Comunità di Energia Rinnovabile e solidale a Roma

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 


Il cielo è azzurro sopra la Capitale e Roma è il primo Comune in Italia a introdurre una procedura speciale che concede tetti di proprietà comunale per realizzare le CER (Comunità di Energia Rinnovabile). Ogni tanto qualche bella notizia tra i mille disagi che affrontano regolarmente i cittadini romani: scioperi, cantieri aperti, traffico, autobus fantasma, metropolitana stracolma e taxi introvabili.

La decisione dell’Assemblea Capitolina risale a metà dicembre 2024 ed è relativa a una proposta di Regolamento da parte della Giunta “per la messa a disposizione di aree e impianti solari fotovoltaici di Roma Capitale a favore di comunità energetiche rinnovabili solidali”. Adesso parte l’iter per l’effettiva messa a terra dell’iniziativa, che vedrà coinvolti i 15 Municipi di Roma.

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

Il Regolamento prevede l’operato diretto del Terzo Settore, in particolare degli enti iscritti al RUNTS (Registro Unico Nazionale Terzo Settore), ai quali sarà affidata la realizzazione delle CER nell’ottica di raggiungere obiettivi sociali e ambientali secondo il principio di sussidiarietà. Il Forum Terzo Settore Lazio sarà parte attiva della cabina di regia avviata con l’Ufficio Clima del Comune di Roma, lungo un percorso di confronto e lavoro progettuale verso le tappe successive.

Canale Energia ha raggiunto Francesca Danese, portavoce del Forum Terzo Settore, che ci ha illustrato alcune priorità dell’iniziativa. “Auspichiamo che da questi tetti, anche dalle sedi delle cooperative, delle associazioni ecc. si possano realizzare comunità che poi distribuiscono elettricità alle famiglie in difficoltà. Quindi recuperare energia pulita da ridistribuire anche a chi è in maggiore difficoltà”.

Questo aspetto della redistribuzione interesserebbe ogni municipio: se ad esempio il Comune ha un edificio nel Municipio X, a quel punto l’elettricità prodotta dovrebbe essere redistribuita alle famiglie in difficoltà di quel municipio.

L’iniziativa in breve

Due sono le procedure previste per la realizzazione delle CER sui tetti di Roma: la prima riguarda gli impianti di proprietà del Comune, così da ottenere una riduzione in bolletta, oltre che una riduzione delle emissioni. L’opportunità maggiore è data dalle strutture inutilizzate, perché in questo modo “si potrà condividere l’energia immessa in rete e beneficiare degli incentivi previsti dal Decreto ministeriale“, si legge sul comunicato di Roma Capitale. E’ previsto che potranno essere coinvolti gli Enti del Terzo Settore nella realizzazione delle CER, con l’intento di promuovere progetti ad alto impatto sociale e ambientale.

La seconda prassi prevede invece che siano direttamente gli Enti del Terzo Settore (ETS) a costituire essi stessi le CER e a proporre progetti su edifici di proprietà comunale, sempre nell’ottica di ottenere un buon impatto sociale e ambientale.

La procedura con cui saranno selezionati proponenti e progetti è quella della co-progettazione, prevista dal Codice del Terzo Settore. Insomma, un meccanismo potenzialmente virtuoso che partirà sia dall’alto che dal basso. Un sistema che implica tutto un lavoro progettuale, programmatico, di verifica giuridica, di procedure pubbliche, nonché il coordinamento delle varie comunità energetiche che saranno costituite.

“Si dovrà procedere ad una co-programmazione e co-progettazione dei lavori. Territorio per territorio, Municipio per Municipio. All’interno dei lavori della cabina di regia ci sarà il coinvolgimento del Forum Terzo Settore Lazio e di tutti i nostri aderenti”, aggiunge la portavoce Francesca Danese.

Come realizzare comunità di energia rinnovabile e solidale

Per il Forum Terzo Settore, la priorità è l’impatto sociale del Regolamento e, non ultimo, anche l’aspetto formativo, che prevede la creazione di nuove figure professionali per la manutenzione degli impianti, anche coinvolgendo cooperative sociali di tipo B, quelle finalizzate all’inserimento lavorativo.

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 

“C’è tutto un lavoro da fare per formare nuove figure professionali, perché questi impianti avranno poi bisogno di personale specializzato per la manutenzione. Questo ci permetterà di contribuire all’economia della nostra città. Un’economia, è il caso di dirlo, pulita e reale, che darà anche lavoro a figure professionali specifiche. Quindi, qualora fossimo bravi – e noi cercheremo di esserlo – potremmo creare, attraverso percorsi formativi specifici, queste nuove figure che poi dovranno gestire gli impianti”, commenta Francesca Danese durante la telefonata.

Leggi anche: Al via i One Stop Shop per riqualificazione energetica e Cer

Il Forum Terzo Settore Lazio vanta già una consolidata esperienza in fatto di formazione su questi temi, con una precedente partecipazione al progetto europeo Sun4All, in collaborazione con l’Università la Sapienza, facendo formazione a duecento famiglie in povertà energetica e coinvolgendo con la propria rete oltre 12 associazioni e diversi territori.

Foto Di Steen Jepsen Da PixabayFoto Di Steen Jepsen Da Pixabay
Foto di Steen Jepsen da Pixabay

E’ forse ancora presto per capire la tabella di marcia, ma la portavoce del Forum anticipa la domanda e sottolinea che si partirà già nei prossimi giorni: nonostante la pausa natalizia, i lavori non si sono mai davvero fermati poiché è in corso il Giubileo.  “Anzi, il monito del Papa – che ha molto a cuore le questioni energetiche – è proprio quello di partire subito. Siamo nell’anno giubilare e bisognerà pur restituire alle persone, alle famiglie…”. Poi, aggiunge un aspetto tutt’altro che secondario: “Abbiamo una Capitale d’Italia con grandissime diseguaglianze da una parte all’altra della città. Un conto è parlare di Primo, di Secondo Municipio. Altra cosa è parlare di Quinto, di Decimo… Ci sono diseguaglianze profonde, che mordono”, conclude.

E dunque il Regolamento mira, da un lato, a organizzare le comunità energetiche attorno ai nuovi impianti solari dei prossimi anni. Dall’altro, a confrontarsi con le associazioni che vogliono realizzare progetti solidali senza disporre di tetti. Con i progetti finanziati dal PNRR, dal CIS e altre risorse, si stima che potranno essere installati entro il 2026 circa 8 MW di nuovi impianti solari.

Mappa Consumi Energetici  Mapparoma.info Mappa Consumi Energetici  Mapparoma.info
mappa consumi energetici_ mapparoma.info

In occasione dell’approvazione della Proposta, il Sindaco Gualtieri aveva commentato: “Abbiamo approvato un regolamento fondamentale. Siamo orgogliosi di essere il primo Comune in Italia che punta a coinvolgere gli Enti del Terzo Settore per valorizzare i propri tetti realizzando comunità energetiche rinnovabili e solidali attraverso una procedura chiara e precisa. Adesso siamo pronti ad aprire il confronto su proposte che consentono di aumentare le installazioni di energia pulita dal sole e al contempo generano benefici per le comunità e i quartieri coinvolti. Vogliamo conciliare il rispetto dell’ambiente e la lotta ai cambiamenti climatici con gli obiettivi di solidarietà e di riduzione delle disuguaglianze”.

Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita



Source link

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link