in Lombardia si comincia il 4 gennaio. La guida completa all’acquisto

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Conto e carta

difficile da pignorare

 


Il 2025 รจ iniziato e l’attenzione dei consumatori si concentra ora sui saldi invernali, che in Lombardia scatteranno sabato 4 gennaio.

La durata massima del periodo dei saldi รจ di sessanta giorni; pertanto, termineranno il giorno martedรฌ 4 marzo 2025.

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Cosa prevede la legge

In base all’articolo 116, comma 2 della l.r. n. 6/2010 (Testo unico delle leggi in materia di commercio e fiere), non รจ stato piรน possibile effettuare le vendite promozionali a partire da giovedรฌ 5 dicembre 2024 (30 giorni prima dell’inizio dei saldi).ย Fino al 4 dicembre 2024 i negozi potranno comunque dare pubblicitร  alle vendite promozionali effettuate, con le modalitร  ritenute piรน opportune.

Si ricordaย che, ai fini di informazione e tutela dei consumatori, i commercianti hanno l’obbligo di esporre, accanto al prodotto, il prezzo iniziale e la percentuale dello sconto o del ribasso. รˆ invece facoltativa l’indicazione del prezzo di vendita conseguente allo sconto o ribasso.

L’operatore commerciale ha l’obbligo di fornire informazioni veritiere in merito agli sconti praticati sia nelle comunicazioni pubblicitarie (che, anche graficamente, non devono essere presentate in modo ingannevole per il consumatore) sia nelle indicazioni dei prezzi nei locali di vendita. Non puรฒ inoltre indicare prezzi ulteriori e diversi e deve essere in grado di dimostrare agli organi di controllo la veridicitร  delle informazioni relative al prodotto.

I prodotti in saldo devono essere separati da quelli eventualmente posti in vendita a prezzo normale (se ciรฒ non รจ possibile, cartelli o altri mezzi devono fornire al consumatore informazioni inequivocabili e non ingannevoli).

Se il prodotto risulta difettoso, il consumatore puรฒ richiedere la sostituzione dell’articolo stesso o il rimborso del prezzo pagato dietro presentazione dello scontrino, che occorre quindi conservare.

Il decalogo per una spesa corretta

Di seguito le regole corrette e aggiornate sui saldi, con i consigli ‘anti-bidone’ย dell’Unione Nazionale Consumatori:

1) Prodotti difettosi: non valgono piรน i due mesi. Conservate sempre lo scontrino (anche se non รจ obbligatorio averlo per esercitare la garanzia, basta la prova dell’acquisto). Non รจ vero che i capi in saldo non si possono cambiare. Valgono le regole di sempre. Il negoziante รจ obbligato a sostituire l’articolo difettoso. Dal 1ยฐ gennaio 2022, grazie all’entrata in vigore del D. Lgs. 170/2021, in attuazione della Direttiva UE 2019/771, non รจ piรน necessario denunciare il difetto al venditore entro 2 mesi dalla sua scoperta (erano 2 mesi, non 7 o 8 giorni), anche se prima lo fate meglio รจ. L’azione per far valere i propri diritti, comunque, si prescrive in 26 mesi dalla consegna del bene.

In caso di difetto di conformitร  del bene, avete diritto alla sua riparazione o alla sostituzione del bene. La scelta รจ del consumatore, salvo che la sostituzione sia impossibile o con costi sproporzionati rispetto all’altro rimedio, tenuto conto del valore che il bene avrebbe in assenza del difetto e dell’entitร  del difetto (non potete prendere la sostituzione delle scarpe solo perchรฉ รจ rotto un laccio, in tal caso dovete accettare la riparazione).ย 

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Se riparazione e sostituzione non sono state fatte o sono state rifiutate dal venditore per i costi sproporzionati, o sono impossibili, ad esempio perchรฉ manca la vostra taglia, se si rimanifesta il difetto nonostante il tentativo del venditore di ripristinare la conformitร , se il venditore ha dichiarato (o risulta chiaramente dalle circostanze) che non procederร  al ripristino entro un periodo ragionevole o senza notevoli inconvenienti per il consumatore, oppure se il difetto รจ talmente grave da giustificarlo, allora avete diritto a una riduzione proporzionale del prezzo o alla restituzione dei soldi (se il difetto non รจ di lieve entitร ). Non siete tenuti, quindi, ad accettare un buono. Il capo deve essere anche idoneo ad ogni utilizzo particolare voluto dal consumatore, che sia stato portato a conoscenza del venditore al piรน tardi al momento della conclusione del contratto di vendita e che il venditore abbia accettato. Questo vuol dire che se il consumatore voleva un capo in pura lana vergine e invece non lo era, pur non avendo buchi รจ comunque ‘difettoso’.

2) Diffidate degli sconti esagerati. Dallo scorso anno รจ entrato in vigore il decreto legislativo n. 26 del 7 marzo 2023, che attua la direttiva Ue 2019/2161, la cosiddetta direttiva Omnibus, che rafforza le tutele dei consumatori sugli sconti farlocchi. Queste nuove regole, perรฒ, rendono solo piรน complicato e rischioso fare sconti fasulli, ma certo non li impediscono. Dato che รจ rarissimo che qualcuno controlli i prezzi, in veritร  poco รจ cambiato. Per questo รจ bene continuare a diffidare degli sconti superiori al 50% che spesso nascondono merce non esattamente nuova o prezzi vecchi gonfiati e suggeriamo ancora ai consumatori di guardare sempre al prezzo effettivo da pagare, non facendosi incantare da ribassi troppo elevati.

