Antonio Preiti, buongiorno. Mi può dare per favore il numero di telefono di Julia?
“Buongiorno, caro Palmieri. Le chiedo qualche giorno di pazienza. Le darò il numero tra un paio di settimane, perché il 14 gennaio faremo il collaudo della prima release, pronta per essere distribuita al pubblico…”
Ok. Allora attendo qualche giorno. Nel frattempo conviene però che lei, in qualità di AD della Fondazione per l’Attrazione Roma & Partners, chiarisca che non stiamo parlando di una ragazza…
“…ma che Julia è il nome dell’assistente digitale di nuova concezione, basato sull’intelligenza artificiale generativa e aggiornato in tempo reale per mettere a portata di smartphone l’infinita ricchezza di Roma a tutti coloro che verranno nella Capitale”
Esatto. Perciò stiamo parlando di una guida turistica della città?
“Molto di più: si tratta di una rivoluzione nel modo di visitare e capire Roma. Immagini di avere una guida personale sempre a disposizione, che la accompagna, la consiglia e risponde alle sue domande in tempo reale.”
Mi sembra una prospettiva importante, soprattutto in questo anno giubilare, nel quale si attendono 32 milioni di pellegrini a Roma…
“…e noi li accoglieremo a braccia aperte, con gioia e anche con Julia…”
Bel gioco di parole…ma quali sono le caratteristiche che rendono Julia così innovativa?
“Prima di tutto, Julia è basata sull’intelligenza artificiale generativa di OpenAI/ChatGPT, sviluppata grazie alla collaborazione del Comune di Roma, coadiuvato dalla nostra Fondazione, con un team di imprese di cui fanno parte Microsoft /OpenAI, Ntt Data e Intellera. È il primo sistema al mondo con queste caratteristiche non solo tecnologiche, ma fondata su due principi fondamentali.”
Quali?
“Essere liberi e indipendenti dai grandi player mondiali rispetto alle informazioni distribuite e permettere l’inserimento diretto delle informazioni da parte degli operatori (albergatori, ristoratori, uffici comunali, ecc.). Non è l’impero delle tecnologie che raccoglie e plasma a suo piacimento (e ai suoi fini) l’informazione sulla città, ma è la città che si rende protagonista attraverso le tecnologie. È un capovolgimento di prospettiva.”
Da dove provengono i dati presenti in Julia?
“In questi due anni di lavoro abbiamo pazientemente lavorato in sinergia con istituzioni e aziende del turismo, della mobilità e della cultura. Una collaborazione che ha portato a creare un modello di business innovativo, basato sulla condivisione di servizi e di dati, naturalmente nel pieno rispetto del GDPR. Tutto ciò che compare su Julia non è ottenuto attraverso lo “scraping” (raschiatura) del web, come si fa solitamente, ma attraverso un controllo diretto e garantito delle fonti dei dati”
In concreto, come avviene lo scambio dei dati e il costante aggiornamento degli stessi?
“In sostanza noi abbiamo tre tipologie di dati. Vi sono quelli che arrivano dagli operatori, che possono inserire le informazioni sulla loro attività compilando un questionario direttamente sul sito del Comune di Roma. Loro stessi potranno aggiornarlo a piacere (ogni giorno o ogni anno, scelgano loro) attraverso lo SPID”
Di conseguenza, chi opera in nero, sotto la soglia della legalità non potrà accadervi. Corretto?
“Corretto. La seconda tipologia di dati consiste nelle informazioni dirette dei soggetti titolari di informazioni istituzionali; Aeroporti di Roma per arrivi e partenze; Trenitalia, cui si aggiungerà Italo, per arrivi e partenze dei treni; la protezione civile per i dati sulla sicurezza, importanti per gli eventi del Giubileo; la Santa Sede per gli eventi religiosi; l’Ambasciata americana per l’assistenza dei visitatori di quel Paese, ecc.”
Il terzo tipo di dati da dove deriva?
“Queste sono le informazioni di qualità: abbiamo incorporato la meravigliosa “Guida Rossa “ del Touring Club Italiano per la cultura; le guide ai ristoranti (partiamo con Gambero Rosso e altre ne aggiungeremo in corsa). Stiamo censendo altre guide più di nicchia, in maniera tale da comporre un quadro di informazioni specifiche e sicure.”
Quindi tra pochi giorni chi potrà utilizzare Julia? Come si farà?
