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Fervono i preparativi in Val di Non per la tradizionale “Festa di San Romedio”, in programma mercoledì 15 gennaio 2025.
Una manifestazione che da un paio d’anni è tornata nella sua versione “integrale”, visto che negli anni contrassegnati dal Covid era stato possibile garantire solo il programma liturgico delle sante messe, peraltro con modesta ed evidentemente prudente partecipazione. Erano invece stati sospesi sia il cammino notturno della sera precedente, sia la tradizionale distribuzione del “Piatto del Pellegrino” a base di trippe.
L’edizione 2025 proporrà dunque il programma al completo: martedì 14 gennaio si svolgerà il “Cammino nella notte” con partenza alle ore 19.30 dal piazzale della Basilica dei Santi Martiri di Sanzeno e arrivo previsto all’Eremo di San Romedio verso le 21.30, mentre mercoledì 15 gennaio saranno celebrate le tre messe.
La messa solenne delle 11 sarà presieduta dall’arcivescovo di Trento monsignor Lauro Tisi e sarà animata dal Coro parrocchiale di Tassullo. Saranno presenti anche i sindaci dei Comuni limitrofi e altre autorità provinciali che con i sacerdoti della zona si intratterranno poi per il tradizionale momento conviviale.
Sarà assicurato anche il “Piatto del pellegrino” a base di trippe a cura dello chef Bruno Sicher, da gustare nell’arco della mattinata fino alle 15. Importante il contributo nella distribuzione dei Nuvola e altre associazioni di volontariato.
SAN ROMEDIO – Da sempre San Romedio si qualifica come figura vicina alla gente. Pur essendo eremita, quando era in vita veniva abitualmente consultato dalla gente che transitava attorno allo sperone di roccia dove lui aveva preso dimora in una grotta nella parte più alta.
Romedio proveniva da Innsbruck ed era di origini nobili perciò aveva studiato e metteva la sua cultura a disposizione di chi ne aveva bisogno, dando esempio di generoso altruismo.
Dopo la sua morte, le persone che prima si recavano a consultare il saggio Romedio tornano per pregare e chiedere grazie attraverso di lui. Nacque così la sua fama, tuttora ben viva, di santo che fa miracoli, come testimoniano le pareti del santuario, tappezzate di ex voto di ringraziamento.
È interessante l’abitudine molto diffusa di recente di chiedere aiuto a San Romedio da parte delle donne che si trovano in gravidanza o hanno difficoltà nel percorso verso la maternità: lungo le scale del santuario sono infatti visibili moltissimi ex voto di bavaglini o altri oggetti tipici dei neonati con ricamato la data di nascita o il nome del piccolo o qualche altro particolare.
Il flusso di presenze supera il numero di 200 mila visitatori all’anno: la maggior parte accorre nel periodo estivo abbinando spesso l’occasione per una piacevole passeggiata nel suggestivo sentiero nella roccia, che a chi lo percorre dall’abitato di Sanzeno (si può fare comodamente in circa 45 minuti a piedi) offre incantevoli scorci di panorama alpino tra boschi e alte pareti di roccia.
Grazie al passaparola, ai social e alle frequentissime trasmissioni tv, il santuario di San Romedio sta diventando sempre di più una delle cartoline più significative del Trentino, sia per l’unicità della sua affascinante configurazione, sia per la fama che ormai si diffonde ben oltre i territori circostanti. Si registrano infatti pellegrini e visitatori provenienti da tutta Italia e anche dall’estero.
Sempre contenti sono soprattutto i bambini che nei pressi del santuario possono ammirare Bruno, un simpatico esemplare di orso ormai trentenne proveniente dai monti Carpazi. Si tratta di un orso disadattato che, dopo vari tentativi di reinserimento nella natura non riusciti, dal 2013 qui ha trovato un luogo adatto per i suoi delicati equilibri vitali.
IL CAMMINO NELLA NOTTE – La sera prima della festa, e cioè il 14 gennaio, che quest’anno sarà di martedì, è dedicato ormai da una dozzina di anni a una manifestazione chiamata “Il Cammino nella notte”.
È un’iniziativa aperta a tutti e per la quale non è richiesta alcuna prenotazione: basta presentarsi alle 19.30 nel piazzale antistante la basilica dei Santi Martiri di Sanzeno.
Si cammina a piedi illuminati da fiaccole o torce elettriche lungo i 3 chilometri di stradina in asfalto che collegano Sanzeno all’Eremo di San Romedio.
Alcune tappe di animazione audio permettono di associare la bellezza del cammino a brevissime riflessioni a tema che si possono ascoltare lungo il percorso. Qualche altro tratto più silenzioso accompagna il camminatore col sottofondo del fruscio dell’acqua che scorre nel vicino Rio San Romedio.
Quest’anno le riflessioni prenderanno spunto dai temi del Giubileo.
Alla fine tè caldo e vin brulé per tutti e rientro a Sanzeno, per chi vuole con pulmino a disposizione.
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