“Incentivi e meno tasse per far crescere gli aeroporti siciliani”

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La Sicilia ha un potenziale enorme per lo sviluppo economico grazie al trasporto aereo, ma per sfruttarlo appieno è necessario agire su due fronti principali: incentivi alle compagnie aeree e riduzione delle tasse sui biglietti. È quanto sostiene Michele Bufo, direttore commerciale di Airgest, società di gestione dell’aeroporto di Trapani, in un’intervista rilasciata alla pagina Facebook “Sicilia in volo”.

Incentivi agli aeroporti minori: una leva fondamentale

Gli incentivi, spiega Bufo, sono strumenti cruciali per rendere attrattivi gli aeroporti minori, che spesso non risultano profittevoli per le compagnie aeree. Non si tratta di “regali”, ma di finanziamenti regolati da normative europee per garantire la libera concorrenza. “Gli aeroporti italiani erogano circa 400 milioni di euro l’anno in incentivi per motivare le compagnie a volare in Italia. Senza di essi, molte tratte non sarebbero economicamente sostenibili”, chiarisce Bufo.

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In Sicilia, la Regione ha stanziato 8 milioni di euro per Trapani e 3 milioni per Comiso, oltre ai fondi per la continuità territoriale, per incentivare le compagnie aeree. Questi finanziamenti, secondo Bufo, rappresentano un investimento strategico per lo sviluppo economico del territorio.

Addizionale comunale: un ostacolo da eliminare

Un altro tema centrale è l’abolizione della “municipal tax”, l’addizionale comunale di 6,50 euro che ogni passeggero paga su ciascun biglietto aereo. Bufo critica duramente questa tassa, che rappresenta un freno allo sviluppo del trasporto aereo, soprattutto per gli aeroporti minori.

“Gli aeroporti pagano le compagnie aeree per attirare voli, ma contemporaneamente le compagnie devono rimborsare questa tassa, che complessivamente genera oltre 600 milioni di euro l’anno. È una contraddizione. Eliminare questa tassa porterebbe a un raddoppio dei passeggeri negli aeroporti siciliani, come dimostrano i modelli di Friuli Venezia Giulia e Calabria, dove tale tassa è già stata rimossa”, spiega Bufo.

I numeri del trasporto aereo in Sicilia

Nel 2024, gli aeroporti siciliani hanno registrato circa 23 milioni di passeggeri, un dato significativo ma lontano dalle potenzialità dell’isola. Bufo evidenzia il divario con altre regioni insulari: “In Sicilia abbiamo un rapporto di 4 passeggeri per abitante, contro i 37 di Palma di Maiorca e i 14 di Malta. Con gli investimenti giusti, potremmo arrivare a 40 milioni di passeggeri, raddoppiando l’attuale volume”.

Per raggiungere questo obiettivo, secondo Bufo, è necessario non solo potenziare gli aeroporti esistenti ma anche valutare la creazione di nuovi scali, ad esempio nell’agrigentino e nella zona delle Eolie, aree ancora poco servite.

Un investimento con ritorni enormi

Gli incentivi alle compagnie aeree non sono una spesa ma un investimento, sottolinea Bufo, citando i dati di uno studio di Assaeroporti: con 6 milioni di euro investiti si genera un milione di passeggeri, che a loro volta producono 300 milioni di PIL aggiuntivo e creano circa 5.000 posti di lavoro.

“In Sicilia occidentale, nel 2022, 890mila passeggeri hanno generato oltre 300 milioni di PIL. Più voli significano anche tariffe più basse, favorendo ulteriormente il turismo e l’economia locale”, spiega.

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L’ambiente e il trasporto aereo

Sul tema dell’impatto ambientale, Bufo minimizza: “Un volo Trapani-Roma produce meno CO2 di 50 persone che si spostano in auto da Trapani a Palermo. Con un trasporto aereo più capillare, si possono ridurre gli spostamenti su strada e limitare le emissioni”.

Conclusioni

Bufo lancia un appello alle istituzioni: eliminare la municipal tax e facilitare le tariffe per la navigazione aerea da e per le isole italiane, secondo quanto previsto dall’articolo 119 della Costituzione. “Lo Stato deve promuovere misure per ridurre gli svantaggi dell’insularità. L’aeroporto di Trapani e gli altri scali minori della Sicilia possono diventare motori di crescita economica, ma servono politiche mirate e coraggiose”.

Con queste prospettive, il trasporto aereo in Sicilia può trasformarsi in un volano per l’economia, offrendo nuove opportunità di sviluppo per tutta l’isola.





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