countdown per Agrigento capitale della Cultura 2025

L’inaugurazione del programma degli eventi, il 18 gennaio presso il Teatro Pirandello e da là inizia quello che per la città agrigentina rappresenta un’ulteriore vetrina nella quale, poter mostrare il vasto patrimonio storico-artistico-culturale che possiede, a partire dalla maestosità della sua Valle dei Templi, inserita nel 1997 nella lista del patrimonio Unesco.

La città, capace di sbalordire Pindaro, il grande poeta greco che la definì in una delle sue odi “la più bella delle città dei mortali” era stata proclamata Capitale della cultura 2025 dall’ex ministro della cultura Gennaro Sangiuliano, in seguito alla valutazione del progetto dal titolo “Il sé, l’altro e la natura. Relazioni e trasformazioni culturali”.

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Tale macro progetto coinvolge non solo la città di Agrigento ma anche Lampedusa e i Comuni del territorio e si articola in 44 progetti che indagano il rapporto di equilibrio tra l’uomo e la natura, partendo dalla prospettiva del filosofo Empedocle.

Egli vissuto nel V-IV secolo a.C, proprio nell’antica Akragas, poneva all’origine di tutto, quattro elementi: Fuoco, Terra, Acqua e Aria.

Elementi che contraddistinguono la vita della città ancora oggi. Il Fuoco, simbolo della fiaccolata del Mandorlo in Fiore, evento che accoglie i popoli che arrivano da tutto il mondo e che ravviva le strade e la vita della città agrigentina e dintorni, nel mese di febbraio.

La Terra, arsa, arida, a tratti povera ma che continua ad essere un richiamo potente per chi va via e una fonte di reddito importante per chi rimane.

L’Acqua, croce e delizia del territorio perché se da un lato è un diritto per il quale gli abitanti devono ancora lottare a causa della sua assenza nelle abitazioni, dall’altro è delizia poiché il territorio agrigentino e le sue provincie sono costellate da meraviglie naturali come la riserva naturale di Punta Bianca, Siculiana Marina, le acque limpide di Eraclea Minoa e i paradisi naturali di Lampedusa.

L’Aria, come quella che si respira in città e che attualmente delinea un clima ambivalente, poiché da un lato si comprende l’importanza di tale investitura e la si vede come una grande occasione di rilancio, dall’altro ci si chiede se Agrigento sia realmente pronta per spiccare il volo e per brillare grazie alla bellezza che la circonda.

Numerosi sono stati e saranno gli eventi di avvicinamento ad Agrigento Capitale della Cultura come quelli che hanno dato il via ai “Talks nella valle dei templi” costituiti da incontri dedicati a temi sociali e culturali o l’ALL Festival che coinvolgerà Agrigento, Lampedusa e Licata come luoghi simbolo del Mediterraneo e che grazie a proiezioni, convegni e performance artistiche indagherà i temi relativi ai popoli in cammino e alle migrazioni, temi alla base del progetto vincente.

Denso è anche il programma culturale che avrà luogo presso il Teatro Pirandello e che eleverà ancor di più il ruolo del teatro e della musica a cui il maestro Giovanni Allevi conferirà ancora maggior prestigio l’8 febbraio con l’evento “Piano solo tour”.

Ma la musica e le immagini sono già presenti e proiettate nella facciata della Stazione Centrale che grazie alla realizzazione di un video mapping narra 2600 anni di storia della città e ricordano a chi la vive e a chi la visita, che nonostante le difficoltà innegabili presenti sul territorio, la città è pronta ad accogliere chi arriva.

Numerose sono infatti le associazioni agrigentine e dei comuni limitrofi che si sono attivate per garantire un’ottima riuscita della manifestazione, con impegno e pianificazione delle attività che faranno vivere un’esperienza unica a chi decide di essere parte di quest’anno intenso.

Anche il sindaco Francesco Miccichè in una recente intervista, rilasciata in occasione dell’Assemblea Anci 2024, ha dichiarato che la città è pronta e che quella che si apprestata a vivere sarà un’esperienza meravigliosa.

Non manca che fare il conto alla rovescia e tuffarci in tutto quello che la città ci offrirà perché come dice il filosofo Empedocle: “Ogni uomo crede solo in cui s’imbatte”.