Il commento alle novità del Correttivo del Codice Appalti: VIDEO


In un recente video il Dottor Simone Chiarelli fornisce un commento operativo su tutte le novità contenute all’interno del Correttivo al Codice degli Appalti.


Il Decreto Legislativo n. 209 del 31 dicembre 2024, recentemente pubblicato in Gazzetta Ufficiale, introduce significative modifiche al Codice dei Contratti Pubblici (D.Lgs. 36/2023). Questo intervento normativo si propone di ottimizzare l’applicazione delle norme, correggendo le problematiche riscontrate nei primi due anni di attuazione e allineandosi alle richieste europee. Le modifiche riguardano aspetti cruciali come il principio di rotazione negli appalti, l’introduzione di regole più severe sull’equo compenso, la spinta alla digitalizzazione e il sostegno alle micro, piccole e medie imprese (MPMI).

Principio di Rotazione: maggiore flessibilità con rigore

Una delle principali novità riguarda la revisione del principio di rotazione, che disciplina la possibilità di affidare incarichi a chi li ha già eseguiti in passato. Inizialmente concepito per favorire la concorrenza, ora il principio consente, in determinate circostanze, di rinnovare i contratti con i fornitori precedenti. Questo avviene solo in caso di giustificati motivi, come la scarsità di alternative valide sul mercato, o quando l’operato del contraente uscente è stato particolarmente positivo. L’obiettivo è coniugare la trasparenza con l’efficienza operativa, garantendo che non vengano favoriti in modo scorretto operatori specifici.

Equo Compenso: garanzie per i professionisti del settore

Il Decreto estende le disposizioni sull’equo compenso, già applicabili ad alcuni settori, ai contratti pubblici relativi a lavori di ingegneria e architettura superiori ai 140.000 euro. Le modifiche stabiliscono che almeno il 65% dell’importo base di gara non possa essere oggetto di ribasso, proteggendo così le tariffe minime per i professionisti. Per il restante 35%, i ribassi sono consentiti, ma solo entro limiti precisi e con un punteggio economico che non possa superare il 30% del totale. Per gli appalti più piccoli, affidati direttamente, è stato fissato un limite massimo del 20% di riduzione delle tariffe, per evitare una competizione al ribasso che possa minare la qualità dei servizi.

Digitalizzazione: una nuova era per la gestione dei contratti pubblici

La digitalizzazione si conferma una delle priorità del decreto, con misure pensate per semplificare e rendere più trasparente la gestione dei contratti pubblici. Tra le principali innovazioni, vi è l’introduzione del fascicolo virtuale per gli operatori economici, che facilita l’aggiornamento e la gestione della banca dati. Inoltre, le stazioni appaltanti saranno obbligate a utilizzare piattaforme certificate connesse alla banca dati dell’ANAC, per garantire una tracciabilità più precisa delle operazioni. Un’altra novità rilevante è l’obbligo di utilizzare il Building Information Modeling (BIM) a partire dal 1° gennaio 2025 per progettare nuovi edifici o per interventi su strutture esistenti con importi superiori ai 2 milioni di euro. Questo strumento, che semplifica la progettazione e la gestione delle opere, punta a migliorare l’efficienza e la trasparenza.

Suddivisione in Lotti e Subappalto: una spinta alle PMI

Il Decreto rafforza il principio della suddivisione in lotti, che non deve riguardare solo la quantità di lavoro, ma deve essere funzionalmente autonoma, al fine di favorire la partecipazione delle piccole e medie imprese. Un’altra novità importante riguarda il subappalto, che prevede che almeno il 20% delle prestazioni venga riservato alle PMI, salvo specifiche motivazioni per derogare a questa regola. In caso di appalti sotto le soglie europee, sarà possibile riservare gare alle PMI, per stimolare la concorrenza locale.

Contratti collettivi e revisione dei prezzi: semplificazione e trasparenza

In materia di contratti collettivi, il Decreto chiarisce i criteri per determinare quale contratto applicare, distinguendo tra lavori e servizi/forniture. Inoltre, vengono introdotti nuovi strumenti per l’adeguamento dei prezzi, che semplificano i processi esistenti, grazie anche alla collaborazione con l’ISTAT.

Partenariato Pubblico-Privato: nuove regole per una gestione più trasparente

Il Decreto introduce anche nuove disposizioni per migliorare la gestione dei partenariati pubblico-privato. È stata inserita una fase preliminare di valutazione delle proposte spontanee, con l’obiettivo di garantire la fattibilità e la trasparenza del processo. Inoltre, tutte le fasi del partenariato devono essere adeguatamente documentate, per evitare pratiche discriminatorie e assicurare che ogni passaggio avvenga in modo equo.

Il commento alle novità del Correttivo del Codice Appalti [VIDEO]

Per un approfondimento, Simone Chiarelli, dirigente di Pubblica Amministrazione Locale ed esperto in questioni giuridiche di diritto amministrativo nei settori degli appalti, SUAP, e disciplina generale degli Enti locali, ha messo a disposizione un video di un recente webinar sull’argomento.

Potete visualizzare il video completo nel player qui di seguito.


Fonte: articolo della redazione, video di Simone Chiarelli (Omniavis.it)




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