Epifania, un italiano su due la festeggia. Ma la calza della Befana è sempre più costosa

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Epifania, ultima giornata utile per poter ancora godere dell’ultimo scampolo di festività natalizie ma anche giorno che precede il ritorno al lavoro e sui banchi di scuola per i più giovani. E se il senso di angoscia è sempre stato mitigato dall’usanza di regalare ancora giocattoli e dolciumi, la calza della Befana presenta quest’anno un conto salato per chi ama ricevere cioccolato e caramelle.

Alla base dei rincari dei prodotti a base di cioccolato c’è  infatti la crescita costante dei listini del cacao. Il prezzo sui mercati internazionali, scrive il Codacons in una nota, ”è  infatti cresciuto del 170% nel corso del 2024 e non accenna a fermarsi”. Aumenti che vanno a sommarsi a quelli di altri prodotti, come latte e zucchero, richiesti per la produzione di cioccolato,  dando vita al quadro attuale: ”Il rischio è  che nei prossimi anni possa andare ancora peggio, e che quelli di  cioccolata si trasformino in prodotti di lusso, che solo alcuni  potranno permettersi”.

Nonostante ciò, comunque quasi una casa italiana su due (48%) ha fatto trovare questa mattina appesa la calza della Befana, confermando una tradizione che vede il 6 gennaio come il secondo appuntamento più atteso dai bambini, e non solo, dopo il  Natale. 

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A chi sceglie la calza si aggiunge poi, secondo Coldiretti/Ixe’, un altro 7% che fa altri regali. Non manca comunque un 23% che non festeggia la Befana, con un ulteriore 26% che dichiara di non avere nessuno a cui fare regali. Considerato che l’appuntamento riguarda soprattutto i piccoli italiani, l’appello della Coldiretti è quello di evitare di mettere nella calza soprattutto quei dolciumi ultra trasformati il cui consumo rappresenta a lungo andare un pericolo per la salute, indirizzandosi quanto più possibile verso la scelta di  prodotti naturali, dai biscotti ai dolcetti fatti con prodotti a Km 0.

Turismo Natale Epifania (ansa)

E re dei dolciumi natalizi, secondo una indagine della CNA, si conferma ancora il carbone dolce, ricetta diffusasi di recente ma radicata già in tradizioni pre-cristiane. 

Napoli è in testa come capitale della produzione locale dolciaria dell’Epifania con gli struffoli, palline di pasta lievitata, fritte e poi immerse nel miele ed eventualmente decorate con canditi e codette. Nelle famiglie più tradizionaliste si cucina e si mangia anche la prima pastiera dell’anno, dolce pasquale che viene proposto anche in quella che era chiamata Pasqua Epifania.

A Varese e provincia le pasticcerie (e anche molte famiglie) preparano un dolce solo due giorni l’anno, il 5 e il 6 gennaio, i cammelli dolci di pasta sfoglia. Cammelli per ricordare le cavalcature dei Re Magi che, rispetto al passato, ora vengono anche farciti, di crema o di panna, di marmellata o di frutta. 

Passando dalla Lombardia al Piemonte, in provincia di Cuneo l’Epifania ha la sua “fugassa d’la Befana“, un dolce dall’impasto morbido, tondeggiante, al cui interno un tempo venivano nascoste due fave di diverso colore. A chi capitava la fava chiara toccava pagare la focaccia, a chi capitava la fava scura spettava l’acquisto delle bevande. In alcune zone del Piemonte viene inserita una moneta e chi la trova è predestinato dalla sorte a un anno molto fortunato. 

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In Liguria per l’Epifania si preparano gli anicini, un dolce festivo caratterizzato dalla presenza dell’anice, a metà tra una focaccia e un biscotto, che non prevede l’utilizzo di nessun genere di grassi. 

Nel Triveneto proprio alla Befana è dedicata la “pinza de la marantega” (Befana, in veneziano), un pane dolce arricchito di uvetta, fichi secchi, arancia candita, pinoli, grappa, cotto preferibilmente sotto la cenere dei falò e coperto da foglie di cavolo.

Turismo Natale Epifania

Turismo Natale Epifania (ansa)

Occasione per acquistare prodotti più sani e meno processati, frutto di produzione locale, sono le sagre e gli incontri che interessano giù da ieri una buona parte dei Comuni italiani, interessati da kermesse che attirano turisti e aumentano l’economia.

Un esempio tra tanti, il dato del +80% di prenotazioni arrivate alle 130 strutture e ristori agrituristici della Basilicata per un totale di 15mila posti a tavola, un numero favorito da buone condizioni meteo. Il pranzo tradizionale tipico contadino e l’esigenza di tenere vive le  tradizioni della cultura rurale sono gli ingredienti della Befana in agriturismo. Tra i piatti più richiesti orecchiette – ricordano dalla Cia Agricoltori di Potenza e Matera – con il ragù a base di cinghiale, manate (pasta fatta in casa) e fagioli, grigliata mista con l’agnello dell’entroterra lucano, le patate ‘arraganate’, i dolci  tipici delle feste natalizie e l’immancabile sanguinaccio.  

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Per la confederazione degli agricoltori è questa l’occasione per  ”farsi la dispensa di casa” acquistando direttamente in azienda  agrituristica i prodotti locali e prenotando i salumi. 

