In ospedale per partorire, la Sindaca di Maracalagonis Fadda non salta una giunta: «Luigi? Il nostro miracolo con una X magica in più».
Il piccolo Luigi è nato sanissimo e con la X magica in più della Sindrome di Down, al Policlinico di Monserrato, mentre mamma Francesca (sindaca di Maracalagonis) – ricoverata per darlo alla luce – non mancava una giunta comunale: dal suo tavolino a Monserrato, ha continuato a guidare la sua comunità con tenacia e determinazione.
La loro storia
Quando l’impegno politico e l’amore per il proprio lavoro si sposano con l’affetto per la famiglia vengono sempre fuori dei risultati stupefacenti, degli esempi di tenacia e di professionalità incredibili: è questo il caso della Sindaca di Maracalagonis Francesca Fadda che, al Policlinico Duilio Casula, dove era ricoverata per dare alla luce il suo terzogenito, non ha mancato una giunta comunale.
Sì, e non solo: non ha smesso nemmeno quando il piccolo Luigi, 2 chili e trecento, è venuto al mondo con cesareo d’urgenza. Dalla sua stanza a Monserrato ha continuato a rappresentare i suoi concittadini con serietà. E Luigi, batuffolino di due chili e trecento grammi, è venuto al mondo il 17 dicembre, più di un mese prima della data prevista… nato sanissimo, come dice la mamma, con la sua X magica in più: il piccolino con la Sindrome di down è la mascotte di tutto il reparto.
«Lo ricordo molto bene, era il 30 luglio quando il dottore notò una translucenza nucale non nella norma, al microcitemico di Cagliari. Quel giorno ci è stato prospettato il rischio della possibile nascita di un bambino con problemi genetici, ma sanissimo clinicamente e fisicamente. Ero un pesce fuor d’acqua, non avevo capito bene cosa volesse dire il tutto, ma abbiamo scelto l’amore e lo abbiamo fatto nascere.»
Una scelta d’amore, quella che Fadda e il suo compagno hanno seguito, sempre dettati da quel legame che sentivano con quel bimbo che aveva già rubato i loro cuori. E non c’è stato alcun dubbio, sebbene non sia stato un percorso semplice.
«È stato molto difficile reagire, nessun genitore vorrebbe sentirsi dire che ci sono degli esami da verificare. In primo luogo è stato qualcosa di inaspettato. Poi però abbiamo scelto l’amore per quella vita che volevamo a qualsiasi costo: questo ha fatto crollare le possibilità che ci erano state esposte – com’è giusto che sia –, e ha fatto emergere in noi, da subito, la sicurezza che ci ha accompagnato poi, con qualche lacrima ovviamente, nel voler proseguire spediti fino alla nascita.»
Esami su esami, ecografie e accertamenti hanno accompagnato la Sindaca e suo marito, finché il piccolino ha “bussato alla porta”: lì Francesca, accompagnata dal dottor Piras – che l’aveva accompagnata nelle precedenti gravidanze –, ha tirato dritta fino alla meta del suo particolarissimo e meraviglioso viaggio dell’amore. «Luigi è stato fatto nascere d’urgenza per le mie condizioni di salute e per evitare sofferenza fetale» spiega. «Il medico ha avuto una fondamentale importanza perché non ha influenzato mai la nostra scelta e ci ha accompagnato silenziosamente, tra una lacrima e un sospiro di sollievo dopo le ecografie, ma studiando consapevolmente ogni dettaglio mio e del bambino. E non solo: ha risposto alle tante domande che ci ponevamo, alimentando speranze e preghiere.»
Difficoltà che, come spiega mamma Francesca Fadda, sono svanite nel momento in cui Luigi è stato per la prima volta tra le sue braccia. «Una mamma e un papà, come tutte le mamme e i papà del mondo, che lo guardano innamorati, circondati da amici e famiglia che ci fanno sentire il loro amore e il loro calore. Avere oggi Luigi è un gran dono che l’esistenza ci ha dato. La vita – come diceva mio padre che aveva combattuto la poliomielite con tantissimi interventi dagli 8 mesi ai 15 anni – è amore e accettazione senza pretesa di niente. L’amore lo vedo ancora di più oggi attraverso uno sguardo, attraverso un abbraccio, attraverso la presenza, e con il silenzio che mi ha rafforzato in questi 9 mesi circa. Dopo la nascita di Luigi ho capito ancora di più quanto fosse stato importante impegnarmi per gli altri e fare politica attivamente. Perché oltre respirare e vivere già i problemi, le gioie della comunità, ho oggi anche una prospettiva maggiore per gli altri, prima di tutto nel mio ruolo e per me stessa come madre. Non sono mai scappata nella mia vita personale o in quella politica, né come Donna né come Sindaca, alle problematiche che si presentavano, ma ho sempre affrontato gli ostacoli che mi si paravano davanti. Ho poi conosciuto un uomo che, già prima di diventare padre, affrontava tutto con me e mi rafforzava, positivo nella consapevolezza di tentare di indirizzare la nostra vita al meglio. C’è però da dire che il progetto su di noi è sempre una sorpresa e come tale la accettiamo.»
I primi aiuti concreti per affrontare la situazione? Be’, Fadda è perentoria: «Sicuramente l’affetto e la vicinanza dei nostri cari, dei nostri amici più cari, dei sacerdoti amici che conosciamo e di tante persone che ci sono state vicine prima dopo e durante. Gli altri miei figli, consci della possibilità che Luigi nascesse con una X in più, l’hanno accolto con estremo amore: è una X che non cambia il nostro rapporto d’amore familiare, ma che lo rafforza. La vita della famiglia quindi non cambia e non cambia il mio impegno politico, che metto al servizio di tutto e tutti e che mi ha visto in prima linea anche durante e dopo la nascita di Luigi. Per noi questo bambino sarà come gli altri bambini a cui già ci dedichiamo con amore. Niente di più e niente meno rispetto alla gestione di un bambino che nasce senza particolari problemi.»
Ed è pronta alle elezioni del 2026: «Dopo la nascita di Luigi ho capito ancora di più quanto sono legata alla politica, alla gente che soffre, a chiunque abbia bisogno anche solo di una parola. Per me, è estremamente importante impegnarmi per gli altri e fare politica attivamente.»
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