“La semplicità d’uso è un punto di forza. Non serve scaricare nessuna app: basta avere WhatsApp o un altro sistema di messaggistica (per adesso Telegram e poi ci sarà Messenger) e un numero di telefono per iniziare a conversare con Julia. Oppure si può andare sul web. Il sistema capisce il linguaggio naturale e, cosa molto importante, si adatta automaticamente alla lingua dell’utente. Se parlate in inglese, risponde in inglese; se parlate in spagnolo, risponde in spagnolo. In totale, parla circa 60 lingue…”
…interessante…
“…aggiunga il fatto che abbiamo costruito Julia per elaborare e processare le informazioni su monumenti e itinerari anche diversi dai soliti, per far conoscere i luoghi fuori dal circuito turistico tradizionale e alleggerire la congestione intorno ai siti più popolari”
Quindi è anche un modo per combattere l’overtourism, fenomeno sempre più frequente e di grande impatto sulle città d’arte italiane.
“Questo è uno degli effetti attesi, perché grazie a questa soluzione tecnologica, Roma Capitale punta a valorizzare tutto il suo immenso patrimonio: culturale, ricettivo, ambientale. È uno strumento semplice, aperto, vivo, che dà la possibilità a ognuno di avere la Roma che desidera, quella immaginata e, soprattutto, quella ancora da scoprire. Il sistema ha una funzione proattiva: se chiedo di vedere qualcosa dell’antica Roma mi viene proposto anche l’Appia, Ostia antica o altro ancora.”
Nel dettaglio, quali tipi di informazioni può fornire Julia?
“Julia è un vero e proprio universo di conoscenza su Roma. Può fornire informazioni su tutto: dalla cultura all’accoglienza, dai ristoranti alle fontanelle. Per ogni richiesta, fornisce i tre risultati più rilevanti, evitando di sovraccaricare l’utente con liste infinite. La cosa impressionante e che tutto il sistema è basato sulla conversazione, perciò posso chiedere: sono a roma domani per quattro ore, mi disegni un itinerario a partire da piazza Bologna in cui posso visitare un parco, mangiare delle tipicità romane e assaggiare un gelato artigianale? Julia si incarica di comporre questo itinerario che tiene conto delle distanze reali, perciò non è una lista di luoghi, ma un itinerario che tiene conto dei tempi di spostamento.”
Qual è la vostra visione per il futuro con Julia?
“Julia rappresenta quella che io chiamo una “rivoluzione silenziosa” del turismo. Vogliamo rendere il soggiorno a Roma il migliore possibile attraverso la qualità dell’informazione. È un modo per distribuire il sapere nella maniera più semplice, popolare e trasparente possibile, ma attenzione…”
Attenzione a cosa?
“…al fatto che Julia è più di un semplice strumento turistico. Julia non è solo per i turisti, ma anche per i residenti che vogliono scoprire o riscoprire la loro città.”
Perché quello che abbiamo sotto agli occhi e a portata di mano o non lo vediamo o lo diamo per scontato e non ci facciamo più caso…
“Assolutamente sì. Come ho già detto, Julia è la chiave per scoprire le gemme nascoste, le tradizioni locali e i tesori culturali meno noti. Il nostro obiettivo è garantire un’esperienza autentica, affidabile e personalizzata che risponda immediatamente alle esigenze di qualità, sicurezza e curiosità sia dei nostri ospiti che dei residenti. È uno strumento semplice, diretto, immediato e, soprattutto, garantito, perché tutte le informazioni sono validate.”
In chiusura, parlomo di accessibilità, tema che sta molto a cuore a noi della Fondazione Pensiero Solido. Come siete messi?
“Abbiamo cercato di rendere tutto il più semplice possibile: si può usare il linguaggio naturale, perciò il sistema capisce anche se sbagliamo un nome, anche se il nome che diamo è parziale e così via; utilizza un sistema universalmente noto come whatsapp, perciò uno strumento che già familiare per tantissimi; abbatte ogni barriera linguistica; contiene tutte le informazioni sull’accessibilità in relazione ad alberghi e ristoranti, per cui si può chiedere direttamente a Julia di selezionare i luoghi con piena accessibilità; l’autenticità delle informazioni di una garanzia anche da questo punto di vista; si si ha difficoltà a scrivere si può anche usare solo la voce e nella versione finale il sistema risponderà anche in maniera vocale e non solo scritta. Insomma, abbiamo voluto fare una cosa davvero utile cercando di onorare questo fondamentale principio.”.
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