LECCE Sul trasporto pubblico e piano urbano del traffico la diatriba tra Amministrazione e Minoranza

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L’ex sindaco Salvemini e gli altri consiglieri d’opposizione hanno indetto e fatto una conferenza stampa sui bus della AGM (?). Il presidente Damiano D’Autilia non concede l’autorizzazione.

Avendo appreso della intenzione da parte dei consiglieri comunali di minoranza di organizzare stamane una conferenza stampa anche a bordo dei mezzi del trasporto pubblico locale, dopo aver consultato la Prefettura, dal presidente di AGM ha provveduto informare i promotori che l’iniziativa non può essere autorizzata.

Così D’Autilia, stamattina, circa un’ora e mezza prima della riunione, che è avvenuta alle 11.

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Damiano D’Autilia

“L’utilizzo di un bus per fini diversi dal servizio pubblico è incompatibile con il regolare svolgimento del trasporto, rischiando di creare disagi ai passeggeri e agli operatori, e non può diventare un sistema consolidato”, ha aggiunto il presidente di Sgm. “Il trasporto pubblico è un bene comune, e come tale deve rimanere al servizio esclusivo della comunità e delle sue esigenze di mobilità”. A seguire, l’unica concessione: “Nel rispetto della libertà di espressione e del confronto, segnaliamo che la conferenza stampa potrà essere organizzata presso le aree adiacenti il capolinea di via Costa, purché non interferisca con il normale svolgimento del servizio. Confidiamo nel senso di responsabilità e collaborazione per garantire il rispetto delle regole e dei cittadini che ogni giorno usufruiscono dei nostri servizi”

La diffida, però, non ha comunque impedito ai politici del centrosinistra leccese di esporre il proprio pensiero sul bus di linea, alla presenza dei cronisti intervenuti che erano stati invitati a seguirli per ascoltare, appunto, le loro ragioni.

Oggetto della conferenza, in sostanza, è stato “illustrare alla cittadinanza i contenuti del nuovo Piano Urbano Traffico 2025-26, adottato dalla Giunta Poli il 19 dicembre, e al momento sconosciuto, stante la volontà di non presentarlo pubblicamente, nonostante sia stato pubblicato il 30 dicembre l’avviso per la presentazione delle osservazioni entro i 30 giorni successivi”. Questa l‘accusa sollevata dall’opposizione perché “per garantire questa forma di partecipazione pubblica, è imprescindibile chiarire e precisare quali sono le misure previste nei prossimi due anni sulla circolazione stradale”.

“Nessuna interruzione del pubblico servizio, pertanto alcun disagio per cittadini e passeggeri”, ha ribadito l’ex sindaco di Lecce, Carlo Salvemini. Assieme agli altri componenti dell’opposizione – Paolo Foresio, Silvia Miglietta, Antonio De Matteis, Marco De Matteis e Sergio Della Giorgia, tutti muniti di regolare titolo di viaggio – l’ex primo cittadino ha sottolineato la volontà di mettere la comunità nelle condizioni di conoscere quanto previsto dal piano: “In assenza di una espressa iniziativa di governo, ve li diamo noi i contenuti sintetici”.

Il piano, contestato durante la campagna elettorale dai candidati del centrodestra e dalla stessa attuale sindaca (promettendo che nessun aumento sarebbe stato previsto per i cittadini), è stato in realtà approvato dall’amministrazione Poli nei giorni scorsi. In sostanza, la maggioranza ha riconosciuto in quei punti programmatici della giunta Salvemini la soluzione per l’’ottimizzazione del trasporto e del traffico urbano, della circolazione stradale e di quella dei pedoni e dei ciclisti.

Dopo l’approvazione del piano economico finanziario dell’azienda, ideato dall’amministrazione Salvemini e votato dal centrodestra, saranno cinque ambiti di intervento: quello del trasporto pubblico locale, del piano della sosta e dei parcheggi in città, tutti gli aspetti relativi alla viabilità e alle modifiche dei sensi di marcia, la mobilità attiva di pedoni e ciclisti e, infine, gli aspetti legati alla sicurezza. Uno schema per punti, di svariate decine di pagine, che nei mesi scorsi era stato redatto dopo uno studio, da parte dei tecnici, per rilevare le principali criticità della città: dalla mancata fluidità della circolazione, fino all’occupazione della strada da parte di auto in seconda o tripla fila, carenza di parcheggi e la cosiddetta “sosta lunga”, cioè l’occupazione degli stalli blu senza una assidua rotazione, con disagi per i residenti di alcune zone.

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Ecco cosa prevede il piano stando a quanto detto dai consiglieri comunali di sinistra presenti oggi

Per i prossimi due anni, a partire da quello appena arrivato, sono previsti nuovi orari di servizio: i bus partiranno già dalle 6 del mattino e saranno attivi fino alle 22, fino alle 24 il sabato sera. Fino a mezzanotte, inoltre, corse in tutti i giorni della stagione estiva. Ci sarà inoltre un incremento delle linee maggiormente utilizzate in città, così come per quelle che collegano Lecce alle marine in estate. L’adeguamento del piano tariffario per i parcheggi prevede sì dei piccoli aumenti, ma anche delle agevolazioni. Il costo del trasporto pubblico resta però invariato: il biglietto varrà sempre un euro con la differenza della validità di un’ora: se prima era utilizzabile per una singola corsa, ora per vari tragitti nei 60 minuti di validità. Inoltre sono previsti benefici non soltanto per gli universitari, ma per l’intera popolazione under 26.

Novità in serbo anche per coloro che sono costretti a recarsi al lavoro in auto, utilizzando i parcheggi delimitati dalle strisce blu, con disagi per i costi da sostenere. “Abbiamo inserito nel piano degli abbonamenti per i cittadini titolari di abbonamento mensile al trasporto pubblico: avranno diritto alla sosta gratuita nelle aree di parcheggio di scambio”, hanno chiarito Carlo Salvemini e Marco De Matteis. Il tema della sosta resta centrale, in un’ottica di rilancio della Sgm. Scompariranno infatti i ticket dei parcheggi da 60 centesimi e la tariffa base sarà dunque di un euro. Scomparirà anche la sosta gratuita prevista nel pomeriggio in aree come il rione San Lazzaro o la zona del tribunale.

Lo spartitraffico su viale Marche e quello che impedisce la svolta da Piazza Mazzini a via Monte San Michele erano tra le novità inserite nel Piano 2025-2026 dall’amministrazione Salvemini. “Eppure sono state eseguite, come proposte nostre, senza essere mai socializzate e condivise con la cittadinanza, per poter lasciare alla comunità la possibilità di un confronto”, tuona l’ex sindaco leccese. “Adriana Poli Bortone, col documento approvato, mette nero su bianco che, fino al 2020, il ruolo del trasporto pubblico a Lecce è stato del tutto marginale. E che, con l’approvazione della delibera di giunta di quattro anni fa, viene di fatto avviato un piano di rilancio dei trasporti, con l’ottenimento dei 900mila chilometri in più concessi dalla Regione Puglia. La sindaca fa propri alcuni assunti politici, a partire dalla mancata pianificazione e attuazione di un piano della mobilità dal 2001. Siamo qui oggi per dimostrare come siano ormai inutili alcune polemiche politiche sulle scelte fatte da noi in città, poiché la stessa giunta attuale ha evidenziato il fallimento delle politiche pubbliche del centrodestra degli anni passati”, conclude Salvemini.





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