“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici

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Inaugurata nel 2011, nata dall’idea di un gruppo di attori e registi, tra cui Ettore Scola, Valerio Mastandrea e Daniele Vicari per citarne alcuni, con l’obiettivo di offrire una grande opportunità formativa, la Scuola d’Arte Cinematografica “Gian Maria Volonté” è oggi un importante centro di formazione professionale cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo e gestito dalla società regionale Lazio Crea. Antonio Medici, coordinatore generale del progetto, ci racconta come funziona la scuola, gli obiettivi raggiunti e i progetti per il prossimo futuro.

L’assetto istituzionale della scuola

La scuola d’arte cinematografica Gianmaria Volonté oggi è un centro di formazione professionale della regione Lazio ed è gestita dalla società regionale Lazio Crea Spa tramite una convenzione. Questo permette di poter utilizzare le risorse del Fondo sociale europeo per garantire agli allievi e alle allieve che sono state selezionate di frequentare gratuitamente tutti i corsi e nello stesso tempo permette la gestione di tutti i fabbisogni necessari ai corsi stessi, quindi acquisto di materiali, noleggio di materiali e anche, non ultimo, molto importante, la realizzazione dei cortometraggi a cui tutti gli allievi partecipano per ogni anno formativo.

Il modello didattico della Scuola d’Arte Cinematografica “Gian Maria Volonté”

Una didattica multidisciplinare, incentrata sull’idea che per poter fare i mestieri del cinema si debba conoscere complessivamente come funziona la macchina cinematografica. La scuola comprende 11 indirizzi professionali dedicati ai principali ruoli nel mondo del cinema: regia, sceneggiatura, organizzazione della produzione, recitazione, direzione della fotografia, ripresa del suono, montaggio del suono, scenografia, costume, montaggio della scena e VFX, cioè gli effetti visivi digitali. Ma tutti sono legati da un approccio al lavoro collettivo.

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Fare un film significa lavorare insieme, lavorare collettivamente. Quindi fin dall’inizio la didattica della scuola si è ispirata a quest’idea. Nel nostro modello di didattica diamo moltissima importanza alla possibilità di apprendere sia in aula sia sul campo le relazioni che intercorrono tra le varie aree professionali.

I tirocini formativi

I tirocini sono parte integrante dell’attività didattica e permettono agli allievi di sperimentare direttamente nel mondo del lavoro, sui set cinematografici, nei laboratori, le competenze che hanno appreso ma anche di sapersi collocare all’interno del flusso di lavoro di un film o di un laboratorio e quindi sapersi relazionare con tutte le altre figure che compongono un reparto cinematografico o con le figure degli altri reparti.

Se possiamo vantarci in qualche modo del lavoro che facciamo è che spesso le produzioni presso le quali inviamo i nostri allievi ci dicono che loro sanno bene come relazionarsi all’interno del flusso di lavoro di un film e questo è fondamentale.

L’impatto sul mondo del lavoro e i risultati raggiunti

In base ad alcune rilevazioni effettuare emerge che in alcuni reparti il livello di impiego di occupazione post scuola arriva al 90%, in particolare reparti come organizzazione della produzione o reparti tecnici come ripresa del suono. Vi sono altri settori in cui il tasso di occupazione è sempre positivo, nel senso che abbiamo livelli tra il 70 e l’80%, come le aree della sceneggiatura, del montaggio, del VFX design.

Abbiamo dei nostri allievi che ormai recitano nei film degli autori italiani più importanti. Gabriel Montesi era il protagonista del film di Amelio in concorso a Venezia, Romana Maggiora Vergano protagonista del film della Comencini e coprotagonista di “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi. Simone Liberati e tanti altri

L’attenzione al tema di genere

Sul tema della differenza di genere, l’iniziativa “Differenza Volonté” punta alla sensibilizzazione rispetto all’uso di un linguaggio senza stereotipi, mentre un altro tema centrale è quello del gender gap nel mondo del cinema.

In generale siamo molto attenti al reciproco rispetto tra i ragazzi e le ragazze che frequentano la scuola e anche a un equilibrio di presenza tra le ragazze e i ragazzi fin dalla fase di selezione

Prospettive di sviluppo

Il mondo del cinema deve rispondere ai cambiamenti portati dalle nuove tecnologie, in particolare l’intelligenza artificiale. In prospettiva la scuola Volonté dovrà investire molto su questi strumenti e su una riflessione rispetto a forme, linguaggi, modalità produttive di quello che viene chiamato “cinema espanso”, perché ormai il cinema non è più soltanto nelle sale ma è sulle piattaforme, nei musei e così via.

Inevitabilmente noi ci confronteremo con questi elementi e cercheremo di costruire una didattica all’altezza di queste sfide. Questo significa investimenti e la maggiore apertura possibile a una dimensione internazionale del cinema

Potete vedere il Reportage dedicato alla Scuola d’Arte Cinematografica “Gian Maria Volonté”. Vi invitiamo a seguirci su queste pagine, sul canale FPAtv e sui canali social di FPA.

Credits:

Direzione progetto e sviluppo contenuti: Michela Stentella
Riprese video: Rachele Maria Curti, Maurizio Costa
Montaggio: Maurizio Costa



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