Un innovativo progetto di sostenibilità sociale ed ambientale sta prendendo forma nel quartiere Ferrovia della città di Benevento. La Cittadella Energetica, attraverso la costituzione di una Comunità Energetica Rinnovabile e Sociale (CERS), si propone di affrontare la povertà energetica con un approccio inclusivo e partecipativo.
Il cuore dell’iniziativa sarà il Welcome Sport Village di Olmeri, parte della Rete di Economia civile Sale della Terra, dove verranno installati pannelli fotovoltaici per la produzione di energia rinnovabile. Il progetto, guidato da Delfini di Terra in collaborazione con La Solidarietà, il Consorzio Sale della Terra e Sabiria, si avvale del supporto tecnico di Friendly Power e della valutazione di Euricase.
La CERS ha identificato obiettivi precisi per i suoi beneficiari: il progetto coinvolgerà 20 famiglie con ISEE inferiore a 12.000 euro e due attività commerciali del quartiere. L’iniziativa non si limita alla sola installazione di impianti; presso la Cittadella del Welcome verranno infatti attivati percorsi di sensibilizzazione ed educazione sui corretti consumi energetici, creando un vero e proprio presidio di cultura delle energie relazionali e rinnovabili.
“L’aspetto più innovativo del progetto”, si legge nel documento, “è la valorizzazione del protagonismo dei cittadini nelle scelte energetiche, specialmente di coloro che vivono in condizioni di marginalità”. Attraverso il mutualismo tra aziende, famiglie ed enti del terzo settore, la CERS punta a ridurre sia i costi sociali dell’inquinamento che quelli delle bollette.
Il progetto ha ottenuto il sostegno finanziario della Fondazione con il Sud, in collaborazione con il Banco dell’Energia, che cofinanzierà i costi degli impianti, testimoniando la solidità e la validità dell’iniziativa.
Questa Cittadella Energetica rappresenta un modello pionieristico di come la transizione ecologica possa essere guidata da principi di inclusione sociale, dimostrando che la sostenibilità ambientale può e deve procedere di pari passo con il contrasto alla povertà energetica.
COMUNITÀ ENERGETICHE: LA RIVOLUZIONE DEI “PROSUMERS” PARTE DA BENEVENTO
Nel quartiere Ferrovia di Benevento sta nascendo un innovativo modello di democrazia energetica che promette di rivoluzionare il modo in cui pensiamo alla produzione e al consumo di energia. La Comunità Energetica Rinnovabile e Sociale (CERS) introduce il concetto di “prosumer”, superando la tradizionale divisione tra produttori e consumatori di energia.
Ma cosa sono esattamente i “prosumers”? Come spiega il progetto, sono cittadini che abbandonano il ruolo passivo di semplici consumatori per diventare protagonisti attivi nel processo di produzione, condivisione e gestione dell’energia. Questo modello decentrato e diffuso di gestione energetica non si limita alla sola condivisione di elettricità, ma si estende a beni, servizi e competenze, creando un vero e proprio sistema circolare di autoconsumo e condivisione.
Il progetto, che vede come capofila Delfini di Terra insieme a partner quali La Solidarietà, il Consorzio Sale della Terra e Sabiria, ha identificato come primo hub operativo il Welcome Sport Village di Olmeri. Qui verranno installati pannelli fotovoltaici che beneficeranno direttamente 20 famiglie con ISEE inferiore a 12.000 euro e due attività commerciali del quartiere.
“La CERS rappresenta uno straordinario strumento di democrazia partecipativa”, si legge nel documento di presentazione, “in cui i cittadini sono protagonisti di una transizione energetica dal basso”. Il sistema prevede incentivi e remunerazioni per l’energia condivisa, generando benefici economici, ambientali e sociali sia per i singoli aderenti che per l’intera collettività.
La Cittadella Energetica non si limiterà alla produzione di energia: diventerà un presidio di cultura delle energie relazionali e rinnovabili, promuovendo percorsi di sensibilizzazione ed educazione ai corretti consumi e all’efficientamento energetico. Il progetto, sostenuto dalla Fondazione con il Sud in collaborazione con il Banco dell’Energia, dimostra come la lotta alla povertà energetica possa coincidere con una gestione più sostenibile e democratica delle risorse.
Questa iniziativa rappresenta un modello pionieristico di come la transizione ecologica possa essere guidata dalle comunità locali, dimostrando che la sostenibilità ambientale può procedere di pari passo con l’innovazione sociale e il contrasto alle disuguaglianze energetiche.
COMUNITÀ ENERGETICHE: QUANDO I CITTADINI DIVENTANO PROTAGONISTI DELLA TRANSIZIONE ENERGETICA
La transizione energetica sta assumendo una nuova dimensione con l’avvento delle Comunità Energetiche Rinnovabili e Sociali (CERS), un modello innovativo che sta ridefinendo il rapporto tra cittadini ed energia. Ma cosa sono esattamente le CERS e perché rappresentano una svolta nel panorama energetico italiano?
Le CERS introducono un concetto rivoluzionario: il “prosumer”, una figura che supera la tradizionale distinzione tra produttore (producer) e consumatore (consumer) di energia. In questo nuovo modello, i cittadini non sono più semplici utenti passivi che pagano una bolletta, ma diventano protagonisti attivi nel processo di produzione, condivisione e gestione dell’energia rinnovabile.
Il modello si basa su tre pilastri fondamentali: decentramento, partecipazione e condivisione. L’energia viene prodotta e consumata localmente, attraverso un sistema che prevede incentivi e remunerazioni per l’energia condivisa. Ma l’aspetto più innovativo è che la condivisione non si ferma all’energia: la comunità diventa un hub di scambio di beni, servizi e competenze tra i suoi membri.
Questa formula rappresenta uno straordinario strumento di democrazia partecipativa, dove la transizione energetica avviene “dal basso”, guidata dalle scelte e dalle azioni dei cittadini stessi. Il sistema circolare di autoconsumo e condivisione ottimizza le risorse già disponibili nella comunità, generando benefici che si estendono su tre livelli:
– Economico: attraverso la riduzione dei costi energetici
– Ambientale: grazie all’utilizzo di fonti rinnovabili
– Sociale: favorendo la collaborazione e il mutuo sostegno tra i membri della comunità
Un esempio concreto di questo modello sta prendendo forma a Benevento, dove una CERS coinvolgerà venti famiglie e due attività commerciali del quartiere Ferrovia, con un’attenzione particolare alle situazioni di fragilità economica.
Le CERS rappresentano quindi molto più di un progetto energetico: sono un nuovo modo di concepire la produzione e il consumo di energia, dove la sostenibilità ambientale si intreccia con la solidarietà sociale, creando un modello di sviluppo più equo e partecipativo.
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