Un’analisi di Tecnocasa ha rilevato una crescita al di sotto della media dei grandi capoluoghi. L’effetto della nuova metropolitana 4: Giambellino e Ponte Lambro hanno registrato aumenti significativi
Un altro segnale del rallentamento della crescita dei valori immobiliari a Milano arriva da Tecnocasa, che ha rilevato i canoni in 132 microzone della città per mono, bi e trilocali. Nella grande maggioranza dei casi è anche possibile effettuare un confronto omogeneo rispetto ai dati dei 12 mesi precedenti.
«L’analisi – sottolinea Fabiana Megliola, responsabile dell’Ufficio studi – evidenzia a livello cittadino un aumento del + 5,8% per i monolocali, +6,3% per i bilocali e +3,8% per i trilocali. Una crescita al di sotto della media dei grandi capoluoghi che in media hanno rispettivamente registrato +8,2%, +7,7% e +6,5%». Su base semestrale però i numeri scendono per le tre tipologie a +2,1%, +2,4% e +1,1%.Â
Riprende Megliola: «La città negli ultimi anni ha sperimentato un rialzo dei canoni significativo che adesso sembra rallentare, complice anche l’aumentata offerta sul mercato dovuta ad affitti turistici non più praticati. A calmierare i canoni anche il maggiore ricorso al canale concordato. Tra i quartieri che hanno avuto aumenti più importanti se ne contano diversi in posizione periferica che partivano da valori contenuti. Alcuni di questi ultimi sono stati raggiunti dalla nuova metropolitana 4: Giambellino e Ponte Lambro, in modo particolare, hanno registrato aumenti significativi. In centro gli affitti crescono meno».Â
A prima vista la notazione della nostra interlocutrice sull’abbandono da parte dei proprietari degli affitti brevi confligge con i dati sul boom di presenze nelle abitazioni adibite al soggiorno dei turisti che il Corriere ha presentato l’8 gennaio. In realtà l’offerta di affitti brevi si sta concentrando nelle zone più centrali della città , dove è possibile garantirsi un alto numero di pernottamenti; dove invece l’offerta è poco appetibile per il turista o poco redditizia per il proprietario si preferisce mettere a reddito l’immobile con altre formule contrattuali.Â
Le variazioni più basse dei canoni nelle zone centrali di cui parla Megliola potrebbero essere dovute al fatto che l’offerta di locazioni di lunga durata è residuale e composta di immobili non sempre di pregio, senza contare il fatto che il calcolo delle performance parte da valori molto alti.Â
Ma veniamo al dettaglio sui dati delle microzone indagate da Tecnocasa. Il valore mediano dei canoni per i monolocali si attesta a 800 euro al mese, con variazioni che vanno dai 1.800 euro di Brera ai 450 di Ponte Lambro. Le variazioni maggiori si sono registrate a Loreto-Pasteur, con +38,5%, a Inganni Bisceglie con +33,3% e a Giambellino con +27,3%. L’area meno performante è stata Wagner e De Angeli con -11,1%.Â
Per quanto riguarda i bilocali Brera guida sempre la classifica dei canoni, con 3.000 euro al mese mentre all’ultimo posto della graduatoria troviamo Villapizzone con 650 euro. I maggiori incrementi sono quelli di viale Abruzzi e via Cenisio con +30% e di Loreto Pasteur con +29,7%. Il peggiore risultato è ancora quello di piazza Wagner, con -14,3%.Â
Infine per i trilocali, primo posto ex aequo con 4.500 euro per San Babila Palestro e Brera, ultima posizione anche in questo caso per Villapizzone, con 750 euro. Per quanto riguarda le variazioni, prevale ancora Loreto Pasteur, con +36,4%, seguito da Rovereto (ma in pratica si tratta dello stesso quartiere) con +35% e da Forlanini con +27,3%. Ultima piazza per viale Piave, con -10,5%.
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