Farmacie, in agenda il problema sicurezza: a breve incontro Ordine-Questura di Roma

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Richiedi prestito online

Procedura celere

 


Roma, 7 gennaio – Gli ultimi colpi messi a segno dalla criminalità predatoria contro farmacie della Capitale, un furto con devastazione dei locali nella notte tra il 13 e 14 dicembre e una rapina eseguita con modalità particolarmente violente il 27 dicembre, hanno evidenziato che la questione della sicurezza del servizio farmaceutico – nonostante un oggettivo calo degli episodi criminosi rispetto agli anni passati – resta drammaticamente urgente.

Gli sforzi condotti dagli organismi di categoria, a partire dall’Ordine professionale e dal sindacato dei titolari di farmacia, per contrastare il fenomeno avviando una stretta collaborazione con le forze dell’Ordine al fine di aumentare la protezione degli esercizi farmaceutici (anche attraverso misure di prevenzione e deterrenza, tra le quali – visto che la maggior parte dei pagamenti avviene ormai tramite carte elettroniche – quella fondamentale di non tenere soldi in cassa se non i pochi necessari per l’attività corrente), ha sicuramente concorso alla diminuzione degli atti predatori registrata negli ultimi due anni, come emerge anche dal Rapporto intersettoriale sulla criminalità predatoria 2024 dell’Ossif, il centro di ricerca dell’Abi sulla sicurezza anticrimine (alla cui realizzazione partecipano anche Federfarma e Confcommercio) con dati aggiornati fino alla prima decade di dicembre 2024.

Il report attesta appunto che l’indice di rischio-rapine delle farmacie (7 rapine ogni 100 farmacie nel 2022) è sceso a 1,8 nel 2023, anche se nel Lazio è stato registrato un valore più elevato, 3,6 rapine ogni 100 farmacie, esattamente il doppio del  valore medio nazionale. Per contro – e il dato va registrato con la dovuta preoccupazione – a livello nazionale si è registrata una recrudescenza dei furti: gli episodi sono infatti passati da 1.363 a 1.583, con un indice furti/100 farmacie passato dal 6,8 del 2022 al 7,9 del 2023, pari a un incremento del 16,1%. Per questo tipo di reato, Milano risulta essere la provincia più colpita con 184 episodi, pari a un aumento del 36,3%, ma segue a ruota Roma, con 168 furti. Gli episodi di furto,al contrario delle rapine (consumate nelle ore diurne, prevalentemente a cavallo degli orari di chiusura), avvengono quasi esclusivamente nelle ore notturne e puntano non solo al denaro ma anche alle scorte di medicinali di valore, con effrazioni che – riferisce il report Ossif – sono favorite dal miglioramento delle tecniche utilizzate dai ladri, che sembrano ormai disporre di attrezzature in grado di superare i sistemi di sicurezza.

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

I dati del report Ossif stanno a significare che, ovviamente, i ladri (e i rapinatori) sono tutt’altro che estinti. In più – e gli ultimi atti predatori sembrerebbero confermarlo – le crescenti difficoltà a mettere a segno i colpi, unite a ricavi sempre più esigui (non più di qualche centinaio di euro) li costringe ad azzardi sempre maggiori e, purtroppo, a comportamenti sempre più violenti e pericolosi, come osservato qualche giorno fa dal presidente di Federfarma Roma Andrea Cicconetti (nella foto) in un’intervista all’edizione romana del Corriere della Sera. Una delle conseguenze dei fenomeni predatori è il forte impatto psicologico che producono sulle vittime, che spesso si traduce in un senso di insicurezza che condiziona la loro attività quotidiana. Ma non bisogna dimenticare i rilevanti costi indiretti di cui sono causa, che non si fermano alla perdita di beni e denaro ma  riguardano anche l’aumento delle spese assicurative e l’adozione di misure di sicurezza sempre più costose. A Roma, ad esempio, come riferito dal Corriere della Sera dallo stesso Cicconetti, tramite il sindacato le farmacie hanno stipulato una convenzione con una società che ha a sua volta organizzato un sistema di pronto intervento, installando negli esercizi un allarme-anti-rapine che, non appena attivato con un apposito pulsante collocato sotto il bancone, avvia la trasmissione in commissariato, in diretta,  delle immagini di quanto accade  accade nell’esercizio, favorendo così l’invio immediato di una squadra di agenti suol posto.

La situazione, insomma, giustifica ampiamente la decisione degli organismi di categoria di intensificare l‘interlocuzione continua e il fattivo rapporto di collaborazione in essere ormai da anni con le forze dell’ordine per sensibilizzare la categoria e rafforzare i protocolli di sicurezza attraverso percorsi condivisi e azioni concrete. Al riguardo, l’Ordine di Roma sta proprio in queste ore concordando con il questore di Roma Roberto Masucci (nella foto) e i suoi collaboratori la data dell’incontro, a brevissima scadenza, con il presidente Giuseppe Guaglianone e il coordinatore della Commissione Sicurezza dell’Ordine Guido Torelli, occasione che permetterà di fare il punto della situazione con i rappresentanti della pubblica sicurezza capitolina anche alla luce degli ultimi episodi criminali, e di valutare nuovi programmi per mettere a punto ulteriori misure – in termini di comportamenti da adottare e mezzi da impiegare – che possano essere utili nella prevenzione e nel contrasto delle aggressioni criminali a danno delle farmacie.

Quel che intanto bisogna assolutamente evitare è che il comprensibile sentimento di rabbia e frustrazione generato dagli ultimi atti violenti induca a cedere alla tentazione di abbandonarsi alla rassegnazione o, peggio, a reazioni scomposte. Molto opportunamente, nella sua intervista al Corriere della Sera, Cicconetti ha ribadito la raccomandazione a “non reagire quando i banditi entrano in farmacia”, per evitare che la rapina possa trasformarsi in qualcosa di peggio, atteso che – come dimostrano le ultime aggressioni, di violenza, sproporzionata rispetto all’entità del bottino – i nuovi predatori “pur di rubare qualche centinaio di euro sono pronti a tutto“, come osserva sempre il presidente di Federfarma Roma, che interpreta quanto accade come “un segnale di disperazione”.

Per quanto difficile sia, occorre mantenere la calma e – intanto – provvedere per la propria parte a migliorare tutti gli asset di sicurezza, a partire dal controllo di tutti i dispositivi installati a protezione dell’attività, primo tra tutti il buon funzionamento del pulsante anti-rapina. Le organizzazioni professionali e di categoria, per quanto è nelle loro possibilità, sono fermamente determinate a intensificare le azioni per rendere ancora più efficaci ed efficienti le misure di sicurezza e caldeggiarne l’adozione, dall’installazione di sistemi di videosorveglianza ai collegamenti diretti con le centrali operative delle forze di polizia fino ai corsi di formazione per il personale, come quelli organizzati con successo in passato con i commissariati di zona della polizia di Stato e le stazioni dei Carabinieri, che hanno prodotto risultati significativi in termini di informazione, sensibilizzazione e consapevolezza.

Il tutto senza però dimenticare che – come peraltro sottolinea il rapporto Ossif – per ridurre il rischio complessivo, in particolare nelle Regioni più colpite (e il Lazio è una di questa), è  necessario un ulteriore sforzo. Ed è proprio di questo che i rappresentanti dell’Ordine professionale parleranno nell’incontro con i vertici della Questura di Roma. Dei cui esiti, ovviamente, RIFday riferirà prontamente ai lettori.

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link