Dopo una lunga fase di calo le cui radici risalgono alla fine del 2021, nella Marca torna a crescere il numero dei contratti di mutuo.
Segno inequivocabile che, nell’arena del mercato immobiliare, tornano a giocare anche i trevigiani di fascia media: giovani, coppie e famiglie che per comprare casa si appoggiano agli istituti di credito.
Da fine settembre 2023 a fine settembre 2024 si sono registrati 40 milioni di euro in più di prestiti finalizzati all’acquisto della casa.
A confermarlo sono i dati di Bankitalia, relativi a immobili situati in provincia di Treviso. Andando nello specifico, lo stock complessivo di mutui accesi nella Marca, includendo sia quelli sottoscritti ex-novo che quelli rinegoziati, si aggira sui 5,8 miliardi di euro. Cifra in aumento secondo le indicazioni provenienti direttamente dalle filiali e offerte dagli addetti ai lavori in questi primi giorni dell’anno nuovo.
Tutti i dati
Al 30 settembre 2024, secondo le statistiche della Banca d’Italia il totale dei prestiti a lungo termine per l’acquisto di abitazioni da parte dei consumatori constava di 4,517 miliardi di euro, tre mesi prima invece si fermava a poco più di 4 miliardi e 490 milioni, oltre 26 milioni in meno.
Nel 2023 il valore era ancora più basso perché nel penultimo trimestre dell’anno si attestava a 4 miliardi e 487 milioni. L’aumento dei mutui nel 2024 rappresenta un cambio di passo importante considerando che, seppur si tratti di valori ondivaghi soggetti al mercato, il valore più alto in assoluto si era registrato il 31 dicembre del 2012, ben 12 anni fa (stock di 4,7 miliardi).
Anche i prestiti rinegoziati, cioè quelli di cui sono state riviste le condizioni, sono in aumento rispetto allo stesso periodo del 2023. Tre mesi fa il valore dei prestiti per l’acquisto di immobili era di un miliardo e 315 milioni, l’anno precedente si fermavano 1,3 miliardi. Il 30 settembre del 2014 il valore delle rinegoziazioni era di 326 milioni.
Il commento dell’esperto
«Anche nell’ultimo trimestre c’è stata un’accelerazione nelle domande di mutuo, in coerenza con la diminuzione dei tassi di riferimento», spiega Fabrizio De Mauro, responsabile area retail Treviso di Unicredit, «Si tratta di una percezione perché non abbiamo ancora i dati contabili al 31 dicembre, ma la realtà è questa».
Secondo De Mauro la motivazione principale risiede nell’abbassamento dei tassi di interesse che si sono fermati intorno al 4%. «L’aumento della richiesta dei mutui è figlio del fatto che i tassi stanno scendendo. C’è però un aspetto psicologico importante», aggiunge De Mauro, «Perché i tassi stanno scendendo, ma in passato abbiamo vissuto decenni con tassi oltre il 7%, il 9% e non per questo il mercato si fermava. Quindi non è che i tassi fossero fuori mercato, erano semplicemente più alti. Però consentivano comunque di fare un’operazione di mutuo. Oggi le persone leggono e sentono che i tassi sono scesi e allora reputano che sia il momento giusto per valutare un acquisto immobiliare e, di conseguenza, un finanziamento: c’è tanta psicologia dentro questo fenomeno».
La nuova tendenza
Secondo l’osservatorio privilegiato di Unicredit, che nella Marca dispone di 44 filiali, la tendenza da parte dei trevigiani è quella di prediligere un mutuo a tasso fisso rispetto a quello variabile.
A sottoscriverlo sono per lo più under 40 e mediamente la richiesta si attesta sui 200 mila euro, cifra che rappresenta il 70-80% del valore dell’immobile acquisito.
«Una delle tendenze maggiori», aggiunge il responsabile Retail di Treviso, «è quella ora di ricercare immobili di classe energetica elevata, cioè immobili green, anche in vista delle condizioni agevolate che la banca può proporre. Quindi la tendenza di questo ultimo periodo è sicuramente da una parte quella di cercare immobili che siano di buona classe energetica e dall’altra che abbiano buone condizioni anche in termini di pricing. Scegliendo immobili a basso impatto energetico con le normative in atto si può risparmiare: sono disponibili condizioni più di favore per immobili che siano nuovi, o vecchi ma da ristrutturare per migliorare la classe energetica».
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