ACCADE OGGI – Denzel Washington compie oggi 70 anni. Appena battezzato, e dopo aver ricevuto una licenza di ministro, l’iconico attore di fama internazionale continua la sua lotta interiore tra bene e male nella vita privata e sullo schermo anche se… parlare di religione e fede “non è di moda”.
Denzel Washington, una delle più grandi stelle del cinema mondiale, compie 70 anni. Pochi giorni fa il due volte premio Oscar è stato battezzato presso la Kelly Temple Church of God in Christ di Harlem, a New York. Ha anche ricevuto una licenza di ministro, il che significa che potrà essere ordinato in futuro.
Parlare di religione e fede “non è di moda” ha dichiarato l’attore, ma lui ha sempre voluto condividere le sue convinzioni. Del resto sono tanti i ruoli interpretati durante la sua straordinaria carriera, che lo vedono nei panni di un uomo alle prese con la redenzione, in una continua lotta interiore tra bene e male.
Classe 1954, Washington, oltre a essere attore, è anche regista e produttore cinematografico. Ha partecipato a tanti film memorabili ed è uno tra gli uomini di spettacolo più apprezzati della sua generazione. Origini haitiane, laureato alla Fordham University di New York in teatro e giornalismo, debutta negli anni 70 grazie a una serie tv, diventando poi uno degli attori più impegnati politicamente contro il razzismo e l’intolleranza.
La sua definitiva consacrazione arriva non a caso nel 1992, con la sua interpretazione di Malcom X, nell’omonimo film di Spike Lee, pellicola che rievoca la vita drammatica ed epica del protagonista che lotta per i diritti umani e civili degli afroamericani. Nel 1993 recita in “Philadelphia”, un film che racconta la discriminazione nei confronti degli omosessuali e dei malati di AIDS, nel momento di massima diffusione della malattia.
Due gli Oscar vinti da Denzel Washington: uno come miglior attore non protagonista in “Glory”, film che racconta della prima unità di volontari afroamericani che combattono la guerra di secessione americana, in cui interpreta con grande efficacia il ruolo dell’ex schiavo Silas Tripp.
Poi arriva l’Oscar come migliore attore in “Training Day” nel 2002, in cui interpreta il ruolo del poliziotto Alonzo. E’ lui il primo attore di colore a vincerne due, ma sono ben dieci le candidature ottenute, oltre ad aver ricevuto tre Golden Globe e un Tony Award. Sempre nel 2002, debutta alla regia con il film biografico “Antwone Fisher”.
Nel 2007 realizza “The Great Debaters – Il potere della parola” e nel 2016, col suo terzo lungometraggio “Barriere”, dove riveste anche il ruolo di protagonista con Viola Davis, ottiene una nomination agli Oscar per il miglior film. Entrato più di una volta nella classifica dei 50 uomini più belli al mondo, secondo People, Washington ha preso parte a tanti altri film di successo come “He Got Game”, “Inside Man”, “Allarme Rosso”, “Hurricane”, “American Gangster”, fino alla fortunata serie “Equalizer” e il recentissimo “Gladiatore II” di quest’anno per il quale dovrebbe ottenere una nomination all’Oscar come miglior attore non protagonista.
Pellicole in cui negli anni ha dimostrato tutto il suo talento e bravura e per cui ha ricevuto tanti altri meritati riconoscimenti. In particolare il premio alla carriera dell’American Film Institute per aver contribuito in modo significativo all’arricchimento della cultura americana. Per l’occasione la star ha voluto dedicare la standing ovation alla moglie, da cui ha avuto quattro figli: “Io non sarei vivo senza Pauletta“, ha detto, “Io non sarei potuto sopravvivere senza di lei”.
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