Mercato del gas europeo, diminuiscono domanda e importazione. Il report Ue

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Norvegia e Usa sono i principali fornitori di gas all’Ue; Italia, Germania e Spagna i maggiori consumatori. È quanto emerge dal report del terzo trimestre 2024 della Commissione europea. Il documento analizza il mercato del gas prendendo in considerazione consumo, produzione, importazioni e stoccaggio.

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Gas market report

Il rapporto trimestrale dell’Osservatorio del Mercato del Gas della Direzione Generale Energia della Commissione Europea raccoglie i dati del periodo luglio-settembre 2024 analizzando domanda e offerta, importazioni e livelli di stoccaggio.

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Il rapporto mostra che il mercato Ue del gas segue la scia iniziata nel 2022, con l’invasione russa dell’Ucraina e indica che il consumo di gas dell’Ue è stato di 56 miliardi di metri cubi, con una diminuzione del 9% rispetto al trimestre precedente, ma in calo solo dello 0,3% rispetto allo stesso trimestre del 2023.

Alcuni Paesi hanno registrato aumenti significativi dei consumi su base annua, come la Slovacchia (+23%) e la Grecia (+18%). Altri hanno registrato cali, come il Portogallo (-29%) e la Lituania (-16%).

I maggiori consumatori sono stati Italia (12.2 miliardi di metri cubi), Germania (11 miliardi) e Spagna (6 miliardi).

La domanda di gas nella produzione di energia elettrica si è ulteriormente contratta, nonostante un’estate più calda del solito.

La produzione interna di gas dell’Ue è stata di 7.8 miliardi di metri cubi, in calo del 13% rispetto al 2023. I maggiori produttori sono stati i Paesi Bassi (2.34 miliardi di metri cubi) e la Romania (2.27 miliardi di metri cubi). La produzione interna ha coperto solo il 14% del consumo totale, da cui è derivata la necessità di importare gas da fuori Ue.

Importazioni

Le importazioni di gas dell’Ue sono diminuite dell’8% rispetto ai tre mesi precedenti e del 6% rispetto al periodo luglio-settembre 2023.

Nel dettaglio, il gas da gasdotto ha costituito il 67% delle importazioni, mentre la quota di GNL è diminuita, fino a raggiungere il 33%. Le importazioni da gasdotto (43 miliardi di metri cubi) sono diminuite del 4% rispetto al trimestre precedente, ma sono aumentate del 5% se confrontate con il periodo luglio-settembre 2023.

 Le importazioni di GNL dell’UE (21 miliardi di metri cubi) sono diminuite del 15% (-3,9 miliardi di metri cubi) rispetto al trimestre precedente, e di un significativo 23% (-6,3 miliardi di metri cubi) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

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La Norvegia è stato il principale fornitore di gas dell’Ue al 33% (21,3 miliardi di metri cubi) e il più importante fornitore di gasdotti al 47% (20 miliardi di metri cubi). Gli Stati Uniti sono rimasti il ​​principale fornitore di GNL dell’UE (40%).

Stoccaggio e prezzi

I livelli di stoccaggio sono rimasti a massimi storici e hanno toccato il livello record dell’88%. L’obiettivo di stoccaggio del 90% è stato raggiunto il 19 agosto, 2 mesi e mezzo rispetto alle previsioni del 1° novembre.
Questi livelli hanno contribuito ad attenuare le pressioni al rialzo sui prezzi.

I prezzi all’ingrosso sono aumentati in maniera moderata nella prima parte del trimestre, per poi scendere nuovamente a settembre. La media è stata di 36 €/MWh, con un aumento del 7% rispetto al terzo trimestre del 2023.

I prezzi al dettaglio sono rimasti su un trend decrescente rispetto al 2023, ma hanno iniziato una lenta risalita rispetto al trimestre precedente.

Mercati solidi

I mercati del gas e dell’elettricità dell’Ue del terzo trimestre del 2024 si sono dimostrati solidi nel garantire la sicurezza dell’approvvigionamento, grazie ad alcune misure adottate negli ultimi anni in termini di resilienza, maggiore integrazione tra i 27 e lancio delle energie rinnovabili.

Entrambi i mercati sono rimasti resilienti agli shock esterni, hanno rafforzato i flussi transfrontalieri e la convergenza dei prezzi e hanno mantenuto i prezzi sotto controllo. La crescita della domanda è rimasta moderata per l’elettricità, mentre è continuata la riduzione della domanda per il gas.



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