La crisi delle democrazie liberali e il risorgere dell’autocrazia

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 


Le democrazie liberali europee stanno attraversando una fase critica, caratterizzata da una serie di crisi politiche che stanno mettendo a dura prova la solidità delle loro istituzioni. In Francia, le tensioni politiche e i risultati elettorali hanno portato a un crescente scollamento tra i cittadini e le istituzioni, rendendo difficile governare senza il sostegno delle ali estreme dell’Assemblée nationale, ovvero La France Insoumise di Jean-Luc Mélenchon e il Rassemblement National di Marine Le Pen. Questa instabilità politica ha aggravato le difficoltà economiche del Paese, con un aumento del debito pubblico e del deficit, sollevando preoccupazioni tra gli investitori e minacciando la credibilità finanziaria della Francia.

In Germania, le divisioni interne alla coalizione “semaforo” tra SPD, Verdi e Liberali stanno erodendo la stabilità del sistema politico. Il crollo del governo, culminato con la sfiducia al cancelliere, avviene in un contesto di recessione economica, con una significativa riduzione della produzione industriale e delle esportazioni. I sondaggi indicano un ritorno della CDU/CSU al governo, seguita dall’estrema destra di Alternative für Deutschland (AfD), che sta guadagnando consensi soprattutto nei Länder orientali, un fenomeno che potrebbe avere ripercussioni sia sulle politiche interne che su quelle estere della Germania.

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

Anche l’Austria sta vivendo una fase di incertezza. Il recente annuncio delle dimissioni del cancelliere Karl Nehammer ha provocato la dissoluzione della coalizione tripartitica, aprendo la strada a Herbert Kickl, leader della formazione di estrema destra FPÖ, incaricato di formare un nuovo governo. Se Kickl riuscirà a trovare un accordo con i Popolari dell’ÖVP, l’Austria potrebbe vedere il primo governo di estrema destra del dopoguerra.

Sul fronte internazionale, le dimissioni del primo ministro canadese hanno avuto un impatto globale, dimostrando che le difficoltà delle democrazie liberali non sono circoscritte all’Europa. Il 6 gennaio 2025, Justin Trudeau ha annunciato il suo ritiro sia da leader del Partito Liberale che da capo del governo. Una decisione probabilmente influenzata dalla crescente impopolarità, dai conflitti interni e dalle minacce di dazi imposte dalla nuova amministrazione Trump.

Questi segnali di crisi nei sistemi democratici liberali non sono altro che la punta di un iceberg più profondo: il risorgere dell’autocrazia come alternativa politica. Come sottolineato dalla scrittrice e vincitrice del premio Pulitzer Anne Applebaum nel suo libro “Autocrazie: Chi sono i dittatori che vogliono governare il mondo”, l’ascesa degli autoritarismi rappresenta una grave minaccia per la libertà e la democrazia. Tuttavia, perché le persone, anche in paesi con democrazie consolidate, si rivolgono sempre più spesso a leader populisti e autoritari?

La correlazione tra la crisi delle democrazie liberali e l’avanzata delle autocrazie è complessa e coinvolge dinamiche economiche, politiche, sociali e culturali. Da una parte, l’insicurezza economica e la disillusione verso la politica tradizionale spingono i cittadini a cercare soluzioni rapide e radicali, promesse da leader autoritari. Dall’altra, le democrazie liberali sembrano spesso incapaci di rispondere in modo efficace e tempestivo alle crisi, generando un senso di frustrazione tra i cittadini, che vedono le élite politiche come lontane dai loro bisogni e preoccupazioni.

Il populismo, che si presenta come la voce del “popolo” contro le élite corrotte, sfrutta questo malcontento per proporre soluzioni semplici a problemi complessi. Questa retorica si sposa con la crescita degli autoritarismi, che utilizzano la disinformazione e la polarizzazione sociale per consolidare il proprio potere, dipingendo le regole democratiche come ostacoli al progresso e la democrazia stessa come inefficace.

Per uscire dalla crisi delle democrazie liberali e contrastare l’ascesa dell’autocrazia, è necessario un impegno profondo e coordinato che coinvolga tutta la società. Le democrazie devono rinnovarsi, rafforzando la partecipazione dei cittadini e creando spazi di dialogo reale, che vadano oltre il semplice voto elettorale. Strumenti come i referendum consultivi, le assemblee civiche e le piattaforme digitali possono dare ai cittadini un ruolo più attivo nelle decisioni politiche, riducendo la distanza tra il popolo e le istituzioni.

Accanto a questo, è necessaria una riforma delle istituzioni, per renderle più trasparenti e reattive. La revisione dei sistemi elettorali per garantire una rappresentanza più equa, il rafforzamento dei meccanismi di controllo e bilanciamento e la lotta alla corruzione sono elementi chiave per ristabilire la fiducia nelle istituzioni democratiche.

L’istruzione svolge un ruolo cruciale in questo processo di rinnovamento. È imperativo investire in una formazione civica che renda i cittadini consapevoli dei propri diritti e doveri, del funzionamento delle istituzioni e del valore del pluralismo. Un’educazione di qualità è essenziale per contrastare la tentazione autoritaria, educando le nuove generazioni alla difesa della libertà e della partecipazione.

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

Inoltre, occorre affrontare la crescente disinformazione che minaccia la salute delle democrazie. I media indipendenti devono essere tutelati e rafforzati, e la lotta contro le fake news deve diventare una priorità. Una società ben informata è meno vulnerabile alle manipolazioni autoritarie.

Sul piano economico, si devono affrontare le disuguaglianze sociali ed economiche che alimentano il malcontento. Politiche economiche inclusive e una crescita sostenibile sono fondamentali per garantire la stabilità politica e la coesione sociale.

Infine, è necessaria una maggiore cooperazione internazionale tra le democrazie liberali. Solo unendo le forze sarà possibile affrontare le sfide comuni, come il cambiamento climatico, la gestione delle migrazioni e l’impatto delle nuove tecnologie. L’Unione Europea deve assumere un ruolo di guida in questo processo, promuovendo politiche comuni che rafforzino la resilienza democratica.

In definitiva, il futuro delle democrazie liberali dipenderà dalla loro capacità di riformarsi, adattarsi e riscoprire i loro valori fondanti. Come ha scritto Norberto Bobbio, “La democrazia è il governo del potere visibile e delle regole che mettono in condizione i governati di controllare i governanti.” Solo attraverso il perseguimento della giustizia, della trasparenza e dell’equità, le democrazie potranno riconquistare la fiducia dei cittadini, sconfiggere l’ascesa dell’autocrazia e riaffermare il principio che nessun potere può essere legittimo senza il consenso di chi è governato.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link