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MASSA. Dal 2 al 17 gennaio 2025, i cittadini e gli enti potranno presentare le proprie osservazioni sul progetto di recupero dell’ex edificio Cat. Tali contributi saranno analizzati e valutati nella successiva Conferenza dei servizi, in agenda per il 5 febbraio alle 10: sarà una videoconferenza. La convocazione della conferenza dei servizi è stata promossa dal dirigente del settore Lavori pubblici e Assetto del territorio Fabrizio Boni, e scaturisce a seguito di alcune modifiche al progetto inizialmente approvato dal Consiglio comunale nel 2023.
Che cosa c’è in ballo
Il progetto in questione descrive la riqualificazione del parcheggio dell’ex Cat in centro. È finanziato dal Piano nazionale di ripresa e resilienza -Pnrr per quattro milioni e 400mila euro iniziato. Prevede la demolizione e la ricostruzione dell’ormai ex deposito degli autobus, da convertire in un polo culturale multifunzionale battezzato Casa delle Arti, insieme alla riqualificazione dei dintorni.
La maison dell’arte
La Casa delle Arti ospiterà spazi espositivi, sale per eventi culturali e un auditorium. All’esterno sarà realizzato un parcheggio con pensilina fotovoltaica; verrà riqualificata via del Pomario che diventerà prevalentemente pedonale; verrà recuperato il giardino del Pomario stesso. Rispetto all’approvazione del progetto e all’inizio dei lavori a giugno, sono tuttavia arrivate delle prescrizioni da parte della Soprintendenza alle Belle Arti: alcune minime altre invece significative.
I punti all’esame
Tra queste c’è l’eliminazione del prolungamento di via Giampaoli e della nuova rotatoria tra questa strada e via Bassa Tambura; e, ancora, per esempio, l’allontanamento di cinque metri del nuovo fabbricato principale dal giardino del Pomario.
Gli effetti
Queste modifiche, spiega l’assessora al Pnrr Maura Ferrari, «comportano la riorganizzazione degli spazi esterni, mentre resta invariato il resto. Rispetto alle modifiche introdotte al progetto originario, quella che richiede una variante urbanistica è quella relativa all’eliminazione del prolungamento di via Giampaoli e della rotatoria prevista tra questa e via Bassa Tambura». Il consiglio comunale ha inoltre approvato il progetto in base alla Legge regionale 65/2014 – norma che tutela il paesaggio e la qualità del territorio – si ritiene «opportuno aggiornare i parametri oggetto di deroga alle previsioni di dettaglio del progetto edilizio», ecco perché è stato aperto il procedimento di variante che prevede l’approvazione del progetto da parte di una conferenza dei servizi.
Chi valuta-cosa
La Regione, la Provincia, la Soprintendenza alle Belle Arti, Arpat o Gaia valuteranno il progetto e le eventuali osservazioni giunte che, conclude l’assessora, «dovranno tenere conto dei lavori in corso e del fatto che i tempi del Pnrr non consentono rallentamenti e che, quindi, a mio parere, dovrebbero riguardare solo le modifiche introdotte dalla variante, non ancora realizzate». Del resto gli interventi esclusi dalle prescrizioni sono già stati in parte realizzati, lasciando per il momento sospesi quelli invece soggetti alla variante al Regolamento urbanistico e al passaggio in seno alla conferenza dei servizi. Tutti gli atti relativi al progetto, inclusa la variante al regolamento urbanistico, fa sapere l’assessora, sono pubblicati sul sito Amministrazione Trasparente del Comune.
Vademecum
Gli interessati potranno presentare osservazioni che poi saranno analizzate dalla Conferenza dei servizi, nell’ambito della quale i soggetti competenti esprimeranno deduzioni. Dopodiché, la variante assumerà efficacia a seguito della deliberazione da parte del Consiglio comunale, con la quale verrà preso atto della determinazione conclusiva della Conferenza dei servizi.
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