L’indice Pmi sui servizi conferma: a trainare sono Italia e Spagna

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Sulle prospettive dell’economia europea pesa l’incertezza ma l’indice Pmi sui servizi conferma Italia e Spagna le locomotive


A dicembre, l’Italia ha segnato un importante ritorno alla crescita economica, con l’indice Pmi dei servizi che ha raggiunto quota 50,7, superando la soglia di 50 che segna il confine tra espansione e contrazione. Dopo il lieve calo di novembre (49,2), questo dato segna un recupero significativo, riflettendo un incremento dell’attività nel settore dei servizi.

L’analisi di S&P Global evidenzia come questo risultato sia frutto principalmente dell’aumento del carico di lavoro e dell’acquisizione di nuovi clienti. Tuttavia, il tasso di espansione è stato marginale e inferiore alla media storica, e l’indice composito, che include anche i settori manifatturiero e terziario, è rimasto sotto la soglia di 50, attestandosi a 49,7.
A livello macroeconomico, questo segnale positivo, seppur contenuto, giunge in un contesto in cui il flusso di ordini resta debole, con una particolare difficoltà nei contratti destinati all’estero. Gli analisti prevedono un quadro di stagnazione per il Pil italiano nel quarto trimestre, nonostante l’andamento favorevole nel settore dei servizi.

SPAGNA PROTAGONISTA

Se l’Italia fa registrare segnali di recupero, la Spagna ha mostrato performance ancor più brillanti; A dicembre, l’indice Pmi dei servizi spagnolo è schizzato a 57,3, segnando il maggiore incremento mensile da aprile 2023. Questo dato riflette una solida espansione, che ha spinto anche l’indice composito a 56,8, in forte rialzo rispetto ai 53,2 di novembre. L’accelerazione dell’attività è stata sostenuta principalmente dal settore dei servizi, che ha visto il più forte aumento degli ultimi venti mesi, ma anche dalla produzione manifatturiera, che ha registrato un notevole incremento. Le prospettive per la Spagna sono ottimistiche, con previsioni di crescita economica che potrebbero superare il 3% nel 2024, alimentate da questi solidi sviluppi.

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GLI ALTRI INDICATORI

Anche gli altri Paesi dell’Eurozona hanno mostrato segnali contrastanti. Nel Regno Unito, l’indice Pmi dei servizi è salito leggermente a 51,1, segnando una crescita marginale rispetto al mese precedente (50,8), seppur al di sotto delle attese degli analisti. Tuttavia, il dato composito resta stabile ma debole, evidenziando una persistente incertezza economica.
In Germania, l’indice Pmi dei servizi ha registrato un moderato miglioramento, salendo a 51,2 dopo il calo di novembre, ma la situazione complessiva rimane fragile. La produzione manifatturiera tedesca ha continuato a mostrare segnali di contrazione, con l’indice composito ancora sotto la soglia di 50, a 48,0, indicando una situazione di stagnazione economica.
Anche nell’Eurozona, la ripresa dei servizi è stata moderata. L’indice Pmi dell’attività terziaria è aumentato a 51,6 da 49,5 di novembre, suggerendo una leggera espansione, mentre l’indice composito si è fermato a 49,6, in crescita rispetto ai 48,3 di novembre, ma segnando ancora una contrazione generale.

SFIDE E PREVISIONI

Nonostante alcuni segnali di miglioramento, le prospettive future per l’economia europea e, in particolare, per quella italiana, restano caratterizzate da incertezze. L’andamento dei prezzi, soprattutto quelli energetici e salariali, continua a pesare sui costi delle aziende, influenzando anche i prezzi alla vendita, che sono aumentati moderatamente a dicembre. Le previsioni per l’anno prossimo sono miste: mentre la Spagna appare sulla via della crescita, l’Italia e altre economie europee potrebbero affrontare ulteriori difficoltà a causa della debolezza del settore manifatturiero e delle sfide globali legate al commercio internazionale e alla politica monetaria.
In conclusione, l’Italia sembra aver intrapreso un percorso di ripresa, seppur con passi cauti e modesti, mentre le altre economie europee mostrano tendenze divergenti, con la Spagna a segnare il passo più dinamico. Resta da vedere se questa espansione, soprattutto nel settore dei servizi, potrà consolidarsi e sostenere la crescita complessiva nel prossimo anno.


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