Sta suscitando un’ondata di polemiche e malcontento la novità che la clinica San Raffaele di Rocca di Papa ha improvvisamente imposto ai parenti dei pazienti e al personale tutto: il parcheggio a pagamento. La misura del tutto inaspettata per i visitatori, è entrata in vigore a partire dal 15 dicembre scorso quando chi è arrivato ha trovato un’amara sorpresa: sbarre di accesso abbassate e l’obbligo, dopo la prima mezz’ora, di pagare un ticket emesso dal ‘San Raffaele Parking’. Nella struttura riabilitativa che funziona da lungodegenza, Residenza sanitaria assistenziale e Hospice – centro per le cure palliative, accede ogni giorno un gran numero di visitatori proveniente dalla zona dei Castelli Romani, ma anche da Roma e provincia, se non da ogni parte della Regione.
Disapprovazione degli utenti: misura iniqua
A Castelli Notizie sono arrivate rimostranze di utenti indignati perché considerano il pagamento del parcheggio “una tassa iniqua”. L’ampio piazzale del San Raffaele di Rocca di Papa, fino al mese scorso, era fruibile gratuitamente. L’area interessata non ha mai presentato problemi di posti auto, come accade ad esempio ogni giorno nei grandi ospedali pubblici romani, perché c’è un continuo avvicendamento di utenti come del personale in base ai turni.
In particolare la parente di una paziente, a nome di molti, ha voluto sollevare il caso perché la novità muove diverse questioni. Il costo del parcheggio, superata la prima mezz’ora gratuita in cui forse il visitatore o la visitatrice del caso farebbe appena in tempo a fare un saluto veloce alla persona ricoverata per poi congedarsi, è di 4 euro per la prima ora, 3 per la seconda. Sette euro, per chi acceda ogni giorno trattenendosi un paio d’ore. Altrimenti, si può fare un abbonamento settimanale di 12 euro.
A Roma, il parcheggio del Policlinico Gemelli, ad esempio, si aggira intorno ai 3 euro l’ora. Quello del San Filippo Neri costa da 1 euro e 20 per un’ora a sei per l’intera giornata.. Al Policlinico universitario Campus Biomedico, è gratuito per la prima mezz’ora, costa 2 euro per l’ora successiva, a seguire 1 euro e 50 nelle ore successive.
Si dirà che è un sistema in vigore un po’ in tutte le strutture sanitarie, sia pubbliche che private, e che prevede un abbonamento per il personale come per i visitatori. E poi che è lecito mantenere un parcheggio a pagamento su un’area di pertinenza di una RSA convenzionata o di una clinica o di un ospedale.
Agli utenti del San Raffaele Rocca di Papa, però, sfugge la ‘ratio’ di questa misura suppletiva, dovendo pagare già una significativa retta: “La struttura è bellissima e gli operatori sono molto bravi e pazienti con i nostri cari, ma questa novità non è ammissibile. Avete deciso di fare questa cosa? Alzo le mani. Il San Raffaele di Rocca di Papa è una struttura privata, ma in realtà non può chiamarsi privata – evidenzia l’utente – perché ci sono i malati sovvenzionati dalle Asl. Prima pagavamo 3mila euro, adesso che è partita la convenzione, una quota della retta la paga la Asl. Per questo, il pagamento del parcheggio ci pare un sopruso”.
Seguono una serie di disagi aggiuntivi: “Ho fatto l’abbonamento di 12 euro a settimana ma se non riesco a venire e salto dei giorni, non posso recuperarli. Anche il personale deve pagare, anche quelli del bar, persino i morti pagano, per arrivare alla chiesetta il carro funebre deve pagare e anche per accedere all’ufficio amministrativo per le pratiche. Si lamentano tutti, io mi sono fatta portavoce di un bel po’ di persone”.
I visitatori segnalano, inoltre, che il parcheggio a pagamento è comunque incustodito e non sono fornite alternative. La morfologia del luogo è tale che su via Ariccia, imboccata da via dei Laghi in direzione Rocca di Papa, la strada stretta ed erta non consenta soste, eccetto una in una modesta rientranza. “La macchina in mezzo alla strada e incustodita non ce la lascio”, dice il testimone.
Nella strada privata di accesso alla struttura anche lo spazio residuo non è più accessibile: “Hanno messo dei paletti che non consentono di lasciare l’auto, bisogna per forza scendere fino al parcheggio. La misura è ingiusta. Anche se ci fosse un parcheggio gratuito all’esterno, la pendenza non permette a tutti di venire a piedi. Molte volte portiamo rifornimenti ai nostri familiari. Abbiamo pesi, non si può andare a piedi. La misura è ingiusta a prescindere, sia per chi viene da fuori che da lontano sostenendo spese di benzina e magari dopo un lungo viaggio”.
Un caso simile arriva in Regione
Un recente caso simile riguarda l’attivazione di parcheggi a pagamento nel centro di riabilitazione Villa Fulvia a Roma, in via Appia nuova 901. Lo scorso novembre, i dipendenti hanno protestato perché la struttura avrebbe imposto la misura in un sito che non è raggiungibile con i mezzi pubblici, non diversamente da quello di Rocca di Papa. I lavoratori hanno rivendicato il diritto di raggiungere il posto di lavoro senza dover pagare costi aggiuntivi ritenuti iniqui in una situazione già critica e con i salari bloccati. Sul caso è stata presentata un’interrogazione al Presidente della Regione, Francesco Rocca, da parte di Marta Bonafoni, coordinatrice della segreteria nazionale del Pd e Massimiliano Valeriani, presidente della Commissione Trasparenza in Consiglio regionale.
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