Prestazione solida e generosa, ma il Lecce non va oltre lo 0 a 0 contro un Genoa prudente

LECCE – Ci ha provato il Lecce, ma non è andato oltre lo 0 a 0 al cospetto di un Genoa arrivato nel Salento con il chiaro intento di non penderle e di colpire in ripartenza.

Missione riuscita per i liguri, mentre ai salentini è rimasta una certa amarezza per non aver colto un successo che gli avrebbe dato un po’ di respiro, ma anche una tangibile frustrazione legata alla scarsa prolificità in fase offensiva.

I giallorossi hanno disputato una buona prestazione dal punto di vista tattico, hanno avuto due occasioni da gol – con Dorgu e – ,oltre al palo colpito da Krstovic al minuto 22, ma anche gli ospiti hanno una ragione per recriminare: la doppia traversa nel finale di primo tempo con Thorsby e Pinamonti.

Ai punti, comunque, la squadra di casa avrebbe probabilmente meritato qualcosa di più perché gli ospiti hanno giocato in maniera speculativa e Falcone non è stato quasi mai chiamato davvero in causa.

Un tempo, tre legni colpiti

Giampaolo ha schierato la formazione data (quasi) per scontata alla vigilia: con il rientro di Guilbert sulla linea difensiva, Dorgu è stato riportato nel ruolo in cui si esprime meglio, quello di esterno alto (a desta) con Morente dall’altra parte. Privo ancora di Berisha, il tecnico ha suddiviso l’onere dell’impostazione tra Coulibaly e Pierret mentre Rafia ha avuto il compito di andare a pressare il Genoa sin al limite dell’area di rigore presidiata da Leali.

Con ordine e attenzione il Lecce ha preso le misure al Genoa e con tre accelerazioni ha provato a sbloccare il tabellino: al 13’ Dorgu, al termine di uno scambio con Coulibaly, ha calciato sul primo palo trovando l’opposizione dell’estremo rossoblu; al 22’ con una bella conclusione Krstovic ha centrato il palo e al 29’ Rafia, ben servito da Coulibaly, ha calciato di prima intenzione trovando però la decisiva deviazione di Vasquez in fallo laterale.

Più Lecce che Genoa, senza dubbio, eppure i grifoni al minuto di 43 sono andati vicinissimi al vantaggio: Vitinha ha vinto un duello con Gallo, è entrato in area e ha messo il pallone al centro con Thorsby che incredibilmente ha colpito la traversa ad un metro e mezzo dalla linea di porta. La sfera è poi finita dalle parti di Pinamonti che, di prima intenzione, ha centrato nuovamente il legno.

Nella ripresa un solo lampo

Dopo l’intervallo i liguri sono tornati in campo con Ekhator per Miretti che aveva sofferto molto la verve di Guilbert. Proprio il terzino francese al 56’ ha lanciato in profondità di Dorgu che è andato via in allungo a Martin, ma poi ha trovato la deviazione di Bani e quella successiva, in corner, di Leali.

Al 64’ Vieira ha inserito il 19enne Kassa per il capitano Badelj (35 anni). Falcone ha bloccato a terra un tiro di Pinamonti al 66’, poi Vitinha – protagonista fino ad allora di un duello molto interessante con Gallo – ha chiesto il cambio per un problema muscolare e al suo posto è entrato Zanoli.

Al minuto 72’ le prime variazioni apportate da Giampaolo: dentro Pierotti per Gallo, con Dorgu richiamato a fare il terzino a sinistra, e Helgason per Rafia. Gli innesti non sono serviti a portare il match verso un punto di svolta, anzi c’è voluto un provvidenziale aggancio volante di Jean per evitare che Pinamonti si trovasse tutto solo davanti a Falcone.

Spazio allora anche a Rebic per Krstovic e Karlsson per Morente, con davanti una manciata di minuti al 90’ più il recupero durante il quale Guilbert ha provato la conclusione dalla distanza mancando la porta, ma non di molto.

Lecce terzultimo dopo il girone di andata

Al fischio finale di Marinelli, il Lecce si è ritrovato al terzultimo posto (a pari punti con il Cagliari). Non c’è da farne un dramma, ma la posizione in classifica è prova di quanto lavoro ci sia ancora da fare, sul campo e in sede di calciomercato.

Dopo il tesseramento di Karlsson, che oggi ha giocato nello spezzone finale di gara, si attendono gli annunciati rinforzi per il reparto difensivo, ma anche la fase offensiva sembra avere bisogno di un terminale che possa contendere la maglia a Krstovic (o comunque dargli il cambio, senza adattare altri calciatori che centravanti non sono). In tema di gol fatti il Lecce è ampiamente fanalino di coda (e quartultimo per reti incassate) e questo è un dato inaggirabile.

Con la gara disputata oggi si è concluso il girone di ritorno. L’inizio di quello di ritorno riserva ai salentini una doppia trasferta, prima a Empoli e poi a Cagliari.

Il tabellino di Lecce-Genoa 0 a 0

LECCE (4-3-3): Falcone; Guilbert, Baschirotto (cap.), Jean, Gallo (72’ Pierotti); Rafia (72’ Helgason), Pierret, Coulibaly; Dorgu, Krstovic (84’ Rebic), Morente (84’ Karlsson). Allenatore: Giampaolo

GENOA (4-3-3): Leali; De Winter, Bani, Vazquez, Martin; Frendrup, Badelj (cap.) (64’ Kassa), Thorsby (88’ Masini); Vitinha (70’ Zanoli), Pinamonti, Miretti (46’ Ekhator). Allenatore: Vieira

Ammoniti: 90+1 Kassa

Arbitro: Marinelli; assistenti: Berti e Fontemurato; quarto ufficiale: Cosso

Var: Mariani; assistente Var: Di Vuolo

Spettatori: 26.436 di cui 4.710 paganti e 21.726 abbonati

La 19esima giornata

I risultati: Venezia-Empoli 1 a 1; Fiorentina-Napoli 0 a 3; Verona-Udinese 0 a 0; Monza-Cagliari 1 a 2; Lecce-Genoa 0 a 0; Torino-Parma; Roma-Lazio ore 20:45.

Classifica: Napoli 44; Atalanta 41; Inter 40; Lazio 35; Juventus e Fiorentina 32; Bologna 28; Milan 27; Udinese 25; Torino 21; Roma, Empoli e Genoa 20; Parma e Verona 19; Como 18; Cagliari e Lecce 17; Venezia 14; Monza 10.

Como-Milan e Atalanta-Juventus si recuperano il 14 gennaio; Inter-Bologna il 15 gennaio.