Un messaggio di speranza e di pace per tutti i popoli che in questo momento stanno vivendo la dura realtà della guerra, in Palestina e nel Medio Oriente, culla del Cristianesimo, in Ucraina, in Africa, nell’America Centrale e in ogni angolo della Terra. Arriva da Rivisondoli, dall’interno della Capanna di Pié Lucente, il nuovo appello per la pace nel Mondo nell’anno del Giubileo.
È andato in scena davanti a oltre 10 mila persone, il Presepe vivente più antico d’Italia. Una giornata ricca di emozioni, iniziate con la vestizione della Madonnina, impersonata quest’anno da Camilla Monaco, 16enne di Rivisondoli, particolarmente emozionata quando il vescovo diocesano, mons. Michele Fusco, le ha coperto il capo con lo storico velo, tramandato ogni anno di generazione in generazione dal 1951, anno in cui è andata in scena la prima edizione.
“È stato un onore per me prendere parte a questa manifestazione. Un’emozione indescrivibile”- ha commentato Camilla, sottolineando che la sua famiglia è ormai legata in maniera indissolubile all’evento: entrambi i fratellini hanno impersonato, negli anni scorsi, il ruolo del Bambinello. “Viverlo in prima persona è stato qualcosa di straordinario che porterò sempre con me”- ha aggiunto la 16enne. Al suo fianco, nelle vesti di San Giuseppe, Agostino Iannelli, originario di Agnone, ufficiale della polizia locale in pensione. Nella mangiatoia della capanna Elia Scialla, otto mesi, ultimo nato del paese, scortato dal bisnonno che, per la circostanza, ha indossato i panni del pastore decano. Oltre cinquecento i figuranti che hanno animato la manifestazione giunta quest’anno alla 74esima edizione, arrivati da ogni parte dell’Abruzzo e del Molise, in rappresentanza della Pro Loco di Planisina, dei Iganti di Sant’Elia a Planisi, del gruppo Fitp Spoltorino e da San Giovanni Teatino, centro che orami da qualche anno partecipa stabilmente alla manifestazione. Tra i personaggi più rappresentativi anche due ragazzine, Alessia Donatelli di Castel di Sangro nei panni dell’Angelo della capanna e Benedetta Lauriente nel ruolo della Madonna dell’Annunciazione.
Dopo la Santa Messa officiata in mattinata dal vescovo, il presepe vivente è entrato nel vivo con la Piana di Piè Lucente stupendo scenario della Natività. La neve caduta nei giorni scorsi ha reso ancora più suggestiva la splendida cornice. Quattordici i quadri che si sono succeduti con un crescendo di emozioni, con la voce narrante che ha guidato, passo passo, i migliaia di presenti nel rivivere uno dei momenti più significativi della tradizione cristiana. Dall’annuncio a Maria al dubbio di Giuseppe; dal censimento di Erode, fino al viaggio verso Betlemme, culiminato con la nascita di Gesù Bambino all’interno della capanna, illuminata a giorno dai fuochi pirotecnici silenziosi. E poi l’adorazione dei pastori e l’arrivo dei Re Magi con il solito caotico finale del pubblico presente che ha assaltato la capanna per rubare un selfie da custodire gelosamente nel cassetto dei ricordi.
“La luce di Cristo brilla e brillerà sempre e vincerà ogni male. Questo è il messaggio che parte da Rivisondoli nel presepe dell’anno giubilare”- ha detto il vescovo Michele Fusco, secondo il quale si tratta di “una tradizione che continuerà a vivere nel tempo. “Parlare di Rivisondoli significa parlare di Presepe Vivente. Questa tradizione dà vita a questo borgo”. Anche padre Pio dopo aver assistito alla sacra rievocazione, aveva parlato del presepe come segno di speranza che ora si ripete nell’anno del giubileo. “Da San Pio da Pietrelcina ci arriva questo messaggio di speranza che aveva confidato ad un confratello, padre Raffaele, in via di beatificazione”- ha aggiunto il pastore diocesano. “È un momento sempre molto sentito per l’intera comunità che quest’assume una rilevanza ancora più importante, in vista della 75esima edizione che segnerà una tappa fondamentale per il nostro presepe”- afferma il sindaco di Rivisondoli, Giancarlo Iarussi. “Abbiamo in mente, per la prossima edizione, tante iniziative che renderemo pubbliche nei prossimi mesi”- aggiunge il primo cittadino. A tirare le somme Massimo Di Francesco, da anni organizzatore della manifestazione. “Occuparci del presepe vivente di Rivisondoli è diventato per noi una missione, consapevoli dell’importanza di un evento che ormai rappresenta un punto di riferimento di tutte le manifestazioni dedicate alla natività. È stato il primo in Italia e da sempre lancia un messaggio di pace e solidarietà al mondo intero, soprattutto con uno scenario di guerra ancora aperto che, speriamo, possa concludersi anche grazie al messaggio che arriva da Rivisondoli”- conclude Di Francesco, dando appuntamento a tutti alla 75esima edizione.
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