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Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 


  • La Legge di Bilancio 2025 contiene diverse misure per le imprese, come la conferma dell’IRPEF a tre aliquote, pur senza modifiche, le nuove soglie per i fringe benefit e strumenti di deduzione del costo del lavoro.
  • Con la manovra vengono riproposte diverse forme di sostegno fiscale per le imprese che spendono per modernizzare la strumentazione e per specifici comparti.
  • Viene confermata la tassazione IRES premiale: passa dal 24% al 20% l’imposta nel caso di investimenti e assunzioni da parte dell’azienda.

La Legge di Bilancio 2025 è definitiva, dopo un’attenta analisi e pianificazione delle risorse da indirizzare ai diversi interventi voluti dal governo e la discussione intorno a diversi emendamenti.

Il taglio delle tasse è stato tema prioritario per la manovra e va a coinvolgere sia i lavoratori che aziende, per cui si conferma il ritorno delle aliquote IRPEF a tre scaglioni, già previsti quest’anno, oltre ad una revisione completa delle detrazioni fiscali.

Per quest’anno viene confermato anche un sistema IRES a due vie, con aliquota ridotta per le aziende più virtuose nell’investimento di risorse interne per innovare e per assumere. Vediamo tutte le prospettive per l’anno in corso.

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

IRPEF a tre aliquote con la Manovra 2025

Al centro della nuova Legge di Bilancio c’è soprattutto il taglio al cuneo fiscale, aspetto ritenuto fondamentale dall’attuale governo. Questo intervento prosegue sulla scia di quello introdotto per il 2024, confermando la riduzione dei contributi versati dai lavoratori dipendenti con reddito inferiore a 40.000 euro.

Viene confermato un sistema IRPEF a tre aliquote, prorogato con le stesse percentuali presenti attualmente. Ricordiamo che questa tassa agisce sui redditi dei lavoratori dipendenti, dei pensionati e degli autonomi con regime ordinario. Viene quindi del tutto accantonata l’ipotesi di un taglio dell’aliquota intermedia dal 35% al 33%.

Sgravi per le assunzioni a tempo indeterminato

Con la pubblicazione definitiva della Legge di Bilancio in Gazzetta Ufficiale1 vengono modificate principalmente le detrazioni fiscali per i cittadini con agevolazioni fino a chi percepisce 40.000 euro annui. Per le imprese invece viene garantita una deduzione al 20% del costo del lavoro, per tutte le nuove assunzioni a tempo indeterminato.

Viene anche confermata la deduzione al 130% per tutte le aziende che assumono le seguenti categorie di lavoratori in modo stabile:

  • soggetti con disabilità;
  • giovani under 30 che percepiscono incentivi per l’occupazione;
  • mamme che hanno almeno due figli;
  • donne vittime di violenza;
  • soggetti che avevano accesso al reddito di cittadinanza.

Nella stessa ottica viene anche confermato un esonero contributivo per le lavoratrici a tempo determinato e per le partite IVA, ovvero per le madri in caso di due o più figli a carico. Per il periodo 2025-2026 è necessario che il figlio più piccolo abbia meno di 10 anni di età, mentre dal 2027 rientreranno tutti i figli minorenni. Per percepire questo sgravio bisogna avere un reddito annuo minore di 40.000 euro.

Come cambiano fringe benefit e premi di produttività

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Intorno ai fringe benefit vengono confermate le decisioni prese quest’anno: limite a 1.000 euro di detassazione per tutti i lavoratori e di 2.000 euro per chi ha figli a carico. Per ciò che riguarda i lavoratori assunti dalle imprese, si parla anche di una detassazione sul lavoro notturno e sugli straordinari pari al 15% delle retribuzioni.

La detassazione coinvolge anche le mance dei lavoratori nel settore turistico-alberghiero, con limite del 30%, per dipendenti con reddito inferiore a 75.000 euro.

Per ciò che riguarda i premi di produttività, l’imposta sostitutiva rimane al 5%, con riduzione dalla percentuale precedente del 10%, fino al 2027, in caso di redditi inferiori a 80.000 euro annui.

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

Incentivi e agevolazioni per le aziende

Attualmente sono disponibili diversi incentivi per le attività in Italia, a partire dal Piano Transizione 5.0, per cui molte associazioni di categoria avevano richiesto una conferma per il prossimo anno di sostegni già presenti e un’espansione del loro raggio di azione.

Vengono quindi messi a disposizione 1,6 miliardi di euro per le imprese che si trovano nel Mezzogiorno e acquistano beni strumentali per l’attività, con incremento anche della misura nuova Sabatini.

Viene prorogata al 2025 la cassa integrazione guadagni straordinaria per la crisi aziendale per tutte le aziende strategiche. In ambito edilizia viene prorogato per tutto l’anno il bonus mobili (con l’aggiunta per i cittadini del nuovo bonus elettrodomestici green).

Viene riconfermato il Fondo di Garanzia PMI e prorogato il credito di imposta che riguarda la ZES Unica, ovvero le regioni del Sud Italia.

Neutralità fiscale per gli studi professionali

Viene istituita con un decreto apposito la neutralità fiscale in caso di organizzazione di liberi professionisti in studi professionali. Si parla di un intervento atteso da tempo, per cui queste realtà vengono sgravate da una doppia tassazione che non favoriva la loro creazione.

Nella pratica, non saranno tassate le operazioni straordinarie che riguardano gli studi tra professionisti, semplificando le applicazioni delle imposte in questi casi. Si parla ad esempio di casi di conferimenti, scissioni, trasformazioni o fusioni.

Sgravi contributivi artigiani e commercianti

Tra le novità che coinvolgono gli autonomi spicca anche lo sgravio contributivo per artigiani e commercianti: chi si iscrive a queste gestioni INPS nel 2025 può richiedere una riduzione contributiva del 50%.

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

Questa misura è vantaggiosa per coloro che hanno piccole attività, condotte in forma autonoma e si applica in aggiunta allo sconto sui contributi del 35% previsto ogni anno per i forfettari.



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