La vicenda della Manfreplast di Manfredonia – azienda produttrice di stoviglie monouso in plastica – è nota. Crisi aziendale, libri in Tribunale, licenziamento e chiusura dello stabilimento. “Una storia di ordinaria e cinica dismissione” afferma Fedele Cannerozzi, referente provinciale di Sinistra Italiana.
Dopo l’esito nefasto, una parte dei lavoratori licenziati ha deciso di riunirsi in cooperativa – la Coopla Green – con lo scopo di rilevare l’azienda e proseguire l’attività industriale, innovandola verso la produzione di stoviglie compostabili e biodegradabili. Per poter fare una offerta di acquisto avrebbero dovuto, entro Natale, raccogliere 50mila euro. Così è stato, anche e soprattutto grazie a circa 600 piccole donazioni e alle donazioni dei parlamentari di Sinistra Italiana, raccolti in tutto circa 20mila, che insieme ad altro denaro prevenuto, hanno permesso a Coopla Green di rispettare il termine perentorio del 24 dicembre.
Sepolta la speranza, una parte dei lavoratori si era costituita in cooperativa con l’obiettivo di rilevare la Dopla, piegata dal veto della direttiva europea ma anche da una incapacità o mancanza di volontà, di abbracciare nuova sfide in linea con regolamenti e obiettivi comunitari. Ora, con i finanziamenti regionali, statali ed europei – ed anche con le elargizioni che piovono dall’esterno – i 31 lavoratori puntano a rilevarla. Il meno esperto del gruppo ha 15 anni di servizio.
Nel business plan della cooperativa lavoratori autonomi c’è la possibilità di mettere un grande impianto fotovoltaico, “perchè oltre a diventare autonomi a livello energetico vorremmo abbattere a zero l’impatto ambientale” hanno ribadito: “Ce la stiamo mettendo tutta, dal Nord molte aziende hanno spremuto il territorio e sono tornate a casa loro, noi vogliamo dire basta e rilanciare questa realtà e metterci a disposizione di chi, come noi, in futuro vorrà intraprendere lo stesso discorso. Adesso la strada la conosciamo”.
Un commissario liquidatore sta gestendo il fallimento. Ci sono delle scadenze da rispettare, a partire da quella entro il 20 gennaio, quando bisognerà versare la seconda caparra per la prima rata della manifestazione d’interesse, circa 100mila euro. Potrebbe non esserci il tempo tecnico affinché i soldi arrivino nei conti correnti, per questo continuano a spingere la raccolta fondi: “Ci siamo affidati alla raccolta fondi e sperato nel buon cuore degli italiani, vogliamo essere un esempio per tante altre realtà”.
Nella legge di bilancio della Regione Puglia è previsto lo stanziamento di 250mila euro destinati all’aggiornamento e ala riqualificazione professionale di quanti compiono la coraggiosa scelta di investire su sé stessi e affrontare il mercato contando sulla qualità del proprio lavoro.
Il progetto di recupero dei 31 addetti allo stabilimento dismesso, è piaciuto al presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, che ieri ha fatto visita ai lavoratori: “Negli stessi giorni in cui al Governo erano concentrati ad alzare gli stipendi ai Ministri, qui a Manfredonia 31 operai si stavano rimboccando le maniche per prendere in mano l’azienda in cui hanno lavorato per anni, e che ora ha chiuso. Oggi li ho incontrati, mi hanno raccontato in dettaglio il loro progetto. Non vogliono gettare la spugna: entro gennaio vogliono poter gestire questa impresa e rilanciarla con il nuovo progetto ‘Coopla Green’, attento alla sostenibilità e all’impatto ambientale. Ci hanno messo i loro soldi, hanno dato vita anche a una raccolta fondi e sono fortemente motivati. A Manfredonia il territorio ha un tessuto imprenditoriale molto povero. Qui le occasioni di lavoro sono davvero poche: queste sono persone che amano il loro lavoro e vogliono diventare imprenditori per investire nella loro terra, per la dignità loro e delle loro famiglie. Sono un esempio. Meritano di essere incoraggiati e di averci al loro fianco. Sosteniamoli!”
“La storia della Coopla Green di Manfredonia è una storia di lotta, dignità e speranza. E’ anche la risposta diretta a chi pensa che non esistano altri modi di produzione, se non impattanti sull’ambiente: ciò che non riesce al produttore e proprietario, diviene la base del riscatto di chi rischia di rimanere per strada. Quando abbiamo appreso della vicenda, abbiamo nel corso dei giorni scorsi pensato che le nostre piccole sottoscrizioni potessero essere utili, pur trattandosi di una goccia in un mare di bisogno. Per noi, compagne e compagni di Sinistra Italiana è diventata una storia esemplare da supportare. Vogliamo anche dire, con questa nostra piccola contribuzione, che ciò che non riesce al grande capitale può diventare la possibilità per un “popolo di formiche” che nel lavoro cerca sostentamento e trova anche e soprattutto riscatto. Buon lavoro e buona strada alla Coopla Greeen di Manfredonia e a tutte le persone che ci lavorano e che la
renderanno una bella storia di cooperazione” ha concluso Fedele Cannerozzi referente provinciale di Sinistra Italiana Foggia.
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