Corbetta contro la serata dei maranza

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“La Brianza non ha bisogno di giovani delinquenti e, peggio, di chi incita alla rivolta e all’abusivismo”. A parlare è Alessandro Corbetta, capogruppo della Lega in Regione Lombardia. Parole forti quelle che il consigliere brianzolo del Carroccio lancia contro l’evento organizzato dal centro sociale Foa Boccaccio a Monza, con la presentazione del libro “Maranza di tutto il mondo unitevi – Per un’alleanza dei barbari delle periferie”. Già la consigliera regionale Alessia Villa (Fratelli d’Italia) aveva denunciato l’iniziativa, ora bocciata anche dal collega Corbetta. “La Lombardia e la Brianza sono terra di lavoro, sacrificio e opportunità e non possono essere macchiate da chi predica, questa volta attraverso un libro, la lotta di classe contro la legge – dichiara il capogruppo del Carroccio -. Se è vero che nella prefazione si fa riferimento a “un appello dalle banlieue francesi alle periferie globali a una lotta di liberazione dei maranza, categoria che accomuna i giovani delle nuove ‘classi pericolose’”, questo testo andrebbe ritirato e l’evento vietato”.

L’iniziativa e il problema maranza a Monza 

Un evento che si svolgerà il 17 gennaio alle 20.30 al Circolino di Monza, in via Libertà 33. “L’ennesima iniziativa provocatoria e incendiaria del centro sociale Boccaccio, noto per manifestazioni violente in centro a Monza, occupazioni abusive e danneggiamento dei beni pubblici – incalza Corbetta -.  Abusivi a cui ormai rimane solamente appellarsi ai maranza che di certo non hanno in mente la lotta di classe e le politiche di sinistra, ma la trap, il linguaggio volgare e gli abiti contraffatti”. Un problema presente anche a Monza dove lo stesso assessore alla Sicurezza, l’ex magistrato Ambrogio Moccia, ha più volte utilizzato proprio il termine maranza e che dall’inizio del suo mandato (estate 2022) sta cercando di risolvere il problema anche attraverso il dialogo coi giovani che vengono fermati dalle forze dell’ordine.

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Monza nelle mani dei maranza: ecco chi sono, come si vestono e come sono organizzati

“Preoccupante che l’evento vengo organizzato dove c’è la sede di un Circolo Pd”

La prima a condannare l’evento è la segreteria cittadina del parito invitando “l’assessore Moccia e la Giunta tutta a prendere immediati provvedimenti che tengano conto innanzi tutto della sicurezza dei cittadini ed in seconda battuta della immagine di una città che, essendo anche destinazione turistica, non può permettersi di venire considerata come un luogo potenzialmente pericoloso scelto dai succitati “maranza” per i loro ritrovi internazionali”, dichiara il segretario cittadino Roberta Gremignani. Sulla vicenda interviene anche l’ex assessore alla Sicurezza Federico Arena. “La Foa Boccaccio non si fa mai mancare nulla: non sono bastati gli eventi del passato di raccolta fondi in sostegno del terrorista rosso, condannato all’ergastolo, Fabio Ravalli; gli atti vandalici e di violenza durante i cortei, le occupazioni abusive e lo spregio totale di fronte al rispetto di regole e leggi. Non stupisce quindi particolarmente neanche che oggi, ancora una volta, fomentino odio e violenza, giocando a fare i rivoluzionari. Preoccupante invece vedere che un evento di questo tipo, si svolgerà proprio dove il Pd ha la sede del suo circolo di quartiere. Mi auguro che sia solo una coincidenza e quindi che il partito di Governo della città e i consiglieri di tutta la maggioranza, che dovrebbero preoccuparsi di contrastare certi fenomeni a Monza, prendano nettamente le distanze da questo evento, che rischia di incendiare e peggiorare ulteriormente una situazione già fuori controllo.”

“Bisogna riportare la legalità tra i giovani

“Il fenomeno delle baby gang composte dai maranza, ovvero giovani di seconda generazione per lo più di origine africana dediti a risse, rapine, spaccio e danneggiamenti vari, è un problema nazionale e va affrontato con determinazione per evitare che dilaghi ulteriormente nelle nostre città, proprio come inciterebbe il libro – precisa Alessandro Corbetta -. Come Lega abbiamo presentato lo scorso anno in Regione Lombardia un progetto di legge che prevede interventi per rieducare i giovani violenti, diffondere e promuovere la cultura della legalità e della giustizia riparativa. Una iniziativa che vuole prevenire e contrastare il fenomeno delle bande giovanili che ogni giorno vede episodi di violenza non sempre denunciati, tanti anche a Monza tra le vie del centro, gli spalti e la stazione. È tempo di ripristinare la legalità e garantire sicurezza e serenità ai nostri ragazzi, perché per troppo tempo queste bande sono state giustificate dalla sinistra e lasciate a spadroneggiare per le strade: è ora di mettere un freno a tutto questo e la Lega è in prima linea”.



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