Si posso scaricare dalle tasse tutte le spese per le vacanze nel 2025? Tutte le novità

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Tutte le novità per i lavoratori autonomi e professionisti per il nuovo anno solare e per deduzione o detrazione per i costi dei viaggi

Nel 2025 si possono scaricare dalle tasse le spese per le vacanze? Chi è un professionista o un imprenditore difficilmente si va in vacanza perché può essere un lasso di tempo in cui possono subentrare potenziali affari o nuovi clienti. Ma è possibile avere una deduzione o detrazione per coloro che sono titolari di partita Iva e hanno dei costi connessi ai viaggi di piacere. Ma quali sono i limiti?

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Conoscere questi limiti può aiutare in una buona pianificazione fiscale ai lavoratori autonomi per una tassazione adeguata attraverso un attento studio dei costi affrontati che possono essere portati in deduzione o in detrazione. Ecco in quali casi la pianificazione fiscale può prevedere nella dichiarazione 2025 anche i costi delle vacanze, in particolare per viaggi e trasferte.

I costi per viaggi e vacanze che si possono scaricare nel 2025

Un lavoratore autonomo che in vacanza segue corsi, partecipa a convegni, conferenze, può considerare le spese sostenute come lavoro? Sì nel caso in cui tale operazione è essere compiuta solo da coloro che aderiscono al regime ordinario e che di conseguenza portano in deduzione le spese con il metodo analitico. Chi, invece, ha optato per il regime forfettario dovrà applicare il metodo a forfait.

Bisogna tenere presente anche del principio di inerenza: le spese che si possono portare in deduzione devono essere inerenti all’attività. Tra le spese che possono essere portate in deduzione vi sono quelle per viaggi e trasferte, naturalmente deve trattarsi di viaggi e trasferte che rispettino il principio di inerenza all’attività di lavoro. Ad esempio, un corso di formazione, un convegno o anche i regali aziendali ai propri clienti possono rientrare tra i costi da portare in deduzione.

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Occorre fare delle precisazioni. In caso di controllo da parte del Fisco diventa difficile giustificare perché l’imprenditore in questione abbia scaricato le spese di albergo per una settimana anche se il convegno a cui dice di aver partecipato dura due giorni (ad esempio). Se però nell’arco della settimana, l’imprenditore ha avuto anche altri incontri di lavoro, può tranquillamente dimostrare che l’intera settimana è stata dedicata al lavoro e che i momenti di relax extra erano semplicemente pause dal lavoro. Tuttavia, le spese per le vacanze 2025 devono essere certe e determinate. Questo implica che devono esservi atti che attestino l’esistenza della spesa.

Per beneficiare delle deduzioni vacanze 2025: ecco a cosa bisogna stare attenti

Per portare in deduzione/detrazione le spese per le vacanze dei lavoratori bisogna prestare molta attenzione. Tutti i costi devono essere fatturati ed è bene conservare anche documenti (atti che attestino partecipazione a convegni, ecc.). Se utile anche una documentazione fotografica può anche andare bene. A questo punto è possibile scaricare anche i costi per il viaggio (dei mezzi di trasporto), i costi di pernottamento e di soggiorno in città.

Le spese per le vacanze 2025 per poter essere portate in deduzione devono essere certe e determinate. Questo implica che devono esservi atti che attestino l’esistenza della spesa (anche un semplice biglietto aereo, scontrini o fatture).

Vacanze 2025, limiti alla deducibilità dei costi

Per la deduzione delle spese di viaggio/vacanze il lavoratore autonomo deve adottare il principio di cassa: solo i costi effettivamente pagati nel 2024 potranno essere portati in deduzione nella dichiarazione del 2025. Ci sono limiti alla deducibilità? , come le spese per l’autovettura inerenti la manutenzione e i carburanti sono deducibili al 20%, mentre l’Iva applicata ai costi dell’autovettura sono deducibili al 40%. L’ammortamento del costo dell’autovettura è deducibile annualmente al 20% nel limite di costo del bene di 18.075,99 euro.

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Le spese di vitto e alloggio sono deducibili al 75%, solo però a condizione che il totale nell’anno, non sia superiore al 2% dei compensi registrati nello stesso anno di imposta. Ci sono anche le spese di rappresentanza quali viaggi turistici o promozionali, per la partecipazione a mostre e fiere sono interamente deducibili nel limite dell’1% del totale dei ricavi e compensi maturati nell’anno di imposta.

Legge di Bilancio 2025: le novità

La Legge di Bilancio 2025 contiene un’importante novità come l’obbligo di tracciabilità delle spese per i titolari di partita Iva che desiderano portare in deduzione o detrazione delle spese sostenute.

Tale obbligo entra in vigore dal 1° gennaio 2025. Questo implica che nella dichiarazione dei redditi 2025 (relativa ai redditi 2024) è ancora possibile scaricare le spese per le vacanze anche se effettuate con i contanti. A partire dal 2025 (dichiarazione dei redditi 2026) non sarà possibile scaricare le spese pagate con strumenti non tracciabili (non con i contanti).





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