Dove mettete la schiscetta? Sapete che una lunch box non vale l’altra? E, in generale, che i contenitori per alimenti non sono tutti uguali? Ce ne sono alcuni non adatti per determinati tipi di cibo perché possono rilasciare sostanze pericolose. Ne abbiamo parlato con Alessandro Di Flaviano, esperto in sicurezza alimentare, divulgatore scientifico (su Instagram @Rubricalimenti) autore di libro La scienza del cibo (Rizzoli).
«In linea generale non esistono contenitori per alimenti da preferire in assoluto rispetto ad altri. Ogni cibo ha il suo, anche perché ogni contenitore ha una sua funzione», dice Di Flaviano, che ci ha spiegato quali sono i vantaggi, e gli svantaggi, a seconda dei casi.
Contenitori di vetro: quando sono da preferire
«Dal punto di vista della sostenibilità il vetro è imbattibile: interamente riciclablile, facile da pulire e quindi molto igienico, è anche sempre sicuro per conservare i cibi. Non pone limiti per la conservazione: si può usare con cibi freddi, caldi, acidi. Il punto è che il vetro non è molto pratico», fa notare Di Flaviano. In effetti può essere difficile da gestire: pesante in borsa, ingombrante tra gli scaffali della cucina. Perciò se (nemmeno voi) avete spazio, puntate su altre opzioni, con consapevolezza.
Contenitori di plastica: quali sono i migliori
I contenitori di plastica restano la soluzione più pratica, e non necessariamente poco sostenibile se si utilizzano quelli lavabili, e quindi riutilizzabili più e più volte: sono leggeri perciò si possono mettere anche nello zaino quando si usano per portare fuori casa il pranzo, e ingombrano poco. Insomma, hanno i loro vantaggi, ma non tutti sono uguali. «Per verificare che la plastica sia idonea a conservare i cibi, guardate la sigla. Ce ne sono tante, ma su tutte basta ricordare le sigle PE (che sta per polietilene) HDPE (polietilene ad alta densità) e PP (Propilene). Sono i tipi di plastica da preferire per conservare gli alimenti perché sono molto resistenti e quindi sicuri: anche in caso di cibi caldi o acidi non rilasciano sostante pericolose per la salute», dice Di Flaviano.
Alluminio: quando è davvero sicuro
Uno dei materiali che forse usiamo peggio è l’alluminio, specie le vaschette, che tra l’altro tendiamo anche a lavare dopo gli utilizzi quando non sono troppo rovinate, ignorando il fatto che in questo modo si deteriora e quindi rilascia più facilmente sostanze potenzialmente tossiche a contatto con il cibo. «L’alluminio non dovrebbe stare a contatto con cibi acidi come gli agrumi, o i pomodori. Se non avete alternativa, usate un foglio di carta forno a fare da barriera», dice Di Flaviano. «Inoltre fate attenzione: ci sono tipi di alluminio diversi, ciascuno con il suo utilizzo, che è sempre indicato sull’etichetta».
La carta stagnola segue ovviamente la stessa regola. La usate per avvolgere i limoni dopo averne usato una metà? Ecco, trovate un’alternativa, specie se quel mezzo limone è destinato a restare in frigo per più giorni. «Anche il tempo di contatto fa la differenza: in mezza giornata l’acido del limone non ha tempo di corrodere l’alluminio, in tre giorni sì».
Pellicola per alimenti: quale scegliere e come usarla
La pellicola, invece, segue sostanzialmente la regola della plastica: «In linea generale è un ottimo materiale, che consente di creare una barriera protettiva che protegge gli alimenti. Anche in questo caso bisogna ricordare alcune sigle. Le pellicole in PVC (Polivinilcloruro) sono quelle di vecchia generazione, molto resistenti ma non adatte per avvolgere cibi grassi, perché potrebbero rilasciare ftalati, che sono derivati del petrolio. Meglio preferire le pellicole in PE (polietilene,) anche se meno aderenti e flessibili, che possono essere utilizzate con tutti gli alimenti senza correre rischi», dice Di Flaviano. «Ricordare tutte le sigle è difficile, ma in fondo non è indispensabile: leggete sempre i consigli dei produttori perché sulle confezioni c’è sempre scritto come utilizzare i prodotti».
Fogli in cera d’api: l’alternativa sostenibile
Se poi cercate un’alternativa sostenibile valida, sappiate che un altro ottimo modo per conservare i cibi sono i fogli in cera d’api, realizzati con materiali 100% naturali. «Sono sicuri perché così come tutti i prodotti prima di essere messi in commercio, subiscono vari test per la sicurezza».
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