Castello Sforzesco di Milano, al via cantiere per il restauro

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Al via a breve nuovi lavori di restauro della Sala delle Asse, una delle piĆ¹ importanti aree del Castello Sforzesco che vanta dipinti di Leonardo

Restauro al Castello Sforzesco

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Il Castello Sforzesco di Milano ĆØ uno dei simboli piĆ¹ iconici della cittĆ  e meta imprescindibile per molti turisti. Costruito nel XIV secolo come fortezza, il castello ĆØ stato trasformato in una magnifica residenza dai Visconti e, successivamente, dagli Sforza, che lo hanno reso uno dei centri artistici e culturali del Rinascimento. Al suo interno sono custoditi tesori di inestimabile valore, tra cui opere di artisti come Michelangelo, Bramante e, soprattutto, Leonardo da Vinci.

Tra le sue numerose attrazioni, spicca la Sala delle Asse, celebre per i dipinti murali attribuiti proprio a Leonardo da Vinci, che rappresentano un vero capolavoro della decorazione rinascimentale. Questo ambiente unico ha una storia travagliata, ma il restauro giĆ  avviato nel 2013 aveva cominciato a riportare alla luce il suo antico fascino. Ora il Comune ha in previsione nuovi lavori per riportare alla sua originale bellezza questa Sala considerata un veroĀ  capolavoro.

Al via i lavori di restauro per la Sala delle Asse

Lā€™avvio del cantiere per il completamento del restauro della Sala delle Asse presso il Castello Sforzesco si avvicina. Il Comune di Milano ha recentemente pubblicato un bando di gara per selezionare lā€™impresa incaricata del recupero e della salvaguardia dei dipinti murali leonardeschi. Le candidature possono essere inviate fino alle ore 13 del 20 gennaio 2025. Lā€™ambizioso obiettivo ĆØ quello di rendere accessibile la zona per le Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina del 2026. Questa sarĆ , infatti, unā€™occasione unica per far conoscere il fascino Sala delle Asse, anche se questa, potrebbe essere solo in parte accessibile.

I tempi, infatti, sono stringenti: il progetto prevede 540 giorni di lavori, ma le Olimpiadi inizieranno il 6 febbraio 2026. Per rispettare la scadenza, lā€™assessore alla Cultura Tommaso Sacchi ha annunciato lā€™intenzione di collaborare con lā€™impresa selezionata per definire tempistiche piĆ¹ rapide. Sono al vaglio, perĆ², anche modalitĆ  di fruizione alternative. Ad esempio potrebbero essere organizzate aperture parziali. Nel sito del Comune di Milano vengono riportate le parole di soddisfazione dellā€™assessore Sacchi: ā€œSiamo felici che lā€™ultima fase di restauro di questa straordinaria testimonianza leonardesca al Castello Sforzesco sia arrivata alla sua fase conclusiva. La Sala delle Asse potrĆ  dunque essere riaperta definitivamente, dopo anni di studi, saggi e indagini sui muri e sul soffitto, e ammirata da tutti i cittadini e le cittadine e i visitatori che arriveranno a Milano per le Olimpiadi 2026ā€.

La storia del Castello e della Sala delle Asse

La Sala delle Asse prende il nome dalle assi di legno che ne rivestivano le pareti, un accorgimento utilizzato nella seconda metĆ  del Quattrocento per isolare lā€™ambiente dal freddo e dallā€™umiditĆ . Nel 1498, Ludovico il Moro ha commissionato a Leonardo da Vinci (1452-1519) la decorazione pittorica della sala. Leonardo ha cosƬ progettato una straordinaria scena naturalistica, con una complessa rete di alberi e rami intrecciati che ricoprivano il soffitto e le pareti. Per alcuni la Sala delle Asse ĆØ un degli ambienti piĆ¹ importanti del Castello Sforzesco.

Nonostante lā€™ambizioso progetto, i lavori sono rimasti incompiuti a causa della caduta politica di Ludovico il Moro. Nei secoli successivi, la sala ha cambiato piĆ¹ volte destinazione dā€™uso e i dipinti sono stati coperti da uno strato di calce. Solo alla fine dellā€™Ottocento, grazie ai restauri condotti dallā€™architetto Luca Beltrami, le pitture sono tornate parzialmente alla luce. Da allora, la sala ha attirato studiosi e restauratori impegnati a preservarne il delicato equilibrio artistico.

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Dei primi importanti lavori di restauro della Sala delle Asse hanno preso il via nel 2013 con un team di esperti che si sono occupati di recuperare parte dei fragili dipinti murali. Nel 2015, in occasione di Expo Milano, la sala ĆØ stata riaperta per una prima fase di visite, durante la quale circa 350.000 persone hanno avuto lā€™opportunitĆ  di visitarla. Nel 2019, in occasione delle celebrazioni per i 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci, la sala ĆØ stata nuovamente aperta al pubblico, seguita da un ulteriore accesso temporaneo nel 2020. Ora sono in molti ad attendere la prossima riapertura prevista per le Olimpiadi invernali 2026.





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