Entro il 2030, il mondo vedrà la creazione di 170 milioni di nuovi posti di lavoro, che coinvolgeranno non solo esperti di intelligenza artificiale, ma anche autisti, educatori, contadini e insegnanti. Di questi, 92 milioni di ruoli saranno sostituiti, generando un incremento netto di 78 milioni di nuove professioni. Tuttavia, per rimanere competitivi, sarà fondamentale investire nella formazione e nello sviluppo delle competenze. Questo è quanto emerge dal Rapporto sul Futuro del Lavoro 2025, pubblicato dal World Economic Forum, basato su dati provenienti da oltre 1.000 aziende.
I lavori più richiesti
Le professioni più richieste includeranno informatici, braccianti, operai edili, lavoratori agricoli, assistenti allo shopping, infermieri, baristi, docenti universitari e professori di liceo. In generale, i progressi nell’intelligenza artificiale, nella robotica e nei sistemi energetici, con particolare focus sulle energie rinnovabili e sull’ingegneria ambientale, stimoleranno una crescente domanda di figure professionali specializzate in questi ambiti. Al contrario, le professioni meno richieste saranno quelle di cassieri, commessi, guardie giurate, segretari, colf, stampatori, bibliotecari e grafici.
Per questo motivo, “è urgente un’azione collettiva nei settori pubblico, privato e dell’istruzione per affrontare le crescenti carenze di competenze“, stando al report. Qui l’elenco dei lavori più richiesti dalle aziende:
- Lavoratori agricoli, braccianti e altri lavoratori del settore agricolo
- Autisti di camion leggeri o per servizi di consegna
- Sviluppatori di software e applicazioni
- Carpentieri edili, finitori e lavoratori delle professioni correlate
- Venditori al dettaglio
- Lavoratori nella lavorazione alimentare e professioni correlate
- Autisti di auto, furgoni e motociclette
- Professionisti infermieristici
- Lavoratori nell’ambito della ristorazione e bevande
- Direttori generali e responsabili operativi
- Professionisti del lavoro sociale e della consulenza
- Manager di progetto
- Docenti universitari e di istruzione superiore
- Insegnanti delle scuole secondarie
- Assistenti per la cura personale
Competenze umane ancora al primo posto
Nel complesso, le competenze tecnologiche, come quelle in intelligenza artificiale, big data e cybersecurity, vedranno un rapido aumento della domanda, ma le competenze umane, come il pensiero creativo, la resilienza, la flessibilità e l’agilità lavorativa, continueranno a essere fondamentali. La combinazione di entrambe le tipologie di competenze “diventerà sempre più cruciale in un mercato del lavoro in continua evoluzione”.
In generale, i ruoli di prima linea e i settori essenziali, come l’assistenza e l’istruzione, sono destinati a registrare la maggiore crescita di posti di lavoro entro il 2030. Nel frattempo, i progressi nell’intelligenza artificiale e nelle energie rinnovabili stanno rimodellando il mercato, con un incremento della domanda per molti ruoli tecnologici e specialistici, ma un calo per altre professioni, come quella dei designer grafici.
Maggiore interesse per il comparto della cybersecurity
I cambiamenti demografici, prosegue il Rapporto, “stanno ridisegnando i mercati del lavoro: l’invecchiamento della popolazione, soprattutto nei Paesi a più alto reddito, spinge la domanda di ruoli nel settore sanitario e l’espansione della popolazione in eta’ lavorativa nelle regioni a basso reddito alimenta la crescita delle professioni educative. Le strategie per la forza lavoro incentrate sul miglioramento delle competenze di gestione dei talenti, insegnamento e tutoraggio sono essenziali per colmare questi divari”.
Le tensioni geopolitiche rappresentano una delle principali preoccupazioni per il 34% delle aziende, mentre le restrizioni commerciali e i cambiamenti nelle politiche industriali stanno trasformando molte altre realtà aziendali. Alcune imprese prevedono di adattarsi tramite strategie di offshoring e reshoring. Queste pressioni stanno anche aumentando la domanda di competenze come la cybersecurity.
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