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PROVINCIA DI ALESSANDRIA – “Tuteliamo l’artigianato di filiera, l’espressione di unicità ed eccellenza“. Il vicepresidente del Piemonte, Elena Chiorino, è intervenuta così ieri a margine del tavolo di confronto sul settore orafo avvenuto nella sede della Provincia di Alessandria, a Palazzo Ghilini, alla presenza anche dell’assessore regionale Enrico Bussalino e del presidente della Provincia Luigi Benzi. Ad oggi sono quasi 2500 gli artigiani in cassa integrazione, una cifra in aumento rispetto ai numeri di inizio mese e che sfiora la metà di tutto il comparto, composto da 6 mila impiegati. “Il 90% delle persone in cassa integrazione fa parte del comparto orafo di Valenza” ha rimarcato Maurizio Cantello, segretario provinciale della Fiom Cgil. “I numeri stanno crescendo” ha aggiunto Cantello, presente al tavolo insieme ad Alberto Pastorello della Uilm Uil “riteniamo positivo il fatto di esserci ritrovati. Occorrerà innanzitutto intervenire a sostegno di chi sta terminando le settimane di ammortizzatori sociali, allungando i tempi oppure ipotizzando delle integrazioni ai salari. Poi bisognerà fare dei ragionamenti in prospettiva: tutelando le piccole e media imprese e creare le condizioni ottimali per favorire anche le grandi”.
“Lavoriamo a proposte concrete per il futuro di un comparto in profonda trasformazione“ ha aggiunto Chiorino. Il prossimo faccia a faccia si terrà il prossimo 6 febbraio: “Un tavolo che ho voluto perché ritengo fondamentale che Regione recepisca le esigenze del territorio e del settore, per declinare politiche a sostegno delle imprese e a supporto dei lavoratori. Nella trasformazione che è in corso, tutti abbiamo il dovere di tutelare il nostro artigianato di filiera. La Regione è pronta a mettere in campo ogni strumento possibile per intervenire e governare questa fase, e non subirla. Lavoriamo uniti e insieme al territorio per garantire ai lavoratori il massimo supporto possibile”.
“Un incontro più che positivo” ha aggiunto Mauro Ordazzo, presidente territoriale della Cna “ma forse sarebbe stato meglio organizzare questo tipo di confronti 5/6 anni fa. Si cercherà di dare una pronta risposta. Sono però fiducioso sul fatto che i lavoratori saranno riassorbiti. La Regione sta anche promuovendo dei corsi di formazione per incisori, così da integrare la preparazione dei lavoratori. Prima del nuovo tavolo in regione occorrerà ritrovarsi con le parti sociali”.
“Era doveroso e utile oggi partecipare al tavolo di confronto convocato dall’assessora Chiorino sul settore orafo” le parole del consigliere regionale Pd Domenico Ravetti “quando siamo di fronte ad un problema occupazionale – e i numeri relativi alla crisi del settore orafo valenzano ci dicono che il problema sussiste (con circa 2mila addetti su 6mila complessivi del distretto che hanno utilizzato gli ammortizzatori sociali)-allora si ascoltano le parti datoriali e sindacali e si cerca di portare un contributo a prescindere dal ruolo di opposizione in Consiglio regionale. Occorre mettere in sicurezza il presente e il futuro di tutti i lavoratori del comparto orafo valenzano, esplorando tutte le possibili opzioni normative a disposizione, affinché nessun lavoratore sia abbandonato. Perché ciò possa accadere, bisogna condividere un progetto che guardi al futuro, un progetto che non può accontentarsi di quello che abbiamo conosciuto fino ad oggi. Se vogliamo salvaguardare la qualità dell’artigianato valenzano, bisogna creare le condizioni complementari, quindi autonome ma non alternative, affinché esso non sia dipendente solo dalle grandi commesse. Spero che la riunione convocata per il 6 febbraio consenta di andare in questa direzione”.
“Avendo da sempre lavorato nel comparto orafo ho vissuto in prima linea le grandi trasformazioni che hanno interessato l’intera filiera” ha concluso il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Silvia Raiteri “per questo ho dato la mia disponibilità agli attori seduti al tavolo ad essere considerata punto di connessione del territorio con l’assessorato. L’artigianato Valenzano è un’eccellenza da preservare, e sarà fondamentale la sinergia di tutte le componenti con l’obiettivo comune di tutelarlo e rilanciarlo”.
Foto di Daniel Kirsch da Pixabay
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