Pubblicato il primo dei due bandi per l’ingresso di nuovi soci nell’Ente manifestazioni pescaresi e rivolto agli enti pubblici o enti di diritto privato con partecipazione pubblica cui seguirà quello riservato alle associazioni giuridiche private, mentre a gennaio 2025 il piano di risanamento arriverà con a fine mese la domanda per accedere come da “tradizione” ai contributi del Fus.
Questo sarà il momento in cui si dovrà aprire il dibattito sul nuovo Statuto che dovrà portare al più presto alla costituzione di un nuovo consiglio d’amministrazione e il termine del mandato con cui Angelo Valori si è fatto carico del “rilancio”, come tiene a definirlo, dell’Ente stesso.
Un rilancio che dovrà necessariamente passare anche per la riapertura del teatro d’Annunzio chiuso per inagibilità e il dialogo costruttivo tra tutti gli attori culturali della città Premi Flaiano inclusi se questa sarà la volontà, e che i primi passi li ha mossi in questi giorni con lo sblocco dei pignoramenti e la ripresa dell’erogazione dei contributi di ministero della Cultura e Regione.
Il sindaco Masci: “Attacchi vergognosi, chi auspica il tracollo assisterà alla rinascita dell’Emp”
Questo lo stato attuale e gli step annunciati nell’ultimo giorno del 2024 perché l’Emp, queste le intenzioni, possa ripartire con uno spirito di rinnovamento. Totale la fiducia nel successo dell’operazione del sindaco Carlo Masci, il vicesindaco Maria Rita Carota, l’assessore agli Eventi Alfredo Cremonese e lo stesso Valori. “Continueremo a giocare a un livello altissimo in termini di eventi e reputation come la si definisce oggi”, dichiara il sindaco che traccia anche un bilancio polito della polemica esplosa sui debiti immagazzinati dall’Ente.
Parlando di “attacchi vergognosi da parte ci chi vuole distruggere l’Ente manifestazioni” Masci rimarca come quando ci fu il problema “debiti” nel 2017 il centrodestra all’opposizione non remò contro l’Emp, ma al contrario “lavorammo tutti per superare il momento difficile. Oggi invece vediamo grancasse di ogni livello da parte dell’opposizione”.
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Nel sottolineare che i bilanci ormai li conoscono tutti e che la reputazione dell’Ente si è manifestata palesemente nel comportamento dei creditori che hanno atteso pazientemente per essere liquidati, il sindaco chiosa: “Chi pensa che l’Emp possa subire un tracollo se lo levi dalla testa. Noi lo sosteniamo per quello che ha fatto, fa e farà e siamo sicuri che riprenderà la sua strada anche con la riapertura del teatro d’Annunzio su cui stiamo lavorando per ottenere da ministero e Regione le risorse necessarie a restituirlo all’Ente”.
La “riapertura” verso i Premi Flaiano: “Massimo rispetto. Il nostro un percorso trasparente”
Il bando per l’ingresso dei nuovi soci dunque il primo passo con il secondo che seguirà per ampliare ancor di più la partecipazione. Un passaggio che, chiediamo a Valori, si potrebbe dunque tradurre anche in una riapertura con i Premi Flaiano con cui aspro a mezzo stampa è stato lo scontro nelle score settimane. Uno scontro che, sottolinea, “vorrei ridimensionare. Non c’è stato alcuno scontro da parte mia. Ho il massimo rispetto verso l’avvocato Tiboni e verso i Premi. Semplicemente con molta fermezza non condivido le sue idee, anzi le giudico in maniera molto negativa perché ritengo che pregiudichino immagine dell’Emp che tutti a parole lodano ma che poi nei fatti con le loro azioni non sempre supportano”.
“Quello che ho voluto sottolineare – aggiunge – è che si pensa di attaccare le persone, l’amministrazione o un procedimento, ma poi quello che viene devastato è l’Ente e su questo invito tutti a riflettere: l’Emp è un patrimonio della città”.
Quello che si sta avviando, assicura Valori, è un percorso “di massima trasparenza. È giusto che un Ente che è di diritto privato, ma che ha un socio pubblico diventi un esempio di trasparenza ed è giusto che tutte le difficoltà superato. È in atto non solo un risanamento, ma un rilancio dell’Ente manifestazioni pescaresi quindi invito tutte le parti politiche, sociali e culturali della città a partecipare a un dibattito che deve essere anzi sollecitato su quello che deve essere il futuro dell’Emp, ma nel rispetto di una realtà che ha 75 anni di storia in una città che non ne ha neanche 100 di storia amministrativa”. Un “patrimonio immateriale” quello dell’Emp che “deve essere difeso e non offeso”, chiosa Valori.
Sbloccati i pignoramenti: “Situazione delicata, ma non disastrosa. Avanti con il rilancio”
Quindi il punto sulla situazione debitoria che “è e seria e delicata. Ci sono debiti che sono maturati e va risolta, ma non mi sembra molto diversa e peggiore – precisa – di quella che già ci fu nel 2017 quando fu nominato presidente del cda e quando grazie all’opera di quel cda e del collegio dei revisori dei conti risanammo l’Ente”, spiega sottolineando che sono stati diversi i fattori che avrebbero contribuito a creare le situazioni di difficoltà sorte negli anni. Uno tra questi il diminuire delle risorse garantite dato che fino al 2011 dal Comune arrivavano 200mila euro l’anno e fino al 2008 dalla Regione altri 200mila con in più i fondi del ministero che sono gli unici a essere stati incrementati a fronte di diminuzioni di sostegno dovute a momenti difficili e crisi economiche che hanno attraversato il Paese senza dimenticare l’inflazione.
Con lo sblocco dei pignoramenti, ribadisce, la situazione è già migliorata e comunque “non i sembra così catastrofica come viene descritta. Per questo vorrei anche ringraziare i creditori che ci hanno dato fiducia. Il ministero ha ripreso a fare i bonifici e la Regione ha erogato il saldo del 2023. I conti adesso sono operativi e siamo in opera per avviare il risanamento, anche se in realtà dobbiamo parlare – precisa ancora una volta – di rilancio”.
I prossimi step, dopo il bando per l’ingresso dei nuovi soci, sarà dunque a gennaio la presentazione del piano di risanamento dell’Ente e il 31 gennaio la partecipazione alla domanda per i contributi Fus. “Una volta che ci sarà una definizione dell’assetto sociale si proporrà il problema del rinnovamento dello Statuto. In quel momento – torna a dire Valori – sarà importante la partecipazione a un dibattito che veda protagonisti tutti gli attori culturali della città. Auspico la creazione di un nuovo cda e a quel punto penso che il mio incarico sarà completato”.
Nei piano di Valori, infine, anche la fine della storia dell’associazione Amici dell’Ente con l’obiettivo però di rilanciare l’idea magari con una nuova formula, nella convinzione della bontà dell’operazione.
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