Paolo Basso รจ un digital Artist, nato a Cuneo nel 1982 dove vive e lavora. Con un background come musicista, dal 2016 si dedica alle arti contemporanee in particolare approcciando il colore cercando di renderlo contemporaneo. Predilige le tecniche di arte digitale e video, oltre alle installazioni immersive statiche o dinamiche. La sua ricerca lo ha portato nel 2022 in collaborazione con la curatrice Gloria Campedelli a scrivere un piccolo trattato sul colore intitolato Lโimmagine Cromatica, i Colori e la Poesia individuando nellโimmagine cromatica il fulcro della sua ricerca passata e futura. Attualmente sta affrontando il tema del colore con un approccio piรน espressionista in particolare prediligendo il tema del bianco e nero associato ad unโidea di spazio-tempo, e la cromaticitร verso un approccio piรน dinamico utilizzando come medium la videoarte.
Diverse le serie a cui ha dato vita: gli Apolidi, โun lavoro โ scrive โ nato principalmente per dare quiete ad una esigenza di colore, se possibile diversa. Anti minimalista, anti accademica e anti materica. Il colore come cifra e moneta di scambio suddivisa inย byte. Una porta sfumata dove la percezione รจ possibile sia in digitale che in reale, con esperienze diverse, per questo Apolidi. Senza che una prevarichiย sullโaltra.ย Un colore senza confiniย che trova esigenza e forma nei suoi due spazi, divisi ma collegatiโ. Pezzi nati su photoshop per poi essere stampatiย su carta baritata utilizzando inchiostri a pigmenti con numerose sfumature e tonalitร che hanno mandato al limite le odierne tecnologie di stampa dove le parti digitali e quelle stampate non potevano essere divise, ma rappresentavano nellโinsieme un unico lavoro. I Magmi sono invece esperienze video cromatiche concepite durante lโisolamento per lโemergenza Covid-19, sono pensati per riflettere e meditare, in solitudine. La serie Gravity Grave sono lavori che partono dallโelaborazione digitale diย un particolareย tipo di sfumatura su Photoshop. New Pop sono invece riformulazioni di tre icone della nostra contemporaneitร , il cibo, i naufragi del Mediterraneo e il potere incondizionato della politica. I Posteri serie stampata su carta fine art. Le Performance Vegetative sceive โsono una parte del mio lavoro che considero politica. Sono sempre stato sensibile al tema ambientale e del rapporto dellโuomo ha con la natura dove mescola un elemento caratterizzante lโuomo e che non si trovasse in natura che individua nel cemento con le piante in una creazione che รจ in divenire dove รจ la natura a decidere se lโintervento come uomo permetterร a lei di vivere o morire.
โCiรฒ che amo dellโarte โ spiega Paolo Basso โ รจ quella libertร che nella vita comune non hai. A volte puoi incontrarti con lei e li il lavoro รจ presentato al pubblico ove esso sia. Ho sempre pensato che il fine ultimo dellโarte sia quello di essere contemporanea della propria epoca. ร abbastanza banale nel dirsi ma tuttโaltro a farsi. Gli inciampi sono maggiori che i trionfi. Amo i colori e le infinite possibilitร che possono dare, potrei definirmi un colorista. Prediligo le tecniche digitali nonostante mi sia addentrato in molti stili differenti, ma la tecnica รจ solo un mezzo e non un fine. Spesso mi chiedo perchรฉ lโho fatto ma nel corso del tempo la risposta รจ sempre la stessa. Non so vivere senzaโ.
โGrande รจ il nostro desiderio di penetrare la conoscenza dei fenomeni fisici, โ scrive di lui Enrico Perotto โ di indagare il nostro modo di essere: noi siamo il nostro corpo che sente, ma, allo stesso tempo, non possiamo che avvertire i limiti del nostro sguardo e della nostra capacitร percettiva. Ecco allora la pittura digitale e le video-installazioni diย Paolo Basso, che permettono di interagire empaticamente con i meccanismi percettivi della visione, cromatica e acromatica, immergendo lโosservatore in spazi di sperimentazione dello scarto ottico, cioรจ in una dimensione della realtร , sia statica che dinamica, nella quale si รจ attratti da ciรฒ che non cโรจ (il colore) o dalla traccia che permane della sua presenza, e quindi proiettandoci in luoghi arcani e metaforici, quelli stessi che Leopardi ha chiamato il โmisterio grandeโ della naturaโ.
Mostre collettive e personali: 2019 โ Quando lโarte contemporanea รจ offline, Collective Show Curated by Giorgio Marrocco, FINECO BANK, Roma; 2020 โ Io Non Posso Entrare, Solo show Davide Coffa Arte Contemporanea, Alba (Cn); A Proper Distance, Collective Show HUB/ART Gallery, Milano, Finalist INSIDE LAND 2020, International Art Prize promoted by METRO QUADRO ARTE, Torino; 2021 โ Unica, Solo show CSA Farm Gallery, Torino; 2022 โ The GART present & future Collective, Collective show Gart Gallery, Neive (Cn); 2023 โ Chromatic Spaces, Solo show Gart Gallery, Neive (Cn), G R O UP EXHIBITION, Collective show Gart Gallery, Neive (Cn); 2024 โ Mitosi N. 20 installation, Solo show Gagliardi e Domke, Torino, Quasi Colore, Solo show Quasi Fondazione Carlo Gloria, Rinco di Montiglio (At).
Alcune su opere sono visibili alla mostra, prorogata fino al 26 gennaio, โScene da un mondo (ir)responsabile 3โ collettiva di artisti contemporanei nellโambito della rassegna grandArte 2024 a cura di Giacomo Doglio, Enrico Perotto e Giuseppe Formisano presso Palazzo Lucerna di Rorร giร Oreglia di Novello. Insieme a opere di Daniele Aletti, Stefano Allisiardi, Michele Bruna, Giovanni Buoso, Guido Giordano, Bruno Giuliano, Daniela M. Guggisberg, Angela Guiffrey, Margherita Levo Rosenberg, Elisa Nepote e Michelangelo Tallone. Sabato 15/18 e festivi 10/12 e 15/18.
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