STORIE DI SPERANZA/9. Il percorso di risalita dalla droga

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La storia di vita di Federico (nome di fantasia) ha tanti punti di inizio. Uno รจ stato una delusione sentimentale che lo ha avvicinato allโ€™uso di sostanze a scopo ricreativo, nei fine settimana in discoteca: una situazione che lโ€™ha portato ad abbandonare gli studi universitari; un altro inizio รจ stato nel 2014, quando ha avviato un percorso in una comunitร  terapeutica friulana, e, poi, nel 2016, quando ha completato il percorso e ha provato a rimettere sui binari la propria vita. Purtroppo, con il passare del tempo, ha riconosciuto di avere di nuovo bisogno di aiuto, โ€œtrascinato giรน dalle sostanze e dallโ€™alcool – spiega -. Quello che mi ha spinto a chiedere di nuovo aiuto รจ stata la consapevolezza di non poter piรน andare avanti in quel modo: ero disperato ed esausto, il mio unico desiderio era quello di stare bene, nella mia vita di tutti i giorni e nelle semplici coseโ€.

Approdo al Ceis di Treviso

Cosรฌ, nel 2021, รจ approdato al Ceis di Treviso, la cooperativa sociale che gestisce le piรน grandi strutture di accoglienza, sostegno terapeutico e riabilitazione per persone con problemi di dipendenze e salute mentale nella provincia di Treviso. Dopo un primo periodo al Centro di prima accoglienza, รจ entrato nella Comunitร  di Campocroce, servizio residenziale che prevede un piano di trattamento altamente personalizzato e condiviso; il programma utilizza strumenti riabilitativi clinici, terapeutici, educativi, ludico-ricreativi e culturali. โ€œRieducare รจ qualcosa di artigianale – spiegano, infatti, dal Ceis di Treviso -, e lo sforzo รจ quello di aderire il piรน possibile ai desideri e alle storie di ogni persona per accompagnarli al meglio nel loro percorso di risalitaโ€. Federico sottolinea che questo non รจ sempre facile, รจ anche questione di fortuna: chi entra in comunitร  ha un forte desiderio e speranza di guarigione, ma bisogna anche trovare lโ€™ambiente adatto e le persone giuste, tanto tra i compagni di viaggio che tra i professionisti. โ€œCampocroce รจ stata una grande risorsa – ribadisce Federico -, mi ha aiutato a lavorare su di me, grazie a operatori, psicologi e volontari, con cui cโ€™รจ stata intesa. Ma il momento di svolta รจ stata la possibilitร  di svolgere un tirocinio lavorativo e riabilitativo, cosa che non era prevista nel percorso che avevo svolto, circa dieci anni primaโ€.

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Ci sono, infatti, tanti buoni motivi se il lavoro occupa un posto di rilievo nella nostra Costituzione: lavorare ci nobilita, ci responsabilizza, ci fa sentire parte di qualcosa. Per Federico, che non aveva mai propriamente lavorato, avere un impiego รจ stato un modo per costruire una routine, per tenersi occupato durante la giornata e realizzare qualcosa. โ€œรˆ stato un motivo di sblocco, perchรฉ mi sono approcciato al mondo del lavoro in modo totalmente diverso, positivo, produttivo, collaborativo ed entusiastaโ€. Quel luogo di lavoro รจ Erga, cooperativa sociale di Dosson, che con Ceis fa parte del gruppo Ricerka, e si occupa, allโ€™interno di questo percorso integrato offerto alle persone con fragilitร , della parte di inserimento lavorativo.

In Erga Federico รจ addetto all’uso di un macchinario, lavoro che svolge in totale autonomia e che gli permette di esprimere al meglio le proprie potenzialitร , sia dal punto di vista pratico-manuale che relazionale, creando cosรฌ โ€œun valore aggiunto per tutta la cooperativaโ€, garantiscono con soddisfazione in Erga: Federico โ€œgode oggi della stima di tutti i colleghi, che superano qualunque pregiudizio rispetto al suo passatoโ€.

โ€œMi preoccupa la solitudineโ€

Entro la metร  del 2025 Federico terminerร  il suo percorso: sarร  un altro, importante, punto di partenza. โ€œLa cosa che piรน mi preoccupa รจ la solitudine – racconta -, perchรฉ lโ€™ambiente comunitario ti riempie la giornata di socialitร . Se uno non ha affetti, passare dalla compagnia costante alla solitudine, che di per sรฉ non ha nulla di male, non รจ semplice. Perรฒ, starรฒ molto attento ai campanelli di allarme, che ho imparato a riconoscere, e questa volta saprรฒ che non sono solo: ci sarร  sempre piรน di qualcuno che potrรฒ chiamare prima di trovarmi in difficoltร , la mia famiglia, ma anche i miei ex compagni di percorsoโ€. Sul suo futuro รจ positivo: cercherร  un nuovo lavoro e continuerร  con il volontariato nel fine settimana, tramite il quale offre aiuto compiti ai ragazzini. Spiegano, infatti, da Erga: โ€œIl lavoro che facciamo con Ricerka รจ integrato: dallโ€™intervento terapeutico ยซsalvavitaยป, che mette in sicurezza la vita delle persone, con il tempo diventano loro i principali attori della cura di sรฉ; crescono in autonomia, anche lavorativa e finanziaria, imparano da soli a stare bene. E una volta che stanno bene, sempre tramite il gruppo Ricerka, hanno modo di restituire alla comunitร  il bene e il sostegno ricevutiโ€. Un bene foriero di nuovi inizi.

Per lui un posto di lavoro in Erga, cooperativa sociale di Dosson,

che con Ceis fa parte

del gruppo Ricerka,

e si occupa dellโ€™inserimento lavorativo delle persone con fragilitร 



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