[acspro] [CRUmbria-News] “L’isolamento dell’Umbria si combatte con idee chiare, provvedimenti seri, accordi ampi e lavoro quotidiano sulle continue emergenze”

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(AGENPARL) – Roma, 30 Dicembre 2024

(AGENPARL) – lun 30 dicembre 2024 Nota di Enrico Melasecche (Lega) dopo l’annunciata sospensione del volo
Perugia-Orio al Serio: “Presenteremo una serie di interrogazioni sul tema
trasporti”
(Acs) Perugia, 30 dicembre 2024 – “Chi pensava di risolvere i problemi
dell’Umbria con quintali di parole ripetitive e piene di nulla non ha
capito cosa significa governare questa Regione. Il primo, immediato, banco di
prova sarà il mantenimento delle rotte aeree, con il finanziamento di tutti
i soci di quanto dovuto, e la progettazione urgentissima, già da noi
finanziata, della stazione Medio Etruria”. Lo dichiara, commentando
l’annuncio della sospensione del volo Aeroitalia tra Perugia e Orio al
Serio, il capogruppo della Lega all’Assemblea legislativa, Enrico
Melasecche.
“Tutti coloro che si sono fin qui adoperati – sottolinea il consigliere
di opposizione – per costruire anche quella nuova rotta, a cominciare da
Donatella Tesei, con cui abbiamo messo l’anima nel conseguire i brillanti
risultati di questi anni, sanno le enormi difficoltà che abbiamo dovuto
incontrare per rompere il muro dell’isolamento costruito dalla sinistra
fino al 2019, dopo decenni di errori e risultati anche drammatici, su tutti i
fronti: aereo, ferroviario, stradale e nella gestione del trasporto pubblico
locale. Parlare poi da parte di qualche buontempone di iniziativa elettorale
per la rotta aeroporto San Francesco-Orio al Serio (direttamente su Linate il
sabato e la domenica nella fase iniziale mancando gli slot per i giorni
feriali) fa soltanto sorridere perché a marzo di quest’anno le vicende
elettorali erano ancora ben lontane. Piuttosto la creazione di nuove rotte ed
il loro mantenimento è stato il frutto di un lavoro certosino, coraggioso,
senza un attimo di tregua, utilizzando le magrissime risorse a disposizione,
con i due Comuni di Perugia ed Assisi, entrambi soci e principali fruitori
dei vantaggi, che non hanno mai versato quanto la Corte dei Conti sembra
ormai aver accertato come dovuto, con la necessità adesso di far fronte al
pagamento delle quote arretrate”.
“Come assessore regionale ai trasporti – ricorda Enrico Melasecche – ho
cessato di operare dalla data delle elezioni e la nostra Giunta aveva
impegnato la società di gestione dello scalo (Sase) a presentare il piano
industriale nell’assemblea del 15 dicembre scorso, data rinviata
inspiegabilmente sine die dalla neo presidente, nonostante fossero a tutti
ben presenti i problemi sul tappeto. In quella seduta dovevano essere
presentate tutte le iniziative e le strategie sul mantenimento delle nostre
rotte e su quelle che da tempo andavamo creando. Il governo di una Regione
non consente soluzioni di continuità o cali di attenzione sui problemi che
incombono e che sono moltissimi. Il 20 ottobre già la neo residente sapeva
di essere eletta e dalla sua proclamazione doveva raccogliere il testimone
come in una gara di velocità perché la vita di 850 mila umbri dipende anche
da lei. Abbiamo viceversa assistito a liti fra i partiti per la spartizione
degli incarichi, al rimescolamento delle deleghe e alla creazione anche di
quella per la conseguire la Pace nel mondo, obiettivo certamente condiviso ma
difficilmente alla portata di un assessore locale per quanto esperto in
materia. Tutti i comunicati stampa, gonfi di ridondanze d’altri tempi ma
vuoti della minima concretezza, hanno già segnato una enorme differenza fra
il senso di responsabilità della Giunta di centrodestra rispetto al vuoto
strategico ed alla confusione di idee che emergono dalle esternazioni di
questo primi due mesi dalle elezioni”.
