Un importante social network non intende piĆ¹ avvalersi dei numerosi fake checker per moderare i contenuti pubblicati sulle sue piattaforme.
Meta ha deciso di porre fine al suo programma di verifica dei dati sulle piattaforme Facebook, Instagram e Threads, sostituendolo con un sistema guidato dalla comunitĆ simile a āNote della comunitĆ ā di X, annuncia il CEO dellāazienda Mark Zuckerberg.
Meta dispone attualmente di verificatori di dati accreditati che esaminano e valutano la veridicitĆ delle pubblicazioni. Dāaltra parte, le note della comunitĆ di X, precedentemente Twitter, sono un modo collaborativo per aggiungere un contesto utile ai messaggi per ātenere le persone meglio informateā, secondo la piattaforma. Questo strumento consente agli utenti di aggiungere alle pubblicazioni note supportate da fonti attendibili.
āRitorneremo alle nostre radici e ci concentreremo sulla riduzione degli errori, sulla semplificazione delle nostre politiche e sul ripristino della libertĆ di espressione sulle nostre piattaformeā, ha affermato Zuckerberg in un video. āInnanzitutto, ci libereremo dei verificatori di dati e li sostituiremo con note comunitarie simili a X, a partire dagli Stati Uniti.ā
Allo stesso modo, lāuomo dāaffari ha affermato che le ultime elezioni presidenziali hanno avuto unāinfluenza importante sulla decisione dellāazienda e ha criticato āi governi e i media tradizionaliā per aver esercitato pressioni āper censurare di piĆ¹ā.
Zuckerberg ha sottolineato le carenze dei complessi sistemi di moderazione esistenti, affermando che anche piccoli tassi di errore danno luogo a milioni di messaggi censurati, il che ĆØ diventato insostenibile. Inoltre, ha insistito sul monitoraggio aggressivo dei contenuti relativi alla droga, al terrorismo e allo sfruttamento minorile.
āAbbiamo creato molti sistemi complessi per moderare i contenuti, ma il problema dei sistemi complessi ĆØ che commettono erroriā, ha sottolineato, aggiungendo che Meta ĆØ arrivato al punto in cui ci sono ātroppi errori e troppa censuraā. (RT)
Staremo a vedere se davvero ci permetteranno di pubblicare senza rischi le notizie che non piacciono a coloro che fino ad ora hanno impedito la loro diffusione. Una nuova era si sta aprendo per la libertĆ in rete o hanno trovato un altro modo per applicare censure?
Intanto Ann Telnaes, storica vignettista del Washington Post e vincitrice del premio Pulitzer, ha recentemente rassegnato le dimissioni in seguito al rifiuto del giornale di pubblicare una sua vignetta satirica. La vignetta in questione raffigurava alcuni magnati della tecnologia, tra cui Jeff Bezos, proprietario del Washington Post, inginocchiati davanti a una statua di Donald Trump, con lāintento di criticare lāapparente sottomissione di questi imprenditori al presidente eletto.
CDT
Telnaes ha espresso il suo disappunto attraverso una lettera pubblicata su Substack, affermando: āIn tutto questo tempo non ho mai visto una vignetta rifiutata a causa di chi o cosa ho scelto di colpire con la penna. Fino ad oraā. Ha inoltre sottolineato come il rifiuto rappresenti un āpunto di svolta pericoloso per una stampa liberaā.
Da parte sua, David Shipley, direttore della pagina editoriale del Washington Post, ha giustificato la decisione affermando che non era motivata dal contenuto della vignetta, ma dalla necessitĆ di evitare ripetizioni, poichĆ© erano giĆ stati pubblicati o programmati altri contributi sul medesimo argomento. Shipley ha dichiarato: āNon ogni giudizio editoriale ĆØ il riflesso di una forza malignaā.
Questo episodio ha riacceso il dibattito sullāinfluenza dei proprietari dei media sulle scelte editoriali e sulla libertĆ di stampa. Inoltre, si inserisce in un contesto di tensioni allāinterno del Washington Post, giĆ oggetto di critiche per la decisione di non appoggiare alcun candidato nelle recenti elezioni presidenziali, scelta interpretata da alcuni come un tentativo di mantenere buoni rapporti con lāamministrazione Trump.
Le dimissioni di Telnaes seguono quelle di altri giornalisti di punta del Washington Post, evidenziando un clima di crescente insoddisfazione allāinterno della redazione.
Andrea Puccio ā www.occhisulmondo.info
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