Il 4 dicembre al Senato della Repubblica, con la Fondazione Aletheia, abbiamo posto nuovamente al centro del dibattito istituzionale il ruolo cruciale dell’alimentazione e dello sport nella prevenzione di una serie di patologie croniche non trasmissibili e per la tenuta economica del Paese. Un confronto proficuo con le istituzioni presenti, dal presidente del Senato Ignazio La Russa al ministro della Salute Orazio Schillaci e con una serie di autorevoli esponenti del mondo della medicina, dello sport e della filiera del cibo.
Oggi di cibo si vive ma di cibo si può anche morire, dati e fatti ce lo ricordano. Non possiamo dimenticare che fino al 40% delle neoplasie certificate potrebbe essere evitato attraverso una corretta alimentazione e attività fisica regolare. Ma ampi sono anche i danni economici, con circa 12 miliardi di euro l’anno di costi aggiuntivi per ogni contribuente italiano dovuti proprio al cibo spazzatura e una cattiva alimentazione.Solo questo dato basterebbe per mantenere viva la discussione su una tematica cruciale, quella del corretto approccio al cibo salubre, di qualità , naturale frutto di un legame con la terra che non sia snaturato da decine e decine di additivi chimici che ci spingono nella galassia dei cibi Ultra-Trasformati.
Purtroppo viviamo ampi sprazzi di disinformazione e in alcuni casi anche di strumentalizzazione. Tutto questo spinge inevitabilmente noi e soprattutto le nuove generazioni verso un approccio al cibo sbagliato, addirittura dannoso. Far crescere bambini obesi significa con molta probabilità creare pazienti del futuro con problematiche fisiche che possono variare dal diabete di tipo 2 a patologie cardiovascolari passando per forme di malattie croniche intestinali, steatosi epatica non alcolica, disturbi neuropsichiatrici e neurodegenerativi fino a forme più gravi di neoplasie. Tutto questo crea un appesantimento evidente sui bilanci sanitari del Paese.
La fortuna di vivere in Italia
Il presidente del Senato La Russa durante il nostro evento ha ricordato «quanto fortunati siamo a vivere in un paese come l’Italia». Ebbene si, l’Italia presenta dei primati indiscussi sulla qualità e salubrità delle proprie produzioni enogastronomiche. Siamo il primo Paese al mondo per numero di Indicazioni geografiche tutelate con i nostri prodotti agroalimentari che sono apprezzati in tutto il mondo, come ci testimoniano i dati sull’export di food and wine made in italy, raddoppiato negli ultimi dieci anni. Come ha ricordato il Segretario generale della Coldiretti, Vincenzo Gesmundo, «la salute nasce a tavola… anzi nei campi!», ma forse questo troppo spesso viene dimenticato.
Il ministro della Salute Schillaci durante l’evento ha ricordato infine la «necessità di investire in prevenzione (e dunque anche sull’alimentazione) per evitare di compromettere definitivamente la sostenibilità del nostro Sistema Sanitario». E proprio su questo stiamo lavorando con la Fondazione Aletheia, per sensibilizzare sempre più cittadini e istituzioni sul ruolo cruciale del cibo per la nostra salute. Lo facciamo con i piedi ben saldi nella scienza e con un comitato scientifico composto da 21 medici, ricercatori, scienziati che ci aiutano a contrastare invece la crescente propensione alla diffusione di fake news, che come ha ricordato il presidente Stefano Lucchini, destabilizzano quelli che sono i pilastri del buon vivere.
Crediamo sia necessario continuare a porre al centro delle strategie del nostro Paese alcuni elementi cardine come la giusta informazione (sistemi di etichettatura trasparenti) e la sensibilizzazione dei consumatori, senza dimenticare il ruolo delle politiche pubbliche a sostegno di un settore eccezionale, quello agricolo per l’appunto, che oggi rappresenta l’elemento cardine da cui tutto ha inizio. A beneficiarne non saranno solo i cittadini ma l’intero sistema sanitario che potrà definitivamente alleggerirsi di una quota rilevante di costi dovuti a modelli nutrizionali sbagliati. Nuove idee e appuntamenti ci attendono a breve, continueremo con l’impegno della Fondazione a tutela della salute dei cittadini e per la tenuta economica del Paese.(riproduzione riservata)
*Fondazione Aletheia
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