La novitร  introdotta dalla direttiva Omnibus, รจ che il venditore รจ tenuto a indicare anche il ‘prezzo precedente’, ossia quello piรน basso applicato alla generalitร  dei consumatori nei 30 giorni precedenti i saldi. Se, ad esempio, si offre uno sconto del 30% e il prezzo piรน basso degli ultimi 30 giorni era di 100 euro, il venditore dovrร  indicare 100 euro quale ‘prezzo precedente’, barrato, sulla cui base calcolare la riduzione del 30%. Se durante il periodo dei saldi lo sconto viene poi progressivamente aumentato, il prezzo precedente da indicare รจ sempre quello anteriore alla prima applicazione dello sconto, ossia il primo messo (nel nostro esempio i 100 euro), quello originariamente indicato alla partenza dei saldi che si riferisce ai 30 giorni antecedenti l’avvio dei saldi. Quindi, nel nostro esempio, se lo sconto all’inizio della campagna di vendita era del 30% e poi sale al 40%, il prezzo precedente resta sempre 100 euro. Nel caso dei punti vendita il prezzo precedente va indicato sulle etichette o cartellini a scaffale nei negozi, mentre per le vendite on line va messo nelle sezioni relative ai prezzi delle interfacce dei negozi online. Nel caso in cui il bene sia ordinato sul canale online e pagato nel punto vendita, il “prezzo precedente” cui far riferimento รจ quello del canale online. Per i trasgressori รจ prevista una sanzione pecuniaria da 516 a 3.098 euro.

3) No ai fondi di magazzino. Le vendite devono essere realmente di fine stagione: la merce messa in saldo deve essere l’avanzo della stagione che sta finendo, non fondi di magazzino. Come accorgersene? State lontani da quei negozi che avevano i ripiani semivuoti prima dei saldi e che poi si sono magicamente riempiti dei capi piรน svariati. รˆ improbabile che a fine stagione il negozio sia provvisto, per ogni articolo, di tutte le taglie e colori.

4) Confrontate i prezzi. Non fermatevi mai al primo negozio, ma confrontate i prezzi di piรน esercizi. Eviterete di mangiarvi le mani. A volte basta un giro in piรน per evitare l’acquisto sbagliato o per trovare prezzi piรน bassi. Nei giorni che precedono i saldi andate a curiosare nei negozi, segnandovi il prezzo della merce che vi interessa. Potrete cosรฌ verificare se lo sconto praticato รจ reale ed andrete a colpo sicuro, evitando inutili code.

5) Consigli per gli acquisti

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  • Aprite gli armadi prima dei saldi. Cercate di avere le idee chiare sulle spese da fare prima di entrare in negozio: sarete meno influenzabili dal negoziante e correrete meno il rischio di tornare a casa carichi di capi di abbigliamento, magari anche a buon prezzo, ma dei quali non avevate alcun bisogno e che non userete mai. Per questo, prima di andare a fare acquisti, รจ bene aprire l’armadio e fare un inventario di quello che avete e, soprattutto, di quello che vi manca.
  • Valutate la bontร  della merce guardando l’etichetta che descrive la composizione del capo d’abbigliamento (fibre naturali o sintetiche, lino o cotone…). Pagare un prezzo alto non implica che sia un prodotto di qualitร .

6) Servitevi preferibilmente nei negozi di fiducia o acquistate merce della quale conoscete giร  il prezzo o la qualitร , cosรฌ da poter valutare autonomamente la convenienza dell’acquisto.

7) Negozi e vetrine. Controllate il prezzo e non acquistate nei negozi che non espongono il cartellino che indica il prezzo precedente, la percentuale dello sconto e il prezzo nuovo. Il prezzo deve essere inoltre esposto in modo chiaro e ben leggibile. Controllate che fra la merce in saldo non ce ne sia di nuova a prezzo pieno. La merce in saldo deve essere separata in modo chiaro dalla “nuova”. Diffidate delle vetrine coperte da manifesti che non vi consentono di vedere la merce.

8) Prova dei capi: non c’รจ l’obbligo. รˆย rimesso alla discrezionalitร  del negoziante. Ma il consiglio รจ di diffidare di quei negozianti che non vi vogliono far provare i capi di abbigliamento o che per farveli provare vi chiedono un anticipo.

9) Datevi un budget. Stabilite una cifra massima da spendere e obbligatevi a rispettarla: eviterete di sentirvi in colpa e avere ripensamenti a posteriori.

10) Pagamenti con Pos. Tutti i commercianti sono tenuti ad accettare i pagamenti effettuati attraverso carte di pagamento, per qualsiasi importo. Se non lo fanno potete chiamare i vigili, la guardia di finanza o comunque le forze dell’ordine per far applicare la sanzione prevista: 30 euro + il 4% del valore della transazione rifiutata. Ricordate, perรฒ, che ci sono due eccezioni. La prima รจ l’oggettiva impossibilitร  tecnica: se il commerciante ha il Pos fuori uso per un guasto tecnico o se il terminale non ha linea, non รจ passibile di sanzione. Ovviamente il guasto deve essere oggettivo, e quindi va dimostrato dall’esercente. La seconda รจ che sono obbligati ad accettare i “pagamenti effettuati attraverso carte di pagamento, relativamente ad almeno una carta di debito e una carta di credito e alle carte prepagate”. Almenoย vuol dire che potrebbero accettare un solo circuito e una sola tipologia di carta di debito (per esempio il bancomat), restringendo cosรฌ la possibilitร  per gli utenti di pagare in modo elettronico.

Conto e carta

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In caso di problemi, รจ possibile contattare le associazioni a tutela dei consumatori.



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