Uno studio sulla zootecnia e sulla filiera del latte per rilanciare il settore in Trentino

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Si sono tenuti il 27 dicembre i consigli di amministrazione di CONCAST, Latte Trento e Federazione Provinciale Allevatori. In questa occasione รจ stata presentataย lโ€™analisiย del settore lattiero caseario cooperativo trentino commissionata da Federazione Trentina della Cooperazione e CONCAST alla societร  di consulenza Gabrielli & Partners. Si tratta di uno studio dettagliato sullo stato della zootecnia trentina e sulla filiera del latte, con proposte per rilanciare il settore. Obiettivo: valorizzare i prodotti, migliorare le vendite e rafforzare la sostenibilitร  del comparto.ย 

Obiettivi comuni: aumentare la remunerazione a favore delle aziende agricole, ottimizzare i processi produttivi assicurando massima sicurezza sanitaria, migliorare il ciclo finanziario per assicurare pagamenti piรน tempestivi.

Dopo questa prima presentazione i Consigli di Amministrazione di CONCAST e Latte Trento, insieme ai Caseifici che vorranno approfondire il contenuto del lavoro, saranno chiamati a fornire spunti e riflessioni utili a perfezionare il documento.

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“Questo studio vuole offrire strumenti concreti per migliorare il settore – ha sottolineato Roberto Simoni, presidente della Federazione Trentina della Cooperazione – creando le condizioni per remunerare in modo corretto il lavoro di centinaia di allevatori che contribuiscono in maniera determinante a mantenere viva la nostra montagnaโ€.

โ€œAbbiamo seguito con grande attenzione lโ€™illustrazione dello studio da parte della Federazione e dei consulenti incaricati – ha affermato il presidente di CONCAST Stefano Albasinie condiviso lโ€™importanza di lavorare insieme per migliorare la remunerazione a favore delle aziende agricole. Gli stimoli forniti sono stati numerosi, riferiti sia alla valorizzazione dei prodotti della nostra filiera che alla riorganizzazione e razionalizzazione dei processi produttivi. Centrale risulterร  la volontร  dei nostri soci di credere in questo progetto, accettando una visione realmente unitariaโ€.

รˆ stato presentato lo studio anche nel cda di Latte Trento che, attraverso la recente lettera di recesso dal consorzio, ha stimolato la necessitร  di dare vita a questo approfondimento. โ€œLa presentazione, utile per affrontare una situazione di difficoltร  da noi piรน volte segnalataย โ€“ ha dichiarato Renato Costa, presidente di Latte Trento โ€“ ci ha permesso di sottolineare alcuni aspetti che a nostro giudizio possono essere ulteriormente approfonditi. Per questo abbiamo fissato un ulteriore momento di lavoro con i consulenti dedicati. In particolare, la volontร  รจ di lavorare su alcuni aspetti che riguardano i costi di produzione che oggi gravano sul liquidato ai soci e che, a nostro giudizio, possono essere razionalizzati. Lโ€™impegno รจ quello di ritrovarsi tra qualche settimana per verificare il progetto definitivo, a valle del confronto con tutti i soci del consorzioโ€.ย 

Lo stato attuale e i trend emergenti

In collaborazione con la Federazione Provinciale Allevatori sono stati raccolti dati sullo stato attuale dellโ€™allevamento trentino, caratterizzato da una predominanza di piccole aziende con una media di 31 capi per stalla.

Quasi la metร  delle stalle non รจ stata ristrutturata da oltre 24 anni, evidenziando la necessitร  di investire in infrastrutture piรน moderne e funzionali per garantire produttivitร  a lungo termine. Il 21% degli allevatori ha meno di 32 anni e la maggioranza dei soci (64%) รจ concentrata in unโ€™etร  che va dai 33 ai 62 anni. Si prevede che la quasi totalitร  delle aziende porterร  avanti lโ€™attivitร  per almeno altri cinque anni. Questa proiezione nei numeri offre una base sufficientemente solida, ma evidenzia contemporaneamente il bisogno di attrarre nuove generazioni e di investire in formazione.

Obiettivi e strategie per il rilancio

Il mandato affidato alla societร  di consulenza รจ stato quindi quello di individuare azioni in grado di aumentare la liquidazione a favore degli allevatori,ย garantendo una maggiore remunerazione per ogni litro di latte conferito.ย 

Per raggiungere questo obiettivo, il piano prevede interventi precisi, tra cui:

  • rafforzamento del ruolo del Consorzio e del vincolo di appartenenza ad esso da parte dei soci:ย CONCAST sarร  chiamato a garantire liquidazioni adeguate e pagamenti tempestivi ma nel contempo dovrร  poter contare su quantitativi certi di materia prima da lavorare.
  • Riassetto organizzativo del Consorzio, attraverso la costituzione di una societร  ad hoc per assorbire la componente โ€œserviziโ€ ed il rafforzamento delle funzioni connesse al marketing.
  • Massima attenzione alla qualitร  e alla sicurezza alimentare: protocolli rigorosi dovranno essere rispettati da tutti i soci.
  • Investimento sulla โ€œpercezione di valoreโ€ dei prodotti della filiera sui mercati, attraverso un posizionamento come prodotti premium, sfruttando la qualitร  intrinseca e lโ€™autenticitร  legata al territorio.
  • Ottimizzazione della gamma di prodotti: rivedere la varietร  di referenze per concentrarsi su quelle realmente richieste dal mercato, rafforzando lโ€™identitร  del prodotto.
  • Specializzazione produttiva: i caseifici saranno orientati a produrre specifiche categorie di prodotti, massimizzando lโ€™efficienza e garantendo una qualitร  costante.
  • Miglioramento della comunicazione: si dovrร  investire in campagne promozionali che sottolineino lโ€™unicitร  e la qualitร  dei prodotti trentini, puntando su valori come tradizione, sostenibilitร  e benessere animale.
  • Valorizzazione del brand Trentino quale vettore per i prodotti della filiera,ย intensificando la collaborazione con Trentino Marketing e valorizzando le possibili sinergie con i grandi player della cooperazione agricola del nostro territorio.
  • Presenza nei canali Horeca e retail: ampliare la distribuzione nei settori della ristorazione e della vendita al dettaglio, per raggiungere nuovi consumatori e aumentare il riconoscimento del brand; valorizzare il mercato dato dai circa 5 milioni di turistiย che ogni anno visitano il Trentino.
  • Ove possibile, valorizzazione dei Soci di CONCAST quali canali di vendita diretta sul territorio, grazie alla conoscenza diretta di operatori e clientela.

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