Parchi urbani – Milano: Nuovi giochi in nuovi parchi

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Dettaglio della “farfalla” al parco 8 Marzo (foto fornita da Kompan).

La Milano del XXI Secolo vede l’attuazione dei programmi di rigenerazione urbana nati dalla profonda modifica della città avviata nei decenni precedenti con l’allontanamento di alcuni terminali ferroviari (Porta Romana, Porta Vittoria) o di attività come il polo fieristico ormai troppo stretto nel quadrilatero in cui era nato.

Fenomeni di rigenerazione che necessariamente passano da investimenti immobiliari, e, attraverso questi, con il “do ut des” dell’urbanistica odierna, danno luogo alla creazione (obbligatoria!) di nuove aree verdi, ampie e strutturate.

Se della prima di queste aree – la “Biblioteca degli Alberi” – abbiamo parlato abbondantemente in passato, facciamo qui un focus su due parchi accomunati dalla presenza di giochi originali e, per così dire, “site specific”, creati da Kompan per i due luoghi in questione.

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Il parco 8 Marzo

Cominciamo dal parco più recente, quello realizzato sulle ceneri della stazione ferroviaria di Porta Vittoria, da decenni “terra di nessuno”.

Il nuovo “Parco 8 Marzo” è inserito nell’asse di verde attrezzato che dallo storico Parco Formentano in largo Marinai d’Italia si sviluppa a est fino a oltre viale Mugello e comprende l’area dove è previsto venga realizzata la nuova Biblioteca europea di informazione e cultura (BEIC), le cui funzioni urbane si moltiplicheranno in futuro proseguendo ancora verso la periferia con la rigenerazione dell’ex Macello e del complesso dei Mercati Generali.

Soggetto attuatore è il Gruppo Prelios, cui fanno capo gli insediamenti edilizi prospicienti, Colombo Costruzioni è stato il General Contractor nella realizzazione. Il parco, di 28.000 mq, è un grande spazio verde, con percorsi suggeriti ma non prestabiliti, pensato per la libera fruizione e il relax.

I tracciati in cemento drenante di varia finitura, colore e formato sono alternati alle aiuole e i portali in acciaio corten che si incontrano lungo il percorso sono incisi con brani estratti da testi di milanesi eccellenti ispirati ai temi della cultura e della natura.

La zona lettura restituisce l’immagine di una grande tastiera di computer dove i tasti divengono maxi sedute su cui ritrovarsi, lasciare, prendere e godersi i libri.

I green cubes, nell’area nord est, sono “giardini nel giardino” pensati per ospitare svariate funzioni ed attività o installazioni artistiche, performance ed eventi.

L’area giochi, situata in una parte sopraelevata del parco, è delimitata dai percorsi principali ma protetta dal traffico incrociato. Questo spazio inclusivo, progettato per tutti i bambini in età scolare, offre scivoli e reti per arrampicarsi, tra cui la prima struttura a tripla farfalla realizzata con reti Corocord installata in Europa. La tripla farfalla è un’attrazione per i visitatori, offrendo una vasta gamma di attività ludiche come l’arrampicata e il gioco sensoriale. Le membrane blu accentuano le forme e migliorano le opportunità di arrampicata, creando anche un punto di incontro sopra il livello del suolo.

Grazie alla trasparenza delle reti, i bambini possono vedersi e comunicare tra loro attraverso la farfalla, dal livello del suolo fino alla cima e lateralmente. I tre pannelli ottici appaiono diversi a seconda dell’angolo di osservazione, favorendo il dialogo e contribuendo allo sviluppo delle capacità logiche dei bambini.

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Citylife

L’area di Citylife, con i tre grattacieli firmati da altrettante archistar, è ormai una realtà consolidata su quella che era la vecchia superficie della Fiera di Milano. Nel 2004 il quartiere fieristico iniziava il suo spostamento verso la nuova sede di Rho-Pero e l’area urbana di circa 240.000 mq diventava oggetto di una gara internazionale, vinta da CityLife con un piano immobiliare che comprende, oltre alle tre torri, i blocchi residenziali, lo shopping district ipogeo, e il parco pubblico di 173.000 mq, ideato dallo studio londinese Gustafson Porter, vincitore di un concorso internazionale, la cui filosofia generale si fonda sulla rappresentazione del paesaggio lombardo dalla pianura alle Prealpi, sia negli elementi morfologici che nella selezione di specie botaniche autoctone.

Nel 2014 il Comune di Milano decideva di arricchire il parco pubblico con una collezione d’arte contemporanea a cielo aperto: nasce Artline Milano, la cui progettazione è affidata a Roberto Pinto (come senior curator) e, fino al 2016, a Sara Dolfi Agostini.

Artline Milano è un percorso articolato in oltre 20 opere permanenti; 8 di queste sono affidate a giovani artisti emergenti selezionati per concorso, le altre vengono affidate dai curatori ad artisti internazionali già affermati. La realizzazione delle opere ha inizio nel 2016. Nella gallery che segue, la numerazione corrisponde alla legenda sopra riportata.

In questo progetto artistico si inserisce il secondo intervento ludico di Kompan, l’Octospider, che al momento in cui scriviamo non è ancora aperto al pubblico, in quanto è interno a un lotto di lavori ancora non completato (per questo lo abbiamo trattato dopo il parco 8 marzo). L’Octospider si trova nel lato nord del parco, di fronte al Velodromo Vigorelli, un’area ancora in via di completamento.

La creazione, realizzata da Kompan in collaborazione con l’architetto Margherita Brianza e l’artista Jeremy Deller, è infatti parte della collezione di arte pubblica Artline Milano, e dimostra come arte e design possano unirsi per creare spazi ludici unici.

La struttura dell’Octospider, alta fino a 7,80 metri, presenta una sezione centrale che ricorda la testa di un polpo, da cui si estende uno scivolo alto 4 metri, dipinto in un vivace colore rosa. Sia il corpo centrale che lo scivolo sono realizzati in acciaio, garantendo durabilità e resistenza. La parte inferiore della scultura include diverse reti e membrane per arrampicarsi e scivolare, disposte in modo da somigliare alle zampe di un ragno, offrendo numerose opportunità di gioco.

Quest’area ludica può ospitare fino a 70 bambini contemporaneamente e offre nove diverse tipologie di attività ricreative, progettate per stimolare l’immaginazione e le capacità motorie dei bambini.

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