Buona affluenza nonostante il tempo in centro per la Befana di Urbania, nelle Marche, dove sono giunti numerosi stranieri arrivati per la Festa nazionale, in particolare da Inghilterra, Stati Uniti, Olanda e Germania. Buono anche il pubblico dall’Italia con centinaia di turisti provenienti Lazio, Campania, Puglia ed Emilia-Romagna. Il momento più atteso sarà la calata di oggi pomeriggio della Befana dalla torre civica del Municipio, un salto nel vuoto da 23 metri di altezza, planando sulla folla con abbondante lancio di dolciumi e caramelle. Sono previste tre discese volanti a cavallo della scopa, alle 15 alle 16.30 e alle 18. La Festa nazionale della Befana, giunta alla 28esima edizione, si riconferma uno degli eventi più amati nella Regione Marche. La giornata di ieri si è chiusa con 2mila ingressi.

A Napoli la Befana arriva a piazza Mercato tra bancarelle, dolci, giocattoli e tanti altri eventi gratuiti. I visitatori trovano anche i sapori tipici della tradizione, dalle caldarroste alla pizza fritta, musica, gonfiabili e animazioni per i bambini.

Se a Venezia le Befane arrivano in gondola remando, a Verona vengono bruciate su grandi falò a Forte Gisella: qui si dà fuoco a un enorme pupazzo alto circa dieci metri fatto con legna, stracci e fascine. 

Fornovo di Taro, in provincia di Parma, è la sede del Raduno nazionale delle Befane e dei Befani: le strade del borgo sonoinvase dalle bancarelle e da decine di scope di saggina, scialli e nasi lunghi e bitorzoluti. E ancora musica, spettacoli di strada e animazioni per bambini.

Tra i 5 e il 6 gennaio la Befana scende con la sua scopa sui suggestivi trulli di Alberobello nella piazza principale del borgo, animato da musica, cibo e tanti dolci.

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Festeggiamenti Epifania

Festeggiamenti Epifania (gettyimages)

Tra le kermesse, a Viterbo sfila la calza della befana più lunga del mondo: lunga oltre 52 metri e sorretta da oltre 15 fiat 500 storiche oltre che scortata da 130 befane che lanciavano caramelle, è sfilata per le strade del centro storico di Viterbo.  

Tante le iniziative in Toscana, eccone alcune: a Pisa dalle 9:30  in lungarno Gambacorti ‘Rievocazione della Befana del Vigile   Urbano e del Vespa Club’, alle 11:30 sfilata coi veicoli   d’epoca. Alle 12 a Calambrone inaugurazione del ‘Bosco dei Nuovi Nati’ e arrivo della Befana con distribuzione di dolci ai bambini presenti. A Lucca alle 14:30 iniziative in piazza San Francesco. A Firenze, a piazzale delle Cascine la carovana della ‘Befana del Vigile urbano’ del Camet con raduno di auto d’epoca e partenza al piazzale delle Cascine, arrivo in piazza Santa Maria Novella verso le 11:30 per omaggio e doni al Vigile urbano sul cilindrone. Alle 10 la Befana arriva alla   Canottieri comunali su un dragon-boat. 

 

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Il presepe vivente di Tarquinia si prepara a offrire una esperienza decisamente suggestiva. Oggi alle 16.30, i Re Magi dalla Barriera San Giusto percorreranno a dorso di cammello le vie del centro storico, per un’atmosfera magica e coinvolgente: la rappresentazione farà immergere i visitatori nell’antica Betlemme, con centinaia di figuranti in costume che daranno vita a momenti di grande fascino, tra artigiani, pastori, botteghe, la via dei lebbrosi e la corte di re Erode. I Re Magi, i tre saggi provenienti dall’Oriente, saranno protagonisti di una delle scene più spettacolari della rievocazione, sfilando maestosi sui cammelli fino alla Natività e portando i doni a Gesù bambino, che ha il volto della piccola Lucia. Sarà possibile ammirare la bellezza del fastoso corteo e rivivere le tradizioni con spettacoli dal vivo, tra cui danze ed esibizioni con il fuoco. Anche qui non mancheranno lungo il percorso le degustazioni enogastronomiche, con i prodotti del territorio e gli animali della fattoria. 

Festeggiamenti Epifania

Festeggiamenti Epifania (gettyimages)

Befana della Polizia fa visita ai bambini in ospedale

Befana della Polizia fa visita ai bambini in ospedale (Polizia di Stato)

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Da tempo la Polizia di Stato è impegnata nel far incontrare la Befana e i bambini, anche i più fragili, come quelli ricoverati presso il Policlinico Gemelli di Roma, dove è giunta a bordo della nuova Lamborghini Urus, accompagnata dai poliziotti della Polizia Stradale, della Polizia Postale e della Questura di Roma e ha portato peluche e dolcetti ai piccoli degenti con la speranza di riuscire a regalare loro sorrisi e spensieratezza e far sentire la vicinanza e la solidarietà della Polizia di Stato.

La Befana della Polizia di Stato è passata anche a far visita ai bimbi dell’Ospedale di Siracusa, Lentini e Avola, dell’Ospedale Santa Maria dell’Olmo di Cava de’ Tirreni, degli Ospedali “Vittorio Emanuele II” di Bisceglie e “L. Bonomo” di Andria, dell’ospedale “Moscati” di Aversa, dell’Ospedale Infermi di Rimini.



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