Chi ha debiti in sospeso con l’Agenzia delle Entrate, da quest’anno può chiedere la divisione in 84 rate (sette anni) che possono diventare anche 120 rate (dieci anni). In più, il Fisco fornisce un servizio online per simulare quanto costeranno. Ecco come funziona.
A partire dal 1° gennaio 2025 sono scattate nuove regole per chi ha dei debiti con il Fisco. La maggior parte dei contribuenti avrà accesso a una divisione a rate che permette di pagare in 84 mensilità, quindi in sette anni. Ma se l’importo è particolarmente alto, o se si può dimostrare di essere in una situazione di difficoltà economica, il numero di rate sale a 120: in tutto, perciò, dieci anni di tempo. L’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione dei contribuenti un simulatore online che permette, inserendo il proprio Isee e i debiti a proprio carico, di farsi un’idea di quante rate si possono ottenere, e quanto varranno.
Chi può pagare i debiti con il fisco in 120 rate mensili
Innanzitutto è utile distinguere tra due tipi di richiesta di divisione a rate dei debiti: una “documentata” e una no. Nella richiesta documentata, il contribuente dimostra di essere in una situazione (almeno temporanea) di difficoltà economica. Questo avviene tramite l’Isee familiare, per le persone fisiche e le partite Iva. In più, è automaticamente considerato in ‘difficoltà economica’ chi non può accedere alla propria casa o al proprio luogo di lavoro a causa di una calamità naturale.
La richiesta documentata permette di accedere fino a 120 rate mensili già da quest’anno. Così, chi inizia a saldare i debiti adesso avrà tempo per farlo fino al 2035. Se la difficoltà economica è dimostrata, non c’è un limite prefissato all’entità del debito che si può ‘recuperare’.
Al contrario, se chi fa domanda non dimostra di essere in difficoltà, ma semplicemente lo ‘dichiara’ senza allegare documentazione a supporto, scattano dei limiti. Ci sarà comunque la possibilità di saldare i debiti in 84 rate mensili (sette anni) se l’importo complessivo è al di sotto dei 120mila euro. Nei prossimi anni, il numero di rate concesse salirà: saranno 96 rate a partire dal 2027, e 108 rate a partire dal 2029.
Come usare il simulatore per sapere quanto costano le rate
Il simulatore è disponibile nella sezione dedicata sul sito dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione. Questo riguarda solamente le richieste “documentate”, cioè quelle in cui il contribuente vuole dimostrare di essere in una situazione di temporanea difficoltà economica. Come ricorda lo stesso sito, si tratta di un servizio che ha “valore puramente informativo”, dato che la simulazione avviene “esclusivamente in base ai dati inseriti, senza alcuna verifica da parte di Agenzia delle entrate-Riscossione sulla loro correttezza”.
Nel simulatore viene richiesto solamente se si tratta di una persona fisica/ditta individuale, oppure un condominio, oppure un altro tipo di soggetto fiscale. Ciascuna categoria deve inserire dei dati diversi, e quelli più specifici sono richiesti per i soggetti diversi (che possono essere aziende, per esempio).
Per quanto riguarda le persone fisiche, bisogna inserire il valore del proprio Isee annuale e l’importo del debito che si vuole dividere in rate. In più, se ci sono già degli altri piani di divisione a rate in corso, è necessario scrivere quanti debiti restano fuori da questi piani. Come detto, si tratta di informazioni indicative, quindi non ci sarà nessuna verifica da parte del Fisco per stabilire se i dati siano effettivamente veri.
Per esempio, chi ha un Isee da 30mila euro all’anno e ha accumulato 70mila euro di debiti con il Fisco, stando alla simulazione potrebbe ottenere una divisione in fino a 112 rate mensili, ciascuna dall’importo di 766,56 euro. Con un Isee da 24mila euro, e 50mila euro di debiti, si potrebbe avere accesso a 105 rate da 576,96 euro al mese.
In caso di debiti più ‘ridotti’, ad esempio 10mila euro (su 24mila euro di Isee), le rate potrebbero essere 21, da 496,08 euro l’una. In ogni caso, per avere un’indicazione chiara sul numero di rate e gli importi precisi che si applicano alla propria situazione specifica, sarà necessario fare richiesta, passando anche in questo caso dal sito dedicato.
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