“Credo – prosegue il capogruppo della Lega – che nessuno possa oggi
ingannare più gli umbri come facilmente avviene in campagna elettorale. Qual
è il piano industriale per l’aeroporto della Giunta Proietti? Quali
risorse intende impegnare? Intende far pagare quanto dovuto ai soci Perugia e
Assisi oppure pensa di mantenere un aeroporto internazionale che ha portato
ad un incremento importantissimo nel turismo regionale con la fiscalità
generale di tutti gli altri umbri che comunque, in queste condizioni di
assenza partecipativa, non riesce ad agganciare hub fondamentali fra cui
Francoforte? Non una parola su tutto questo è stata impegnata in campagna
elettorale, vuoto assoluto. E non prendiamo in giro i cittadini con la
tecnica della furbizia perché ha le gambe cortissime, dichiarando di
iniziare con l’ascolto dei cittadini perché costituisce la più grande
presa in giro della democrazia che impone a chi si propone di avere idee e
progetti chiari confrontandosi con gli avversari su questo e non di certo
sulla bellezza del Creato e sui versetti del Cantico delle creature. Sulla
Medio Etruria, soluzione per rompere l’isolamento ferroviario della fascia
centrale dell’Umbria, tema che la Giunta Tesei ha affrontato con forte
determinazione verso l’unica soluzione ragionevolmente utile (tutto
certificato dal documento conclusivo di 65 pagine predisposto da RFI, con
l’assenso di Trenitalia e Italo, peraltro migliorando non di poco la
soluzione che la sinistra prima di noi aveva ipotizzato), abbiamo persino
ottenuto dal CIPESS i dieci milioni per la progettazione a Creti. Vogliamo
andare avanti oppure ricominciare daccapo per altri venti anni di nulla o
quasi? Il Frecciarossa di Perugia, pagato con risorse regionali, è stato da
noi consolidato e migliorato non di poco con la fermata di Terontola. Quello
di Orte ottenuto finalmente quando la sinistra imponeva di andare prima a
Roma e poi risalire a Nord perdendo un’ora preziosa nei tempi di
percorrenza ha migliorato in modo indiscutibile i tempi per l’Umbria del
Centro Sud per giungere a Milano Centrale in 3h e 7’. Possiamo
accontentarci di questo e del terzo in arrivo sul Ravenna-Roma-Salerno? Non
credo proprio”.
“Intanto – conclude Enrico Melasecche – il tempo trascorre invano senza
che la trasparenza delle proposte abbia fin qui dato un minimo segnale.
Nessuno pretende ovviamente la soluzione immediata ma di certo neanche il
blocco delle procedure ben avviate, pena la stasi di un’Umbria che pure fra
le drammatiche difficoltà, dal covid all’incremento repentino dei costi di
costruzione, aveva decisamente intrapreso la strada della ripresa e delle
riforme su tutti i settori di competenza. Se fosse questo il rinnovamento che
si cita a pappagallo, senza riempirlo di contenuti, c’è da essere
veramente preoccupati. Così dicasi per la gara del TPL, portata da noi alla
soglie dell’apertura delle buste per la richiesta di partecipazione che
porterà ad una modernizzazione decisa, finalmente nella legalità e nella
massima efficienza anche con il rinnovo della totalità del materiale
rotabile, come abbiamo voluto per quello ferroviario. Così dicasi per il
Nodo di Perugia, in cui i nuovi attori, dalle poche idee molto confuse,
dichiarano di voler riflettere non si sa per quanti anni ancora mentre ogni
giorni decine di migliaia di camionisti e automobilisti imprecano contro la
politica inconcludente che non ha mai affrontato quel problema se non nei
soliti convegni di maniera. Presenteremo una serie di interrogazioni precise
su tutti questi temi perché il nuovo anno è ormai giunto, i problemi
incombono urgentissimi, e l’Umbria non può permettersi il lusso di perdere
un solo aereo, un solo treno, né una traccia di quelle assegnate, ma neanche
un solo autobus”. RED/mp
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/79379

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