrativo della Trapani Servizi9 e la società messinese City Green Light.
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