Nel corso del 2024, il Comitato di solidarietà per le vittime di reati mafiosi e violenti ha messo a disposizione oltre 34,5 milioni di euro per risarcire chi ha subito danni a causa di crimini. Ogni euro erogato rappresenta un sostegno alle vittime che hanno visto calpestati i propri diritti, ma anche un tentativo di costruire una società più giusta e solidale, che non dimentica chi si trova in difficoltà a causa di atti di violenza.
2024: oltre 3 milioni di euro per le vittime di crimini mafiosi e violenti
Durante la sessione finale dell’anno, il Comitato di solidarietà per le vittime di reati mafiosi e violenti ha approvato un pacchetto di oltre 3 milioni e 400mila euro destinato alle vittime di reati di mafia e di reati intenzionali violenti. Più di 2 milioni di euro sono stati allocati per risarcire le vittime della criminalità mafiosa e i loro familiari, come compensazione per i danni materiali e psicologici derivanti da atti di violenza e intimidazione. L’intervento ha l’obiettivo di ridurre, almeno parzialmente, le sofferenze subite e di offrire una forma di giustizia a chi ha visto la propria vita sconvolta da azioni criminali.
Particolare attenzione è stata dedicata anche alle vittime di violenza sessuale, per le quali sono stati previsti 780mila euro. Queste risorse sono fondamentali per sostenere le persone colpite da abusi, spesso perpetrati in ambito familiare o da partner intimi, un fenomeno purtroppo ancora troppo diffuso. L’erogazione di tali fondi vuole essere un segno di solidarietà e una risposta concreta alle difficoltà che queste persone devono affrontare nel percorso di recupero.
Sostegno a famiglie e minori orfani di crimini domestici
Il Comitato di solidarietà ha anche esteso il suo impegno alle famiglie affidatarie e ai minori orfani di crimini domestici, inclusi i femminicidi. Sono stati riconosciuti contributi per borse di studio, la gratuità della frequenza scolastica e risorse per coprire spese mediche e per sostenere l’avviamento al lavoro. L’obiettivo di queste misure è quello di garantire ai minori colpiti da crimini familiari una possibilità di crescita stabile, indipendentemente dal trauma subito. Inoltre, il sostegno economico mira a dare loro gli strumenti necessari per accedere a una formazione scolastica adeguata e per facilitare il loro futuro inserimento nel mondo del lavoro.
Questo intervento non solo risponde al bisogno di tutelare i minori in situazioni di difficoltà, ma intende anche favorire una ripresa socio-educativa che riduca i rischi di marginalizzazione e abbandono. La politica di supporto ai minori orfani si estende anche al piano psicologico, poiché ogni singolo caso comporta un percorso di recupero che non si limita alla sola dimensione materiale.
Un supporto concreto per chi ha subito gravi ingiustizie
Il Fondo di rotazione, che ha visto la presentazione di 1.125 istanze da parte delle vittime di crimini mafiosi, ha messo a disposizione un totale di 28 milioni e 500mila euro per il risarcimento dei danni. Il Comitato ha cercato di rispondere tempestivamente alle esigenze delle persone danneggiate dalla criminalità organizzata, mirando a ridurre il più possibile l’impatto economico e psicologico di esperienze traumatiche causate da azioni mafiose. I fondi sono un aiuto vitale per chi si trova a dover ricostruire la propria vita a seguito di minacce o attacchi diretti.
Anche le vittime di reati violenti, come omicidi e violenze sessuali, hanno ricevuto il giusto risarcimento, con un totale di oltre 5 milioni e 500mila euro stanziati per le 501 istanze presentate. L’importo totale riconosciuto alle vittime e alle loro famiglie è stato determinato tenendo conto delle diverse necessità, che spaziano dal sostegno psicologico all’indennizzo per il danno patrimoniale.
La struttura del Comitato e il suo impegno interistituzionale
Il Comitato di solidarietà, presieduto dal Commissario Felice Colombrino, ha visto la partecipazione attiva di diversi ministeri. Tra questi, quelli dell’Interno, della Giustizia, dell’Economia e delle Finanze, nonché delle Imprese e del Made in Italy e del Lavoro. Ogni settore ha contribuito a definire e a gestire le modalità di distribuzione dei fondi, assicurando che il processo fosse il più equo e trasparente possibile.
Un elemento centrale dell’attività del Comitato è il suo approccio integrato, che non si limita a garantire l’erogazione di risorse economiche, ma coinvolge anche interventi più ampi di tipo psicologico, sociale e educativo. In questo modo, il Comitato si impegna a favorire una vera ripresa integrale delle vittime, sostenendole nel loro percorso di reintegrazione nella società.
Le cifre e i risultati: un bilancio del 2024
Nel bilancio del 2024, il Comitato di solidarietà ha esaminato oltre 1.600 richieste di risarcimento, con un totale di 34,5 milioni di euro distribuiti tra vittime di crimini mafiosi e violenti. Questo risultato conferma l’impegno dello Stato nell’offrire un supporto concreto a chi ha subito traumi devastanti, garantendo risorse utili per il risanamento delle ferite materiali e psicologiche provocate dalla violenza.
Vincenzo Ciervo
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link